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 2016  marzo 05 Sabato calendario

SPORT E CULTURA POP: UNA SVEGLIA PER I GIORNALI

Un semplice tweet, ma che ha mandato in entusiastica fibrillazione migliaia di fan in tutto il mondo: Bill Simmons è pronto a tornare con un nuovo sito, che si chiamerà theringer.com (vuol dire «la suoneria») e dovrebbe essere online tra fine primavera e inizio estate. E sui giornali americani, specie quelli su internet, è stato dato ampio risalto alla squadra che Bill ha voluto con sé per la nuova avventura: in gran parte sono reduci di grantland.com, la creatura che dal 2011 allo scorso ottobre, quando chiuse, lo portò alla grande notorietà.
Negli Stati Uniti. In Italia ovviamente meno: Simmons è un mito della comunità nerd, quella che legge abitualmente in inglese (non ci sono traduzioni dei suoi pezzi, che io sappia), è appassionata di sport americani ed è abituata a muoversi nei meandri del web alla ricerca di chicche che il grande pubblico non s’immagina nemmeno.
Una breve presentazione del tipo è dunque necessaria: a 46 anni Bill Simmons è probabilmente il miglior giornalista sportivo d’America, o almeno il più stimato. È l’uomo che ha mixato meglio di chiunque altro lo sport alla cultura pop, inventandosi uno stile originale – le contaminazioni di generi nei suoi pezzi sono continue – partendo da un blog a Boston per arrivare al colosso Espn, e lì creare il sito che ha eccitato una generazione di giovani giornalisti (la maggioranza dei vecchi non ne ha mai sentito parlare) per cura, profondità, linguaggio e capacità di osservare sempre le cose dal punto di vista dell’appassionato.
Lo scorso ottobre Espn, dopo lunghe tensioni con Simmons – cresciuto probabilmente più di quanto la casa madre era disposta ad accettare – ha chiuso grantland.com (lasciando comunque online l’archivio del sito): in tanti abbiamo pensato che si trattasse semplicemente di un gioco di potere, e che Simmons avesse abbandonato solo temporaneamente la partita. Dopo qualche mese di puntuali podcast, e l’avvio di una nuova trasmissione sul network Hbo, la notizia dell’arrivo di theringer.com dimostra che avevamo ragione. Bill is back. Che cosa dobbiamo attenderci adesso dal bravo ragazzo del Massachusetts? Lo sviluppo dei vecchi progetti o il varo di nuove iniziative? Entrambe le cose, probabilmente: non arriveremo a dire che Simmons sia lo Steve Jobs del giornalismo sportivo, ma in tempi di crisi e di trasformazione del mestiere non c’è dubbio che tenergli gli occhi addosso sia un’ottima idea.
Grantland ha ispirato brillanti applicazioni in tutto il mondo (in Italia ultimouomo.com è una delle migliori), rilanciando il concetto che lo sport faccia parte a pieno titolo della cultura popolare. Il “ringer” sarà certamente una sveglia per salire al livello successivo.