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 2016  gennaio 19 Martedì calendario

LUCE «Passi nei giorni neri per rivedere la luce» (Edin Dzeko, attaccante della Roma in crisi di gol)

LUCE «Passi nei giorni neri per rivedere la luce» (Edin Dzeko, attaccante della Roma in crisi di gol). TARDI «L’allenatore ideale per me? Se lo trovo troppo rigido mi ribello, se è troppo molle mi addormento. La verità è che il problema ero io. L’ho capito troppo tardi» (Antonio Cassano, attaccante della Sampdoria). FRETTA «C’è stata troppa fretta, in tutto. Ma adesso c’è un senso di squadra, la strada è giusta. Io la vedo come Ancelotti: gli allenatori sono importanti ma non fondamentali. Me la prendo di più con i giocatori: avrebbero potuto esprimersi su questi livelli anche due mesi fa. Sono stati tutti sotto il loro standard: non può essere colpa di Galliani e Mihajlovic» (Alessandro Costacurta, ex giocatore e ora commentatore Sky, a proposito del momento positivo del Milan). SPENSIERATI «Io voglio i giovani come la mia squadra: spensierati. È vero, la gestione successiva è la parte più difficile» (Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo). RISPETTO/1 «Si tratta di capire cosa si intende per rispetto. Per come la vedo io, lo scorso anno, alla fine Marquez e Lorenzo non hanno avuto rispetto nei miei confronti. Io penso di essere dalla parte giusta, a loro ho sempre dato il mio, vediamo ora. Perché il rispetto deve essere a due vie, venire corrisposto» (Valentino Rossi, pilota della Yamaha). RISPETTO/2 «Rossi ha milioni di tifosi in tutto il mondo e questo ha fatto diventare la MotoGP un po’ come il calcio: non si tifa solo per il proprio beniamino, ma anche contro gli altri piloti. Mi piacerebbe che si tornasse ad avere rispetto per tutti» (Jorge Lorenzo, pilota della Yamaha e campione del mondo in carica del MotoGp). STORICA «Quando gioco, posso rispondere solo per me. Come atleta faccio di tutto per essere non solo grande ma, diciamo, storica» (Serena Williams, tennista). TENDA «Ogni giorno mi cadono degli idoli, ma io tento di resistere sotto la mia “tenda” pensando al tennis di poesia che ho vissuto e giocato. Se è vera, questa dei match truccati, è una storia che mi manda al manicomio. Purtroppo la molla diabolica del denaro induce l’uomo, ancor prima che lo sportivo professionista, a commettere errori pazzeschi e a prestarsi a situazioni che un tempo erano impensabili per un mondo come quello del tennis.» (Paolo Bertolucci, ex tennista, ora commentatore Sky, parlando della presunta Scommessopoli che sta investendo il mondo del tennis).