Gabriele Parpiglia, Chi 13/1/2016, 13 gennaio 2016
BASTA TV TORNO A COMPORRE
[Fedez]
Proprio mentre incontriamo Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, arriva la notizia della morte di David Bowie, il Duca bianco, cantante che ha segnato un’epoca. «Sono molto addolorato, come chiunque ami questo lavoro. Ho conosciuto Bowie attraverso un libro. Please Kill me, di Gillian McCain e Legs McNeil, in cui si ripercorre la nascita del punk e si narra tutto il periodo della libertà discografica e artistica. In tutte le storie la costante è sempre una: David Bowie era la star tra le star. I miti avevano lui come mito. Quel libro l’ho regalato a Morgan». Dolore artistico a parte, Fedez, con la sua compagna Giulia Valentina, è sorridente (anche se c’è chi si ostina a descriverlo come musone). Sorride perché il suo album Pop-Hoolista è in classifica da un anno e mezzo e ha vinto il quarto disco di platino. Sorride perché a X Factor sì è classificato secondo con gli Urban Strangers. Sorride perché il singolo Magnifico è tra i pezzi italiani più venduti degli ultimi cinque anni. Non sorride perché nel giorno dell’Epifania una sua foto sul web ha scatenato un putiferio. Era sul letto della suite in cui “Chi” lo ha incontrato, ed era seduto a gambe nude, ma il punto di contatto da coscia e polpaccio da qualcuno è stato scambiato per “un culo” (testuale).
Fedez, questa storia le ha fatto tornare il sorriso?
«No. Mi avrebbe fatto sorridere se non avessero esagerato. Ma siamo in Italia... Io accetto che un certo tipo di stampa, che si occupa di materiale leggero e superfluo, faccia un articolo su una gamba che sembra un culo. Ma scrivere che Fedez è a letto con un uomo è offensivo. Il sito Dagospia ha anche titolato “L’epifania tutti i culi si porta via”, Libero “Un culo all’aria nel suo letto”... Quando penso che il premier Matteo Renzi vuol stanziare centoventi milioni di euro per l’editoria, e nell’editoria ci sono anche giornali che fanno titoli come “Bastardi Islamici”, allora tremo. A me fanno paura gli stupidi più che gli intelligenti. Ho una rassegna stampa fighissima: vorrei andare al Festival del giornalismo con tutte le cazzate scritte su di me. Pensare che esistano dei giornalisti che abbiano scambiato la mia gamba per un culo e giocato sulla mia sessualità, mi fa venir voglia di chiamare Indro Montanelli e chiedergli scusa».
Ma che ci fa lei a Gstaad?
«Non sapevo nemmeno dove fosse. Poi, grazie alla mia tour operator, ovvero Giulia, la mia fidanzata, l’ho scoperta e me ne sono innamorato. Ringrazio il mio lavoro, mi sento fortunato nel potere trascorrere una vacanza qui. Faccio palestra, scio, ma soprattutto qui inizio il mio periodo di reclusione per ricominciare a vivere e, soprattutto, a scrivere».
Nuove avventure lavorative in vista?
«Ne parlo per la prima volta con “Chi”. Sto... anzi stiamo elaborando un progetto che sarà doppiamente fantastico, magnifico. Non sarò da solo. Un progetto musicale nuovo che farà parlare, spero in positivo. Presto vi farò sapere».
La penna chiama...
«Ho voglia di scrivere, di riprendere la mano. Inizio con il periodo di reclusione, ma per poter scrivere devi tornare a vivere. Respiro l’aria, vedo quello che succede all’esterno e poi mi chiudo. La notte do il meglio di me. Il singolo 21 grammi l’ho scritto mentre Giulia dormiva, in vacanza d’estate. Lei beatamente dormiva e io con le cuffie bisbigliavo parole e registravo».
È cambiato il suo modo di scrivere?
«Certamente. Come del resto sono cambiato io, nel tempo. Una volta gettavo parole random sul foglio e poi qualcosa saltava fuori. Adesso ho l’esigenza di trovare confini per muovermi dentro quei confini. Cerco un tema. Anzi, cerco uno stilema. Poi lavoro con calma».
Dopo X Factor ha più sentito gli altri giudici?
«Elio mai più sentito. Ma lui è un orso solitario. Dopo la finale però mi ha fatto i complimenti: non pensavo di godere della sua stima, ma della sua indifferenza. Con Skin abbiamo cenato insieme dopo la finale ed è ripartita subito. Mika lo sento spesso. Pochi giorni fa era a Miami».
Ma lei ci pensa al matrimonio?
«No. Non credo nel matrimonio. Ma forse prendiamo un altro chihuahua che farà compagnia a Chewbecca e Guè. Cose normali, da ragazzi normali. E innamorati».