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 2016  marzo 06 Domenica calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - PRIMARIE PD A ROMA E A NAPOLI



REPUBBLICA.IT
Primarie Roma, Giachetti vota e si porta via la iena in motorino
Il candidato alle primarie Pd per il Comune di Roma Roberto Giachetti ha votato attorno alle 9 al gazebo di piazza Donna Olimpia. Dopo il voto, Giachetti ha scherzato con i giornalisti sulla sua preferenza ma non ha rilasciato dichiarazioni. Al momento di lasciare la piazza, il vicepresidente della Camera è stato protagonista di un simpatico siparietto con"la Iena" Enrico Lucci che si è seduta sul retro del suo motorino: senza scomporsi, Giachetti è partito portando con sè il giornalista della trasmissione di Mediaset

REPUBBLICA.IT
ROMA - Dal Pd spargono ottimismo e in effetti da molti seggi giungono al partito segnali positivi. Ma comunque l’incognita affluenza è dominante per tutta questa giornata del "Super sunday" delle primarie dem. Con il principale obiettivo per il centrosinistra che proverà a riconquistare il Campidoglio dopo la caduta di Ignazio Marino e ad espugnare palazzo San Giacomo, scongiurando il bis dell’arancione De Magistris.

Comunque alle 18,30 a Roma avevano votato 40mila persone e alle 19 a Napoli è stata raggiunta quasi quota 25mila. Il primo dei candidati alle urne è stato Roberto Giachetti a Roma che su Twitter ha invitato i cittadini a recarsi alle urne: "Ho votato. Fatelo anche voi. C’è tempo fino a stasera alle 22". E Matteo Orfini, (video) ha commentato: "Alle 9.30, dopo appena un’ora e mezza, avevamo già superato i partecipanti alle consultazioni grilline. #6marzo6tu".

Ma a Roma, meno di due ore dalla chiusura dei seggi, quando ancora non ci sono dati ufficiali, va in scena il balletto delle cifre sulla partecipazione. C’è chi parla di trentamila votanti, chi di quarantamila. In un tweet il candidato verde Mascia esulta: "già più di 40.000 Votanti, più 4 facinorosi che vorrebbero rovinare questa festa di democrazia con spintoni e urla". Ma un altro candidato Morassut, attraverso il suo comitato elettorale, gela l’entusiamo ed esprime preoccupazione: "Facciamo appello, in queste ultime ore prima della chiusura dei seggi, ad aumentare gli sforzi per favorire una più alta partecipazione alle operazioni di voto finora non soddisfacente"

Incognita affluenza. A preoccupare, dunque, il poco afflusso alle urne in entrambe le città, problema che si unisce all’handicap delle spaccature interne ai democratici. Tant’è che "buone primarie a tutti", ha augurato ieri il segretario-premier Matteo Renzi nella e-news destinata ai militanti: "Il Pd da sempre coinvolge, partecipa, discute in modo aperto dei propri candidati. A voi la scelta, amici! Che vincano i migliori. E chi vuole vada ai seggi".
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Dubbi sull’affluenza anche dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio che, ospite a L’Intervista di Maria Latella su , ha detto: "Mi preoccupa la scarsa affluenza perché credo che la democrazia abbia bisogno di partecipazione. Sono molto felice che il partito democratico abbia scelto di rivolgersi ai cittadini - ha proseguito - è una scelta che fa solo il Pd, ne sono molto felice e orgoglioso. Spero che vadano in tanti a votare. Scegliere un bravo candidato sindaco è un diritto e, credo, anche un dovere perché avere un bravo sindaco in una città è molto importante".

Al voto anche in altre città. Al voto per le consultazioni di base andranno anche gli elettori dem di Bolzano, Benevento, Grosseto e Trieste. A Bolzano primarie di coalizione aperte fino alle 20. Quattro i candidati in corsa: Renzo Caramaschi, Alessandro Huber, Sandro Repetto e Cristina Zannella. A Benevento si contendono la candidatura Raffaele Del Vecchio e Cosimo Lepore. Mentre a Grosseto la sfida è tra Paolo Borghi, attuale vice sindaco, e Lorenzo Mascagni, avvocato e consigliere comunale mentre il segretario provinciale del Psi Francesco Giorgi si è ritirato pochi giorni fa. Due gli sfidanti a Trieste (terzo capoluogo di regione al voto, dopo Roma e Napoli): Roberto Cosolini e Francesco Russo.