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 2016  marzo 26 Sabato calendario

LA CATALOGNA PIANGE L’INVENTORE DEL

BARCELLONA –
MADRID «Johan Cruijff non ha bisogno di statue: è così grande che si parlerà di lui per difetto. Il Barcellona ha molta storia, ma non aveva nessun metodo, fino a che arrivò lui. Io non sapevo nulla di calcio, avevo talento, ma non sapevo interpretarlo, prima di conoscerlo». Parola di Pep Guardiola, il miglior discepolo del tecnico olandese - scomparso giovedì a 68 anni - volato ieri a Barcellona per il commosso saluto all’amico e allenatore, che lo scoprì nella “cantera” blaugrana a 19 anni. La prima tappa di Cruijff sulla panchina del Barça, nel 1989, fu la più difficile, col club immerso in una grave crisi e totalmente eclissato dalla mancanza di titoli. «Ci diede le chiavi: il suo merito è stato, davanti a un gioco così indecifrabile come il calcio, quello di consegnarci gli strumenti per dominarlo, una cosa impossibile, a meno di chiamarti Messi», ha assicurato Guardiola, alla radio catalana Rac1. Il suo «rivoluzionario» mentore lascia «un’eredità immensa». «Penso molto a quello che farebbe Johan nelle situazioni complicate, com’ è successo di recente con la Juventus, quando avevo il cappio al collo. Lui ti guidava per spingerti a seguire il tuo istinto. Ti diceva che giocavi male perché correvi troppo. Tutto quello che avevi ascoltato durante tutta la tua carriera sportiva non valeva nulla, lui ti spiegava il perché». E in questo, secondo Pep, «Messi è il migliore alunno di Cruijff, perché è quello che meno corre».
SQUADRA GLOBALE
Non solo il Dream Team e la pioggia di titoli: «Senza il Cruijff calciatore e il Cruijff allenatore non esisterebbe il Barça attuale», ha ricordato il presidente Bartomeu. «Con il suo arrivo, come calciatore moderno trasforma il nostro club e, poi, come allenatore con la sua filosofia cambia la storia del calcio: grazie a lui siamo una squadra globale e vincente». Anche per Messi, il 5 volte Pallone d’Oro cresciuto con la “grammatica” dell’olandese, «gran parte di tutto quello che ha dato il Barça negli ultimi tempi è grazie a lui, una persona che ha mutato la testa e il calcio del Barcellona». Un memoriale per rendere omaggio al “flajo”, lo smilzo, com’era affettuosamente chiamato nella sua terra d’adozione, sarà allestito da oggi nel Camp Nou e resterà aperto fino a martedì. Un ricordo pubblico dal quale si è però smarcata la famiglia del tecnico. In un comunicato, il figlio Jordi ha informato che si stanno ultimando i preparativi per rendere omaggio a Johan Cruyff. Intanto al minuto 14 dell’amichevole Olanda-Francia all’Amsterdam Arena, il gioco si è fermato per ricordarlo.