Mauro Suttora, Oggi 9/3/2016, 9 marzo 2016
New York (Stati Uniti), marzo Il Kit Kat Club era uno dei locali più in voga a Manhattan alla fine degli Anni 90
New York (Stati Uniti), marzo Il Kit Kat Club era uno dei locali più in voga a Manhattan alla fine degli Anni 90. E lì Paolo Zampolli, l’italiano proprietario dell’agenzia ID models, organizzò la festa annuale durante la settimana della moda newyorkese 1998: «Una delle mie modelle più carine era Melania, una slovena che avevo scoperto a Milano pochi anni prima». Di cognome faceva Knavs, ma lo cambiò in Knauss per dare un’idea di Germania. Allora, nell’età d’oro delle supermodelle, essere tedesche era un plus: Claudia Schiffer, Heidi Klum... «Anche Heidi faceva parte della nostra scuderia», ricorda Zampolli, «e dopo la separazione da Marla Maples, sua seconda moglie, Donald Trump frequentava volentieri i nostri eventi». Paolo e Melania sono coetanei, allora erano entrambi 28enni. «Io stavo con la sua migliore amica, la modella ungherese Edit Molnar. Melania era seria e determinata, non le piaceva granché la vita notturna. Venne al party quasi per dovere. Era professionale, aveva una gran voglia d’arrivare. Più che nelle sfilate, eccelleva nei servizi fotografici. E una sua immagine era finita addirittura su un palazzo intero di Times Square». «Quella donna è incredibile, la voglio» Quella sera, al Kit Kat Club, Zampolli, Edit e Melania erano seduti sui divanetti della zona vip. Trump, allora 52enne, si presentò con una donna. Ma quando vide la modella slovena dagli occhi grigioblu, fu attrazione immediata: «È incredibile, la voglio», confidò a Edit. «Ma Melania non cadde ai suoi piedi», continua Zampolli, «e quella sera non diede a Donald il suo numero di telefono. Non lo avrebbe mai fatto, con un uomo accompagnato a un’altra donna. Si limitò a prendere il suo». Insomma, l’esatto opposto del già famosissimo miliardario. Noto anche per le sue fiammeggianti avventure di coppia: prima con la ceca Ivana, anche lei modella dell’Est, poi con Marla. «Qualche settimana dopo, Trump venne a una cena a casa mia, nella zona di Gramercy park. Ed ebbi una sorpresa: si presentò con Melania. Lei gli aveva telefonato, e la relazione era cominciata». E via, nella tumultuosa vita notturna di New York: «Una sera prendemmo tutti una limousine nera di quelle lunghe per andare a cena al ristorante Cipriani con il mago David Copperfield». Elicotteri, aerei: «A volte il venerdì sera Melania e Donald mi davano un passaggio sull’aereo privato di Trump per andare in Florida nei weekend. Allora aveva un Boeing 727, ora ha il 757. Era uno dei pochissimi con il permesso di decollare dall’aeroporto La Guardia, invece di dovere andare fino a quello di Teterboro nel New Jersey, riservato ai voli privati. Loro atterravano a Palm Beach e raggiungevano il palazzo di Mar-A-Lago, io proseguivo per Miami». La coppia Melania-Donald resiste da 18 anni. Memorabile è rimasto il servizio fotografico del 2000 sul mensile GQ in cui lei appare nuda, sdraiata sul letto dell’aereo privato, indossando soltanto una collana. Titolo: Sesso a 10 mila metri di altezza, Melania Knauss accumula le sue miglia. Nel 2008, chiusa l’agenzia di modelle, Zampolli lavora con Trump nell’immobiliare. Ora si è messo in proprio ed è ambasciatore all’Onu dell’isola Dominica. Sposato, ha un figlio di sei anni. Anche Melania e Donald si sono sposati nel 2005, e il loro figlio Barron ha dieci anni. Al matrimonio parteciparono Hillary e Bill Clinton. Erano amici. Ora di meno: a novembre la sfida presidenziale potrebbe essere fra Donald e Hillary. E se quest’ultima perderà, Melania diventerà First Lady come lei.