D.M., Panorama 17/3/2016, 17 marzo 2016
ALTI E SNELLE? BUSTA PAGA PIÙ PESANTE
Che un aspetto attraente faciliti la vita, non stupirà nessuno. Ma ora, per la prima volta, uno studio inglese dimostra come l’altezza, per gli uomini, e la magrezza, per le donne, si traduca anche in uno stipendio più alto. Si sono presi la briga di quantificarlo ricercatori inglesi della Exeter Medical School, Devon. Ogni sette centimetri in altezza corrispondono, per lui, a quasi due mila euro in più l’anno; e sempre due mila euro, ma in meno, ci perde lei per ogni 6 chilogrammi in più. In altre parole: un impiegato alto 1 metro e 82 guadagnerà, nell’arco della sua vita, quasi 90 mila euro in più rispetto ai colleghi bassi; mentre una donna grassottella si ritroverà con una cifra analoga in meno rispetto alle compagne di scrivania più magre.
Per arrivare a questa conclusione gli scienziati hanno utilizzato la banca dati genetica di 120 mila persone (fra 40 e 70 anni) mettendo a confronto i geni associati ad altezza e peso con i salari. Dall’analisi di 400 varianti genetiche coinvolte nell’altezza, e 70 nell’indice di massa corporeo, si è visto che chi possiede un Dna «alto» e «snello», per così dire, si ritrova più ricco degli altri. «Esistono, certamente, uomini bassi e donne sovrappeso di successo, ma questa è la prima, robusta evidenza che altezza e peso influiscono in modo diretto sui fattori socioeconomici» ha detto Tim Frayling, ha che coordinato lo studio (pubblicato sul British medical journal).
Uomini piccoli e donne cicciottelle hanno forse poca autostima, scarsa fiducia in sé, e quindi si «vendono» meno bene? Oppure vengono discriminati in una società ossessionata dall’apparenza? «In entrambi i casi, è un pessimo segno. Sia per gli individui coinvolti, sia per la società nel suo insieme» conclude Fraying.
(D.M.)