Enrico Franceschini, la Repubblica 5/2/2016, 5 febbraio 2016
ASSANGE, ASSEDIO AL RISPARMIO
Diecimila sterline al giorno. Tanto è costata la sorveglianza di Julian Assange al governo britannico: pari a 300 mila sterline al mese e a circa 12 milioni di sterline (16 milioni di euro) in tre anni. Una spesa così alta, per tenere d’occhio 24 ore su 24 l’ambasciata dell’Ecuador a Londra dove si è rifugiato il fondatore di Wikileaks, che nell’ottobre scorso Scotland Yard ha reso noto di avere interrotto l’operazione. La sorveglianza prosegue, affermano le autorità britanniche, ma senza più avere giorno e notte due o più poliziotti armati davanti all’ingresso della sede diplomatica. Ora Assange viene controllato con mezzi «palesi e segreti», verosimilmente telecamere a circuito chiuso, microspie, forse perfino satelliti-spia sintonizzati sull’ambasciata, oltre che con occasionali ronde di auto civetta della polizia e agenti in borghese. I “bobbies” inglesi sostengono comunque di essere pronti ad arrestarlo, se si azzarderà a mettere il naso fuori dalla porta. L’assedio continua, sia pure al risparmio.