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 2016  marzo 25 Venerdì calendario

UNIVERSO

«Qualcuno ha detto che io e Johan Cruijff eravamo simili. Io penso che accostamenti di questo genere non abbiano molto senso. Ogni giocatore è un universo a sé, così come ogni essere umano è unico e irripetibile» (Gianni Rivera, ex calciatore).

PALO «Ecco un altro aspetto del fuoriclasse assoluto che ha contribuito poi a trasformarlo nel mito di un’intera generazione di appassionati di calcio. Cruijff era elegante e velocissimo, semplice nelle giocate e corretto, e in particolare anche quando ti dribblava e ti lasciava sul posto come un palo, non dava certo l’impressione di volerti prendere in giro» (Giovanni Trapattoni, allenatore).

BANDIERE «Per Totti ho da tempo una mia idea: le bandiere non si acquistano. Sul conto di Ibrahimovic invece segnalo che sarebbe impossibile pareggiare le offerte economiche che gli arriveranno dalla Cina» (Silvio Berlusconi a proposito del prossimo calciomercato del Milan).

TRE «Messi per me è il miglior giocatore degli ultimi anni, al secondo posto io inserirei Ronaldo il brasiliano: rapidità, scatto terribile, era inarrestabile. Cristiano Ronaldo, per me, è il terzo: gol, forza e resistenza, bravo di testa, tiro preciso e potente» (Dino Zoff, ex portiere, ex allenatore).

AGNELLI «Agnelli da sacrificare anche dopo Pasqua? Esisteva il film Il Silenzio degli agnelli, ma stiamo parlando di cinema. Il Silenzio degli agnelli era il titolo originale, ma poi tradotto in Italia era “degli innocenti”, anche se tanto innocenti poi...» (Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, alludendo alla rivalità con la Juventus).

BAGNETTO «Stavo per fare un bagnetto alle mie due gemelline. Ho fatto un movimento molto semplice, un passo all’indietro, e ho sentito un “click” al ginocchio. Poi sono andato a fare una passeggiata e si è gonfiato. Sono tornato in Svizzera e il medico mi ha detto che dovevo operarmi» (Roger Federer, tennista, raccontando come si è infortunato al menisco).

LEVA «Mi piacerebbe avere la Ferrari Duino Spider, la Mercedes 300SL “Ali di gabbiano”, la Porsche 911 Targa degli anni ’70. Ma per le auto classiche non ho un vero desiderio di possederle, più di contemplarle. Quelle moderne, invece, mi piace strapazzarle. Sa cosa mi manca di più? La leva del freno a mano…» (Stefano Accorsi, al cinema con un film sull’ex pilota di rally Loris De Martino).