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 2016  marzo 04 Venerdì calendario

SPETTACOLO

«Troppi cambiamenti rischiano di rovinare lo sport, la F1 è guasta, spaccata, fuori direzione e dotata di poca salute. Mi piacerebbe guidare in Moto Gp. Quello sì che è un vero spettacolo» (Lewis Hamilton, pilota della Mercedes campione del mondo in carica).

TRISTE «Sono triste. Sembra che il nostro mondo si diverta a toccare solo le cose che funzionano, lasciando inalterate quelle che non vanno. Cambiare il format delle qualifiche è assurdo, e ancora peggio è constatare che a 10 giorni dal via non c’è alcuna certezza su come si disputeranno. Fanno di tutto per disorientare i tifosi, per perdere il pubblico» (Fernando Alonso, pilota della McLaren).

RABBIA «Valentino arrabbiato? No, non lo percepisco così: piuttosto mi sembra ancora più pronto, preparato e concentrato del solito. È passato un anno, ma mentalmente non è affatto invecchiato, tutt’altro» (Silvano Galbusera, capotecnico della Yamaha, parlando di Valentino Rossi).

REAZIONI «So che devo lavorare sul mio carattere, dopo 2-3 falli tengo a reagire, ma ci sto lavorando e sto ottenendo i primi risultati» (Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo).

DOLCE «Il tennis mi ha dato tanto, mi ha cresciuta, mi ha formato. Mi ha messo di fronte a momenti difficili che dovuto superare e che hanno forgiato il mio carattere. Avverto: ho un carattere pessimo, ma so essere dolce con chi mi capisce» (Roberta Vinci, tennista).

ABBASTANZA «Direi che sta facendo abbastanza bene...» (Dario Dainelli, difensore del Chievo, parlando di Gonzalo Higuain, l’attaccante del Napoli che si troverà di fronte stasera).

DESIDERI «A inizio carriera, a Chieti, ho avuto come allenatore Pagliari, che, se non ricordo male, era un attaccante. E infatti per me fu una grande annata, piena di gol. Oggi, più che darmi consigli, Montella riesce a capire cosa penso e cosa voglio, sa cosa dire ai miei compagni per mettermi nelle migliori condizioni» (Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria).

IDOLI «Il mio idolo da ragazzino era Zidane. Poi, ho sempre seguito con grande attenzione il modo di stare in campo di Modric e Xabi Alonso. Ma Zidane era Zidane» (Milan Badelj, centrocampista della Fiorentina).

BALLE «Non mi piace leggermi sui giornali e ancora meno leggere le balle sul mio conto» (Alessandro Diamanti, centrocampista dell’Atalanta).