21 marzo 2016
Delitto Mauro Sorboli, 40 anni. Residente a Milano, un paio di lontani precedenti, uno per droga, l’altro per resistenza a pubblico ufficiale, non aveva mai lavorato ma aveva la rendita di qualche appartamento in affitto
Delitto Mauro Sorboli, 40 anni. Residente a Milano, un paio di lontani precedenti, uno per droga, l’altro per resistenza a pubblico ufficiale, non aveva mai lavorato ma aveva la rendita di qualche appartamento in affitto. Solito trascorrere le giornate al bar, quando tornava a casa ubriaco maltrattava la convivente Valentina Aguzzi, anni 44, web designer per una casa discografica nella zona nord di Milano, donna «fragile ma con la testa sulle spalle, molto tranquilla». L’altro pomeriggio, dopo pranzo, lui, di nuovo sbronzo, prese a insultarla. Lei, sdraiata aul letto accanto a lui, afferrò dalla parete una katana da 30 centimetri di lama e gli urlò: «Se non la smetti di bere mi uccido, mi conficco la spada al petto». Lui la fissò dal letto, la sfidò con lo sguardo, le disse «fammi vedere se sei capace, di te non mi importa nulla, ammazzati, chissenefrega». Lei fuori di testa per la rabbia lo colpì appena sopra il ginocchio, recidendogli l’arteria femorale. Lui estrasse la spada, il sangue cominciò a sgorgare, poi svenne. Lei provò a tamponare la ferita con gli asciugamani e chiamò l’ambulanza ma in un quarto d’ora il Sorboli era morto dissanguato. Poco dopo le 15 di sabato 26 marzo in un monolocale in via Filippo Carcano, vicino alla vecchia Fiera di Milano.