Filippo Facci, Libero 26/3/2016, 26 marzo 2016
GLOBAL BUFALE
Luca Sofri è antipatico (se ve lo dico io potete crederci) ma sul suo blog ha dimostrato ancora una volta come la moltiplicazione delle informazioni ovvio moltiplichi anche le cazzate. Circa i fatti di Bruxelles, per esempio, abbiamo fatto anche noi un piccolo approfondimento: 1) Un’ora dopo i fatti, tv e siti di news mostravano un video degli attentati a Bruxelles, ma in realtà era un video del 2011 nell’aeroporto di Mosca. Ci sono cascati Gazzetta, Repubblica, Il Piccolo, Ansa e SkyTg24; 2) Dopo l’attentato nella metropolitana di Maalbeek, vari siti di news hanno scritto che c’erano state esplosioni anche nelle stazioni di Schumann e Arts-Loi, ma non era vero. Ci sono cascati Libero, La Stampa, Tgcom24, La7, Rainews, Fatto Quotidiano e Secolo d’Italia; 3) Moltissimi hanno ripreso e montato la storia del ragazzo americano «ferito e sopravvissuto» all’attentato di Bruxelles e pure a quelli di Boston e di Parigi: ma la fonte di tutti gli articoli (Associated Press) già spiegava che il ragazzo era sì a Bruxelles, ma durante l’attentato di Boston era in un’altra parte della città e, in Francia, distava due ore da Parigi. È un po’ diverso. Ne hanno scritto anche Libero, Corriere e Agi; 4) Vari siti italiani e internazionali hanno rilanciato un identikit presuntamente diffuso dalla polizia belga: quest’ultima ha dovuto smentire perché era un falso. Se la sono bevuta Rainews, QN, Sky Tg24 e Sole24Ore. Villaggio globale, cazzate pure.