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 2016  gennaio 19 Martedì calendario

NAZIONALE - 19 gennaio 2016 CERCA 16/17 di 60 mondo Libia, Haftar blocca il governo di unità Renzi chiama Al Sisi Colloquio con il leader egiziano per salvare l’intesa Onu Gentiloni: “Se richiesto, Italia pronta all’azione militare” VINCENZO NIGRO ROMA

NAZIONALE - 19 gennaio 2016 CERCA 16/17 di 60 mondo Libia, Haftar blocca il governo di unità Renzi chiama Al Sisi Colloquio con il leader egiziano per salvare l’intesa Onu Gentiloni: “Se richiesto, Italia pronta all’azione militare” VINCENZO NIGRO ROMA. Il ruolo, il futuro, l’incarico del generale Khalifa Haftar. È questo lo scoglio pericolosissimo che blocca la formazione del nuovo governo libico. Tanto che ieri sera il premier Matteo Renzi ha chiamato il presidente egiziano Al Sisi per chiedergli di far pressioni perché i delegati libici trovino una soluzione che non faccia fallire l’accordo Onu di Skhirat del 17 dicembre. Il suggerimento è quello di andare avanti con la nascita del nuovo governo, e di rimandare a un secondo momento la definizione del ruolo che Haftar potrebbe avere: lui chiede il ministero della Difesa, la fazione di Tripoli lo vorrebbe vedere semplicemente in galera, condannato per crimini di guerra. Per provare a forzare un accordo favorevole al generale, un membro del consiglio di presidenza nominato dalla Cirenaica si è sospeso dall’incarico. Il governo di unità nazionale doveva essere presentato sabato notte: dopo il rinvio di 48 ore deciso dal premier designato Fayez al Serraj, il “Consiglio di presidenza” avrebbe deciso di portare a 22 il numero dei ministri, abbandonando l’idea di un governo con solo 10 ministri (più di 9 componenti del Consiglio presidenziale, fra cui 3 vice-premier). Sabato l’inviato Onu Martin Kobler aveva chiesto 48 ore di tempo per valutare le richieste di Tobruk e dare assicurazioni all’Esercito nazionale libico di Haftar. In altre parole, serviva qualcosa per superare il veto assoluto che Tripoli (ma anche buona parte delle altre fazioni) hanno messo sul generale che per mesi ha bombardato gli islamisti a Derna e Bengasi compiendo massacri anche di civili. Haftar è un ex ufficiale gheddafiano che, dopo la fallimentare guerra in Ciad, catturato dal nemico fu abbandonato in carcere dai gheddafiani. Venne fatto uscir di galera dalla Cia, che per 20 anni l’ha protetto negli Usa. Ricomparso in Libia dopo la rivoluzione, prima ha provato a fare una sorta di golpe a Tripoli, poi si è spostato a Tobruk dove è stato armato e sostenuto dagli egiziani. L’Is intanto continua a colpire: un gruppo di giovani della milizia cittadina di Surman, a 60 chilometri a Ovest di Tripoli, ha combattuto per ore per respingere un assalto di miliziani del Califfo. Una minaccia militare costante, tanto che il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha confermato ancora una volta che «l’Italia è pronta a un intervento militare in Libia, se ci verrà richiesto». E per la prima volta pubblicamente anche la ministra della Difesa tedesca Ursula von der Leyen ha parlato di ruolo tedesco in una possibile missione Onu in Libia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA