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 2016  febbraio 11 Giovedì calendario

IL RE DEI CANI

“Inquieto giace il capo che porta la corona”, diceva l’Enrico IV di Shakespeare, anche se la testa è quella di un labrador che si tuffa in una piscina. Sono ormai 24 anni che, secondo i registri dell’American Kennel Club (AKC), il labrador è la razza di cani più diffusa negli Stati Uniti (in Italia “vince” il pastore tedesco, ma il labrador è in grande ascesa). Dal “trono” però si può precipitare molto in basso: a fine Ottocento i setter inglesi erano primi nella classifica USA, oggi sono all’ottantasettesimo posto su 187.
Che cosa determina il successo di un cane? Salute, durata della vita e comportamento contano meno delle apparizioni al cinema, spiega Stefano Ghirlanda, un professore di psicologia del Brooklyn College che ha condotto una ricerca sul tema. Un film di successo può alimentare la popolarità della razza del cane protagonista anche per dieci anni. Il boom più clamoroso fu quello dei collie dopo l’uscita di Torna a casa Lassie, nel 1943, e dei sequel. Ma ci sono controindicazioni: dopo La carica dei 101 tante famiglie adottarono dalmati, salvo poi trovarli troppo faticosi. «Si fecero una cattiva reputazione, e la loro popolarità crollò», dice Gina DiNardo, dell’AKC: in base ai suoi calcoli, i prossimi re del branco saranno i bulldog.
Rachel Hartigan Shea