Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  febbraio 16 Martedì calendario

IL BRAND CHE ORA ACCETTA I CAMPIONI GAY

La diversità di genere non è più un handicap, almeno per Adidas. Il brand tedesco offre garanzie contrattuali ai suoi testimonial che decidessero di dichiarare pubblicamente di appartenere alla comunità LGTB. In pratica, fare coming out ammettendo di essere lesbica, gay, transessuale o bisessuale non provocherà modifiche o rotture di accordi di sponsoring in nome «di quei principi di diversità che sono al centro della filosofia di Adidas». Annunciato a Londra e confermato in Francia, il gruppo tedesco prevede l’inserimento di una clausola di garanzia nei contratti: «La vita privata delle persone va rispettata, ci sembra un’evidenza». Il tuffatore inglese Tom Daley, sponsorizzato da Adidas, già da tempo ha reso nota la sua omosessualità, come l’australiano Mat Mitcham che si battè contro il pregiudizio degli sponsor ad ingaggiare campioni gay e fece coming out nel 2008, precedendo l’altro mito del nuoto Ian Thorpe, dichiaratosi nel luglio 2014 dopo anni di insinuazioni.