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 2016  marzo 07 Lunedì calendario

NUOVO Delitto Luca Varani, 23 anni. Studente, d’origine jugoslava ma adottato da una facoltosa famiglia romana, fidanzato con una coetanea di nome Marta, qualche tempo fa aveva consciuto un Marc Prato di anni 29, padre italiano, madre francese, solito farsi chimare Pratò, con l’accento dulla o, laurea in Scienze politiche, organizzatore di eventi gay, sogni di attore e modello, una breve relazione, in passato, con la soubrette Flavia Vento

NUOVO Delitto Luca Varani, 23 anni. Studente, d’origine jugoslava ma adottato da una facoltosa famiglia romana, fidanzato con una coetanea di nome Marta, qualche tempo fa aveva consciuto un Marc Prato di anni 29, padre italiano, madre francese, solito farsi chimare Pratò, con l’accento dulla o, laurea in Scienze politiche, organizzatore di eventi gay, sogni di attore e modello, una breve relazione, in passato, con la soubrette Flavia Vento. Costui mercoledì 2 marzo comprò mille euro di coca e un fiume di alcol con l’amico Manuel Foffo, 30 anni, universitario fuori corso, figlio del proprietario di una delle più importanti agenzie di pratiche auto della Capitale e di un ristorante a Pietralata. I due, dopo aver tirato coca e bevuto vino e superalcolici per due giorni interi nell’appartamento del Foffo, giovedì sera ebbero l’idea di «uccidere qualcuno per vedere l’effetto che fa». Uscirono in macchina ma non incontrarono nessuno che gli pareva adatto e allora pensarano al Varani. La mattina dopo lo invitarono e appena entrò in casa gli fecero bere qualcosa che lo stordì. Quindi prima lo spogliarono nudo e si divertirono a seviziarlo stringendogli un legaccio al collo e tagliuzzandogli tutto il corpo con un coltello, poi gli conficcarono la lama e nel cuore afferrato un martello glielo suonarono più volte sulla testa con tanta forza di spaccargli il cranio. Il giorno dopo il Foffo, colto dai rimorsi, raccontò tutto al padre che chiamò subito i carabinieri. Marc Prato fu rintracciato poche ore più tardi in una camera dell’Hotel San Giusto, vicino piazza Bologna: aveva cercato d’ammazzarsi ingerendo una forte dose di barbiturici aiutandosi con bottiglie di superalcolici. Serata di venerdì 4 marzo in appartamento al decimo piano di un palazzo di via Igino Giordani, periferia est di Roma.