varie, 1 febbraio 2016
SORRISI
«Non mi vedevate sorridente da un po’ di tempo perché non ci vedevamo da un po’ di tempo» (Valentino Rossi, tornato a provare alla guida della sua Yamaha a Sepang).
CAFFE’ «Gli arbitri sono permalosi, leggono e ti fanno pagare quello che dici. Mi piacerebbe avere un dialogo, prenderci un caffè insieme a fine partita e parlare con serenità. Sbagliare è umano, ma purtroppo alcuni arbitri hanno un atteggiamento di superiorità e supponenza che dà fastidio» (Vincenzo Mnontella, allenatore della Sampdoria).
LORO «Il mercato lo spiegheranno loro. Io parlo con i dirigenti, certo, ma devo pensare al campo, ad allenare i giocatori che mi vengono messi a disposizione e parlo solo di quelli» (Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina).
LIMITI «Non ho ambizioni, ma nemmeno limiti» (Maurizio Sarri, allenatore del Napoli).
GIOCHI «Non voglio più situazioni di questo tipo: chi sta in panchina ha il visuccio... Ho chiesto ai giocatori di fare un gioco, mettendo una formazione su un foglietto e dicendo: “Voi cosa fareste al mio posto?”. E mi hanno risposto che farebbero come me, hanno scritto tutti che giocherebbero in 11, anche se con moduli differenti. Quindi adesso tutti zitti e pedalare. Io uso una regola, che è quella che loro anche hanno condiviso: si gioca in 11. Punto» (Luciano Spalletti, allenatore della Roma).
PRESIDENTI «Cellino mi chiamava anche alle tre di notte per la formazione. A volte con buone intuizioni, tipo Cossu regista. Io a un certo punto spegnevo il telefono e lui chiamava il mio vice. Zamparini in settimana ti fa arrivare sempre il suo ragionamento su modulo e uomini, ma a Palermo se perdi è tutto amplificato. Lotito invece non s’intromette mai, ha profondo rispetto. Ma alla Lazio mi aveva messo fuori squadra Pandev e Ledesma...» (Davide Ballardini, allenatore, parlando dei suoi ex presidenti).
LUPI «È molto più affamato il lupo che sta salendo sulla collina che quello che si trova in cima. Tutti i ragazzi che sono lì fuori lottando per diventare numero 1 sono molto affamati e io lo so» (Novak Djokovic, numero 1 del tennis mondiale).
ASSASSINO «Alonso è il miglior pilota al mondo. Ha un istinto assassino. Tre anni fa tutti dicevamo che Alonso era il migliore, ma oggi non direi che è stato in grado di dimostrarlo e ci si è dimenticati di quello di cui è stato capace in passato (Gerhard Berger, ex pilota di Ferrari e McLaren).