a.g., La Gazzetta dello Sport 16/2/2016, 16 febbraio 2016
IL BRAND CHE ORA ACCETTA I CAMPIONI GAY
La diversità di genere non è più un handicap, almeno per Adidas. Il brand tedesco offre garanzie contrattuali ai suoi testimonial che decidessero di dichiarare pubblicamente di appartenere alla comunità LGTB. In pratica, fare coming out ammettendo di essere lesbica, gay, transessuale o bisessuale non provocherà modifiche o rotture di accordi di sponsoring in nome «di quei principi di diversità che sono al centro della filosofia di Adidas». Annunciato a Londra e confermato in Francia, il gruppo tedesco prevede l’inserimento di una clausola di garanzia nei contratti: «La vita privata delle persone va rispettata, ci sembra un’evidenza». Il tuffatore inglese Tom Daley, sponsorizzato da Adidas, già da tempo ha reso nota la sua omosessualità, come l’australiano Mat Mitcham che si battè contro il pregiudizio degli sponsor ad ingaggiare campioni gay e fece coming out nel 2008, precedendo l’altro mito del nuoto Ian Thorpe, dichiaratosi nel luglio 2014 dopo anni di insinuazioni.