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 2016  marzo 26 Sabato calendario

BONNIE E CLYDE DA RIDERE

Un altro segno, se ce ne fosse bisogno, della miseria umana dei nostri tempi, è la degenerazione di una cosa degenere già di per sé: la coppia diabolica.
La coppia diabolica e non possiamo frenarci da una celebre battuta, per cui i testicoli (l’originale è più greve) vanno sempre in coppia è costituita, in generale, da un giovane criminale e da una donna fino a quel momento perbene. Lei, solitamente una bellina repressa e frustrata, si innamora del criminale, e del vitalismo al di là del bene e del male che quello le prospetta. Ecco, un tempo tali coppie erano sì moralmente tossiche, basti pensare a Vallanzasca e a tutte le fans, le avvocatesse, le cretine vagheggiatrici di maschio alfa che brandisce il lungo, letale mitra. Non erano un bello spettacolo nemmeno in passato, ma poiché per regola storica ogni generazione fa più schifo della precedente, ci tocca assistere al moderno mix di coppia diabolica, estremismo islamico, stupri minorili, corna svizzere. Turatevi il naso e leggete.
Un siriano di 27 anni, Hassan Kiko, si trovava nel penitenziario svizzero di Limmattal. Vi era stato schiaffato per violenza sessuale su una quindicenne, dopo aver già, arrivato da poco in Svizzera come richiedente asilo, puntato un paio di forbici al collo di una 19enne, costringendola a un rapporto orale. Le forbici si spiegano col fatto che Kiko, di professione, dice di essere un parrucchiere, e aveva attirato la sua vittima, nel centro di richiedenti asilo, dicendole che le avrebbe tagliato i capelli. Tanto per darvi il quadro del tipo. Che però non è completo se non guardate anche i suoi selfie, dove si mette in posa, con i muscoli straripanti, tatuaggi rampicanti sul deltoide gonfiato a 5 bar, cappellino da rapper incazzato e mano ammiccante sul basso ventre scolpito. E guardate, accanto a tanto orrore biologico, l’ingenua, gaia, graziosa figura di Angela Magdici, 32 anni, agente penitenziaria svizzera sposata, che ultimamente il marito trovava «molto cambiata», infatti «leggeva il Corano e mostrava un forte interesse per quanto accadeva in Siria». Finché, un bel giorno, questo fantozziano marito svizzero si è trovato abbandonato dalla sua Angela, che gli ha preso pure un bel po’ di soldi e mobili, e prima è andata da un’amica, e poi ha organizzato l’evasione del suo amato, il suddetto Hassan Kiko.
«Probabilmente le piacciono i criminali e io ero troppo buono per lei», ha commentato l’uomo abbandonato, parole sconsolate ma acute, che dovrebbe far riflettere anche coloro che si interrogano sul fascino del terrorismo islamico e sulla nostra inettitudine a contrastarlo. Ma torniamo al duo malefico. L’undici febbraio scorso, Hassan, con la complicità di Angela che gli apre la cella, fugge dal carcere di Limmattal, scappando in auto, si dice diretti verso l’Italia.
La stessa Angela, completamente soggiogata da Hassan, rimuovendo il fatto che sia accusato di stupri plurimi, anche a minori, pubblica un video in cui definisce il suo «un atto d’amore nei confronti di un uomo dolce, ragionevole e divertente. Chiedo scusa alla mia famiglia ma Hassan è l’uomo della mia vita». Con che tipacci fosse solita avere a che fare, prima di incontrare il «dolce» Hassan, non è dato sapere. Il “latrin” lover e la bella e accecata Angela entrano effettivamente in Italia, e non in Siria, dove il marito di Angela li pensava già arruolati nelle falangi terroriste. Macché, era tutto molto più meschino. Inseguiti da un mandato di cattura internazionale, vengono beccati ieri dai bravissimi carabinieri del Ros a Romano di Lombardo, nella bergamasca, altro che Damasco.
Ora che la coppia diabolica è stata beccata, si prega riflettere sul caso di Kiko, che nel 2010 giunse in Svizzera come richiedente asilo, e richiese invece l’attenzione di minorenni e altre fanciulle con la forza, per poi temporeggiare con un ricorso e l’altro evitando la galera, e quando l’ha trovata, la secondina innamorata gli ha spalancato la porta piantando la famiglia «troppo buona». Ci pare che ci sia materiale sufficiente per riflettere, ben oltre la patetica vicenda del duo diabolico.