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 2016  marzo 28 Lunedì calendario

SCIENTOLOGY PER SETTE

Inaugurata a Milano, davanti a tremila fedeli, la nuova sede di Scientology, un edificio da 25 milioni di euro, cinque piani e 268 finestre su viale Fulvio Testi. Sir David Miscavige, presidente del consiglio di amministrazione di Scientology nonché allievo e amico di Ron Hubbard, lo scrittore di fantascienza che negli anni Cinquanta fondò il movimento religioso: «Oggi è l’inizio dell’Eterno», la «scintilla da cui parte la fiamma che divamperà nella nazione», «dalle montagne di Torino ai colli di Roma», verso «un Rinascimento senza precedenti in Italia» (Valtolina, Cds).
Il patrimonio di Scientology è stimato intorno ai 3 miliardi di dollari.
Nel 1993, dopo una clamorosa battaglia legale con il fisco americano – battaglia in cui schierò 24 mila avvocati, che querelarono uno per uno tutti i funzionari che si occupavano del caso – Scientology ottenne lo status di “Chiesa” e di “Religione”; da allora non paga tasse sulle sue proprietà immobiliari, sulle sue lucrosissime attività di servizi. Paga ai suoi dipendenti 6,40 dollari l’ora (la metà del minimo), perché sono “fedeli che offrono lavoro volontario”.

Gli adepti: otto milioni nel mondo, secondo David Miscavige, ma da un’indagine statistica risulta che solo 25 mila americani si definiscono aderenti, meno della metà dei rastafariani.


Scientology ha 2300 chiese nel mondo.


La sede centrale di Scientology, il maestoso Palazzo di Flag inaugurato alla presenza di Tom Cruise a Clearwater, Florida, nel 2013: sette piani, oltre 34mila metri quadrati, costo totale 145 milioni di dollari. Oltre alle stanze per gli ospiti, che pagano migliaia di euro per i corsi spirituali, ci sono una camera antigravitazionale, una pista di atletica, palestre, saune, cucine eccetera.

Flag Building anche noto come palazzo “Super Power” poiché si dice che sarà l’unico luogo al mondo dove poter accedere al segretissimo programma Super Power studiato da Hubbard negli anni Settanta. Hubbard diceva che il programma Super Power avrebbe risvegliato gli esseri spirituali che albergano nelle forme umane, così da conferire loro la forza per liberare il pianeta dai suoi pericoli. I partecipanti verranno fatti roteare in una specie di ruota giroscopica, trascorreranno qualche tempo in una camera sonora, odoreranno fiale che emettono fragranze diverse e sperimenteranno cambiamenti della spinta gravitazionale.

Lafayette Ron Hubbard, nato nel 1911 in Nebraska, ex ufficiale di Marina, fuoricorso senza laurea, una vita da venditore di auto usate, da commesso viaggiatore o da scrittore di paperback da edicole delle stazioni nel 1950 pubblicò un libro di “self help” intitolato Dianetics, dal greco “dia”, attraverso, e “nous”, intelletto. Pasticcio di psicoanalisi, filosofie orientali, tecnologia, il saggio di Hubbard prometteva di purgare l’anima e la mente da ogni turbamento e di curare una lunga serie di malanni fisici, allergie, ulcere, difetti della vista, perversioni sessuali, emicranie, infertilità, ansie, disturbi gastrointestinali e patologie coronariche.
Nel 1953 creò la Church of Scientology, incorporando anche la croce cristiana nel proprio marchio e il riconoscimento di un generico “Essere Supremo”. Morto miliardario nel 1986, lasciò scritti (mezzo milione di pagine), filmati (circa 100) e registrazioni (oltre 3.000).

Dianetics è stato venduto in 17 milioni di copie.

L. Ron Hubbard, nel 1938, dal dentista, ebbe un’esperienza extracorporea sotto anestesia. Scrisse un libro fantomatico che ritirò perché, stando a lui, l’editor, stravolto dall’epifania, s’era buttato dalla finestra.

Secondo Hubbard noi umani siamo oppressi e tormentati da spiriti invisibili, i “tethans”, che arrivarono sul nostro Pianeta 75 milioni di anni or sono. Xenu, il dittatore dell’universo, li trasportò sulla Terra e li raccolse attorno ai vulcani nei quali gettò bombe all’idrogeno, sterminandoli nell’eruzione di lava, polvere e lapilli radioattivi. Ma le loro anime, i “thetans” sopravvissero, appiccicandosi agli umani e poi trasmigrando dall’uno all’altro, con la loro carica negativa. Per liberarci dagli influssi negativi dei “thetans”, purificare i nostri pensieri, la nostra mente, la nostra vita, l’unica via sono gli “audit”, gli accertamenti condotti dai tecnici della setta con le confessioni. Interrogano a fondo l’impuro candidato alla “chiarezza”. Lo sottopongono a una rudimentale macchina della verità, un “lie detector” costituito da due cilindretti di metallo impugnati dal penitente che dovrebbero trasmettere impulsi elettrici registrati da un computer e rivelare quali sono le zone buie, i pensieri negativi, i traumi nascosti e quindi estirparli. Al costo di quattro mila dollari per “audit” comincia la purificazione che si potrà raggiungere per gradi, versando molti altri soldi, in una crociera sulla grande nave bianca di Scientology, la “Freedom”, dove i convertiti cominceranno la scalata verso i misteri e le verità finali.

La macchinetta rivelatrice, la E-Meter, più volte testata da esperti dello Fbi, da psichiatri, psicologi, neurologi, e dichiarata completamente inutile.


Secondo Hubbard, Scientology è un processo «scientifico» che dovrebbe portare il seguace a esaltare un teorico potenziale d’immortalità, oltre la materia, l’energia, lo spazio e il tempo. Molto più che stare bene. Ogni tanto, un membro di Scientology si chiedeva: ma se ha tutti questi poteri, perché la Fonte (come si faceva chiamare Hubbard) non li usa su di sé, ad esempio dopo un malore o un incidente? Risposta: «Se apparissi in volo sopra New York, molti resterebbero sopraffatti e io non sono qui per sopraffare».

Quando Hubbard morì, dissero che era passato a uno stadio superiore e ne attendono il ritorno.

Il primogenito di Hubbard si suicidò, il secondo figlio fuggì di casa cambiando nome per sfuggire al padre.

Agli Scientologi è vietato usare psicofarmaci (psicologi e psichiatri sono disprezzati dagli Scientologi).

Nel sangue di Hubbard, quando gli fu fatta l’autopsia, furono trovati psicofarmaci.

CoS, come ora si chiama Scientology abbreviando il nome nell’acronimo.

Gli infedeli sono chiamati “pre clear”, quelli prima della chiarezza, i catecumeni “clear”. Squirrels, scoiattoli, vengono definiti con disprezzo i membri della chiesa che pur continuando a seguire gli insegnamenti di Hubbard decidono di lasciare Scientology. Quando qualcuno lascia la chiesa viene dichiarato una «persona soppressiva», con cui gli scientologi non possono più avere alcun contatto.

Il Los Angeles Times ha accusato Miscavige di aver fatto pedinare da un investigatore privato il suo stesso padre, che aveva lasciato la chiesa.


Nel rapporto del Viminale su «Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia» un intero capitolo è dedicato a Scientology: «Scientology nasce nel 1954, con l’apertura delle prime “chiese” a Los Angeles e ad Auckland (Nuova Zelanda), per iniziativa dell’ex scrittore di fantascienza Lafayette Ron Hubbard; seguirono, un anno dopo, le sedi di Washington e New York.
In breve furono aperti istituti dianetici (la dianetica è sia una terapia psicanalitica che una filosofia religiosa) e missioni della Chiesa madre in tutto il mondo; attualmente la setta è presente in 107 paesi e dichiara otto milioni di seguaci. Il suo staff permanente sarebbe composto da 13mila persone, di cui una parte, avendo fatto voto di servire in eterno la causa, compone la Sea Org, una comunità con caratteristiche monastiche e militari». «Il suo obiettivo non è la salvezza intesa come perdono dei peccati ed ascesi spirituale, ma la sopravvivenza improntata sul programma biologico di purificazione, che promette all’individuo di liberarsi dalle “distorsioni mentali”, causa di condotte “aberranti” e di sviluppare al massimo il proprio potenziale». «Il problema è che completare questo programma di purificazione costa cifre elevatissime; ecco perché, al di là delle finalità ufficialmente dichiarate, il vero fine della setta appare l’esercizio di un’attività speculativa in danno di persone sprovvedute, come peraltro si evidenzia anche in alcuni scritti del fondatore. In particolare, la tecnica di reclutamento degli scientologisti consiste nel sottoporre a chiunque voglia prendere coscienza dei propri reali problemi un test gratuito di misurazione della personalità. Dopodiché, individuati i soggetti più influenzabili, li convincono a curarsi, sottoponendosi a sedute di auditing. Coloro che decidono di proseguire la terapia, sono indotti a frequentare corsi di dianetica sempre più onerosi, durante i quali sono sottoposti a stress fisici e psicologici per ridurli in uno stato di totale soggezione, attuando un sistema di condizionamento mentale». «Drammatiche testimonianze di fuoriusciti e di congiunti delle persone ancora coinvolte, evidenziano come, seguendo questo percorso, molti individui si siano completamente alienati dai rapporti familiari, sociali e professionali, sperperando tutti i propri averi e conducendo uno stile di vita assolutamente sregolato per seguire i dettami dell’organizzazione, fino a riportare danni fisici e manifestare vere e proprie turbe nel comportamento, culminate talvolta in gesti estremi».


Nel giugno 2015 il regista newyorchese Alex Gibney ha presentato al Sundance Film Festival Going Clear: Scientology e la prigione della fede. Prendendo come «traccia» il libro-inchiesta di Lawrence Wright Going Clear: Scientology, Hollywood & the Prison of Belief, Gibney si basa soprattutto sulla testimonianza diretta di alcuni ex membri della «chiesa» che accettano qui per la prima volta di mostrarsi in video per raccontare la loro esperienza.
Il più celebre di tutti è il regista Paul Haggis, premio Oscar 2004 per il film Crash, entrato ventenne in Scientology e uscitone dopo 35 anni nel 2008. Paul Haggis, padre di due figlie lesbiche – se n’è andato in segno di protesta contro l’omofobia della dottrina di Hubbard. In Scientology, si apprende dal film, se le persone sono in dubbio, vengono messe in «campi di riabilitazione». Se ti dicono: «Non devi più parlare con tua sorella», lo fai. «Devi firmare un testamento in cui lasci tutti i tuoi beni alla Chiesa», e lo fai. «Questa persona è un nostro nemico, devi aiutarci a non permettergli di nuocere alla Chiesa. Lo farai, vero?».
Scopo finale: la sopravvivenza della Chiesa contro i suoi nemici.


Nel documentario Going Clear: Scientology e la prigione della fede gli ex affiliati parlano di veri e propri campi di prigionia nei terreni di proprietà della chiesa nel deserto californiano. Secondo l’ex membro Sylvia Taylor se si finisce in uno di questi campi si è costretti a lavorare per trenta ore di seguito con solo tre ore di pausa a notte. Mentre gli schiavi muovono giganti macigni e costruiscono oggetti, vengono indottrinati con le teorie di Scientology e dell’alieno Xenu. In questi campi esisterebbe anche un luogo ancora peggiore, The Hole, il buco, un salone senza sedie né letti dove si mangia in piedi e si dorme tra le formiche sul pavimento, e dove d’estate viene tolta l’aria condizionata. Qui i comandanti della Sea Org, il gruppo paramilitare della setta, interrogano le persone che sono ritenute dubbiose sui proclami di Hubbard, le picchiano, le costringono a pulire i pavimenti con la lingua.

Per gli adepti celebri, la Chiesa di Scientology ha una decina di chiese dedicate, chiamate “Celebrity Center”. La più grande si trova vicino a Hollywood.

Tra i fedeli celebri Sonny Bono, Chick Corea, la figlia di Elvis Presley e la figlia di Stanley Kubrick, Tom Cruise, John Travolta e decine tra sceneggiatori, registi, musicisti, doppiatori.

«Cosa ha fatto Scientology per lei?», venne chiesto a John Travolta. «Tutto» rispose l’attore. «Mi ha salvato la vita, quando ero depresso». E come hanno fatto? «Oh, loro hanno degli strumenti, delle macchine...».

Tom Cruise nel 2004 risultava l’unico adepto con il titolo di Platinum Meritorious (almeno 2,5 milioni di dollari donati).

Tom Cruise, definito da Miscavige «il più devoto scientologo che io conosca» nel consegnargli la Freedom Medal of Valor, un’onorificenza creata apposta per lui.


Will Smith pur negando l’adesione a Scientology nel 2009 donò alla chiesa circa 85 mila euro.


Secondo Going Clear: Scientology and the Prison of Belief, Mark «Marty» Rathbun – che fino a quando se n’è andato da Scientology nel 2004 è stato il braccio destro del leader David Miscavige - ebbe un ruolo importante nel rapporto tra l’organizzazione e il suo discepolo più famoso, Tom Cruise. Sarebbe stato Rathbun, per esempio, a consegnare la lettera di divorzio a Mimi Rogers, che aveva introdotto l’attore in Scientology nel 1986, ma che avrebbe avuto il difetto di essere figlia di uno squirrel, uno scoiattolo, come vengono definiti con disprezzo i membri della chiesa che pur continuando a seguire gli insegnamenti di Hubbard decidono di lasciare Scientology. E sarebbe stato sempre Rathbun a fare controllare i telefoni della seconda moglie dell’attore Nicole Kidman, quando fu il momento di disfarsi anche di lei, considerata una «fonte di problemi potenziali» perché il padre Antony faceva lo psicologo.

Rathbun a chi gli chiede perché Tom Cruise non lascia Scientology: «Perché dopo tutti questi anni Scientology è diventata una missione più grande di lui. C’è chi ipotizza che le celebrities come Cruise e Travolta rimangano perché con gli audits Scientology ha costruito dossier pieni dei loro segreti più intimi, ma non è vero. Io non rivelerò mai a nessuno quello mi ha detto Cruise, ma non è quella la ragione: non lascia perché Scientology è la sua vita».

Dopo l’uscita del documentario, Scientology ha messo sul suo sito Freedommag.org una serie di video che smentiscono Rathbun e tutti gli altri fuoriusciti che ora criticano l’organizzazione.
Cruise ha sviluppato un rapporto simbiotico con David Miscavige, che l’attore chiama confidenzialmente «C.O.B.», da chairman of the board (presidente del consiglio di amministrazione, il suo ruolo nella chiesa). Mike Rinder, che di Scientology è stato portavoce fino al 2007: «Miscavige adora Cruise, Cruise tratta Miscavige come fosse un Dio. Quando li ho visti insieme spesso erano vestiti in modo identico, alle prime dei film sedevano l’uno accanto all’altro, e quando Miscavige si fece fare da suo cognato una Harley-Davidson personalizzata, Cruise ne ordinò una uguale». Nel periodo in cui stava con Nicole Kidman, sostengono i fuoriusciti, Cruise espresse il desiderio di correre con lei su un prato fiorito: immediatamente Miscavige mise al lavoro decine di persone per bonificare il deserto accanto alla Gold Base, una delle sedi in California. E siccome non era venuto bene, lo fece rifare.

Mike Rinder su Tom Cruise: «Io credo che Tom sappia abbastanza cose, benché abbia probabilmente visto poco con i suoi occhi. Ma penso, soprattutto, che sia autenticamente convinto di lottare, assieme a Miscavige, per salvare ogni singolo essere umano della galassia, secondo gli insegnamenti di Hubbard. E per questo è disposto a giustificare anche le cose più sbagliate di Scientology, perché servono un obiettivo più alto».

I militanti di Sea Org – i fedelissimi di Scientology – verrebbero «invitati» da bambini a firmare contratti in cui si impegnano a servire l’organizzazione per un miliardo di anni, e sarebbero pagati solo 40 centesimi all’ora per turni di lavoro massacranti.


Si è spesso ipotizzato che Katie Holmes si sia separata da Cruise per scongiurare la possibilità che la loro figlia Suri finisse in Sea Org. Ma Aaron Smith- Levin, cooptato da bambino nei ranghi dell’organizzazione, spiega che è come se esistessero due diverse Scientology: «Le regole che valgono per Tom non funzionano per gli altri», dice, e sottolinea che nessuno si sarebbe permesso di reclutare in Sea Org la piccola Suri, così come nessuno l’ha fatto per i figli più grandi adottati con Nicole Kidman, Connor e Isabella.


Jenna Miscavige Hill, nipote del leader di Scientology David Miscavige. Sua madre Elizabeth e suo padre Ron erano tra i dirigenti dell’organizzazione. Arruolata sin da piccola nella Sea Org, il corpo d’élite di Scientology, una sorta di accademia militare in cui si indossano uniformi della Marina e si viene educati, lavorando 14 ore al giorno, ad assumere ruoli di rilievo nella Chiesa. Ci sarebbe arrivata anche Jenna se non ne fosse uscita nel 2005 col marito Dallas: ora lei è la nemica numero uno, autrice dell’autobiografia Scientology. Ci sono nata. Ci sono cresciuta. Sono scappata. Quando entrò nella Sea Org fu separata dai genitori, «come accade alla maggior parte dei bambini di Scientology. Dai 2 ai 4 anni ho visto i miei per un’ora al giorno. Dai 4 ai 12, una volta la settimana: stavamo assieme mezza giornata. Dai 12 ai 18 ho visto mia madre due volte in tutto e mio padre quattro volte. Ma per Scientology era anche troppo: i miei erano considerati eccessivamente legati alla famiglia. Gli aderenti alla Sea Org sono considerati “Thetan”, spiriti immortali. I tuoi genitori sono tali per caso: nella prossima vita ne avrai di diversi, quindi non contano. La vita familiare è un intralcio, distrae dalla dottrina. Anche la scuola ha un ruolo minore: pochissimi amici miei hanno finito il liceo, ed essere così isolati dalla vita normale è un’altra ragione per cui la gente ha paura di lasciare Scientology».

«A sei anni lavoravo 8 ore al giorno, di cui 4 a scavare canali. A dieci il mio lavoro era quello di dottore: chiedevo agli altri bambini se stavano male e li curavo con massicce dosi di vitamine, col rischio di procurargli un’overdose. Per fortuna le medicine sono proibite, e anzi uno dei primi passi nell’organizzazione è quello della purificazione: stai in sauna bollente per ore, poi ingurgiti un beverone d’olio che in teoria sostituisce le tossine cattive con quelle buone». «Quando ho visto per la prima volta un bambino normale, che faceva scherzi e nascondeva cose, sono rimasta scioccata: noi eravamo piccoli robot. Se non pulivi le stanze perfettamente, tanto da passare la prova del guanto bianco, rischiavi di finire per giorni in uno scantinato con i pipistrelli. La nostra scuola? Le frasi di Hubbard, la cui foto era ovunque, venivano proiettate su un muro, e noi dovevamo ripeterle ad alta voce in coro, per ore. Oppure guardarle, in silenzio, senza neanche un battito di ciglia. Una delle prime frasi da memorizzare è: “Il contraccolpo arriva quando si contesta un ordine”» (Jenna Miscavige Hill).


A 17 anni Jenna Miscavige Hill conobbe suo marito: «Siamo andati a raccogliere fondi in Australia e lì abbiamo visto la Tv, siamo andati su Internet... E abbiamo capito a quale punto fosse arrivato il nostro lavaggio del cervello». Uscire non è stato facile: «Comunicavo con i miei genitori usando un telefono clandestino. Quelli di Scientology parlavano male di me a mio marito. Per anni, nel cuore della notte, sono atterrati in elicottero davanti a casa nostra, e hanno cercato di farci cambiare idea».

Per Hubbard la psicologia «è l’origine di tutti i mali: quando ci fu l’11 settembre, ci spiegarono che il braccio destro di Bin Laden era uno psichiatra. Era quella la causa del terrorismo» (Jenna Miscavige Hill).