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 2016  marzo 21 Lunedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 98

(Un Paese nel fango. Frane, alluvioni e altri disastri annunciati)

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IL 10% DEL NOSTRO TERRITORIO È IN DISSESTO –
Frane. Tra il 1945 e il 2015 frane e inondazioni in Italia hanno colpito 4.419 località distribuite in 2.458 comuni e 110 province. Morti: 5.455. Dispersi: 98. Feriti: 3.912. Sfollati: 752mila.
Italia. In Italia dal Medioevo a oggi sono noti 4.800 crolli e ricostruzioni post-sismiche, fra cui quelli di 40 città dai 30mila al milione di abitanti, più volte distrutte e riedificate. Dal 1860 c’è stato in media un disastro sismico ogni 4-5 anni.
Terremoti. In 150mila sono morti sotto le macerie di soli due terremoti: quello del 1908 tra Messina e Reggio Calabria (120mila) e quello sulle montagne abruzzesi di Avezzano del 1915 (30mila).
Accise. Accise legate ai disastri idrogeologici e sismici per ogni litro di benzina: 0,005 euro per il Vajont del 1963; 0,005 euro per l’alluvione di Firenze del 1966; 0,005 euro per il terremoto del Belice del 1968; 0,051 euro per il terremoto del Friuli del 1976; 0,039 euro per il terremoto dell’Irpinia del 1980; 0,020 euro per il terremoto in Emilia-Romagna del 2012.
Nubifragi. Nubifragi e piogge torrenziali, un tempo definiti eventi eccezionali. La meteorologia ne registrava in Italia un paio ogni 10-15 anni fino all’ultimo decennio del Novecento, per poi passare a 4-5 l’anno e dal Duemila al 2006 a un centinaio. Nel 2013 sono stati 351. Nel 2014 oltre 400.
Temperatura. Dal 1865 l’aumento della temperatura massima sull’Italia è stato di 0,6 gradi centigradi al Nord e 0,8 al Centro-Sud.
Superficie. Della superficie italiana (301mila chilometri quadrati), 106mila sono montagne, 125mila colline, 70mila pianura.
Dissesto. Le ultime indagini rilevano un dissesto che copre il 9,8% della superficie nazionale anche densamente abitata. Il 24,9% è a rischio frana, il 18,6% a rischio allagamenti e il 38,4% è soggetto a entrambe le possibilità. In queste aree vivono più di sei milioni di abitanti, e sono presenti 1,2 milioni di edifici, alcune decine di migliaia di industrie, oltre al patrimonio naturale, storico e culturale inestimabile.
Frane. Frane italiane secondo i dati Ispra: 499.511, ovvero il 70% di quelle mappate in tutta Europa.
Beni culturali. Gli studiosi Carlo Cacace, Carla Iadanza, Daniele Spizzichino e Alessandro Trigila dell’Ispra hanno rilevato che 188.565 beni culturali risultano esposti al rischio di frane.
Case. Il 76,6% delle famiglie italiane (26.612.000) ha una casa di proprietà.
Invenduti. C’è circa un milione e mezzo di alloggi invenduti. Nell’analisi del 730 del 2013, fatta dal ministero delle Finanze, risultano più unità immobiliari che popolazione iscritta all’anagrafe: 60.217.000 immobili contro 59.394.000 residenti. Cinque milioni di questi immobili sono stati accatastati negli ultimi cinque anni.
Cemento. Dal 1990 a oggi fra 150mila e 244mila ettari di terreno sono stati coperti da cemento e asfalto, o bruciati da incendi. Ogni anno viene a mancare una superficie di terra grande come due volte Roma.
Germania. In Germania non si tollerano più di 30 ettari di costruito al giorno (che da noi è la velocità media di trasformazione della sola Pianura padana).
Gran Bretagna. In Gran Bretagna ogni anno si consumano 10mila ettari di terreni naturali: quanti da noi nella sola Sicilia.
Abusivi. Ogni anno sono costruiti 20mila nuovi immobili abusivi. Nello stesso arco di tempo ne vengono abbattuti appena 500, nonostante ci siano le ordinanze di demolizione. Delle 46.760 emesse dal 2000 al 2011 nei capoluoghi di provincia, solo 4.956 costruzioni illegali sono state distrutte.
Giorgio Dell’Arti, Il Sole 24 Ore 21/3/2016