Paolo Siepi, ItaliaOggi 12/1/2016, 12 gennaio 2016
PERISCOPIO
Germania, donne molestate da 500 uomini in discoteca. Devono aver frainteso «Ingresso con consumazione gratuita». Gianni Macheda.
Bill sta a Hillary Clinton come Ginger Rogers stava a Fred Astaire. Vitto rio Zucconi. la Repubblica.
Parigi, ucciso un uomo con una cintura esplosiva finta. Ora in Paradiso lo aspettano 72 bambole gonfiabili. Spinoza. il Fatto.
Avevo fiducia nella magistratura. Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1. Agenzie.
In Francia come in Afghanistan, i terroristi non attaccano più i simboli, ma attaccano la vita della gente. Agis Rahimi, scrittore francese di origini afghane. la Repubblica.
Non credo che la Corea del Nord possieda davvero la bomba all’idrogeno. La loro è solo gesticolazione. Vogliono dimostrare che esistono. Il regime di Pyonyang ha fatto la sua uscita psicologico-mediatica anche perché sa perfettamente che non può usare l’arma contro i suoi avversari. Pascal Boniface, docente di geopolitica e autore dell’Atlante globale del mondo (Giovanni Serafini). QN.
Se hai davanti un nemico che proprio ti fa ribrezzo (diciamo a caso: Matteo Orfini) che fai? Cerchi il punto che gli fa più male e gli molli un calcione: lì. Il punto che fa più male al Pd sono le primarie. Maurizio Crippa. Il Foglio.
Non può avere cittadinanza europea chi molesta le donne. Lucia Annunziata. QN.
Ma perché nessuno glielo dice a Matteo Renzi che il suo ministro della giustizia, Orlando, non capisce niente? Bruno Tinti. il Fatto.
Mi sento sereno come un monaco buddista. Vincenzo De Luca, Pd, presidente della Regione Campania. Corsera.
La differenza tra noi e i cavalli del nostro teatro equestre è che noi abbiamo scelto di essere qui sotto il tendone e loro probabilmente no. Bartabas. la Repubblica.
Ho detto fine alla mia avventura con i motori perché sono morti troppi amici. Maria Teresa De Filippis, prima donna dei Gp, che, a suo tempo, corse contro Moss, Fangio, Howthorn, morta a 89 anni. AdnKronos.
L’unica prova di accusa nei miei confronti è il memoriale di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda. Balda era completamente scollegato dalla realtà. Pensate che un giorno l’ho trovato vestito con la tuta mimetica e mi ha detto che doveva dare un segnale alla Curia vaticana. Oppure andava in un bar che frequentava spesso, si toglieva le scarpe e beveva, beveva tanto. Francesca Immacolata Chaouqui, protagonista dello scandalo della fuga di notizie dal Vaticano, il caso Watileaks (Lucio Musolino). il Fatto.
Nel ’98, caduto Prodi per mano di Bertinotti, il ribaltone ci fu davvero con la nuova maggioranza raccattata da D’Alema: fuori Rifondazione, dentro un’infornata di giramondo che si facevano chiamare Udr al seguito del trio Cossiga-Mastella-Buttiglione. «Giuda!», strillò il Cav chiedendo elezioni subito per sanare il «tradimento della volontà popolare». «Puttani!», gridò Fini riesumando l’insulto lanciato dal «Roma» ai monarchici che avevano tradito Achille Lauro per la Dc. Nel 2006 B. si comprò per 3 milioni De Gregorio, passato da sinistra a destra, poi osò pure strepitare contro il «traditore» Follini, passato da destra a sinistra. E nel 2007 tentò di rovesciare Prodi con nuove compravendite. Fu intercettato mentre raccomandava a Saccà una squinzia di Raifiction: «Non per me, ma per un senatore della sinistra con cui sto trattando». Alla fine, il senatore non si mosse e il forzista Innocenzi (Agcom) spiegò: «Forse se lo sono ricomprato». Prodi cadde lo stesso grazie a Mastella promosso poco dopo a europarlamentare Pdl. Marco Travaglio. il Fatto.
Enrico Zanetti viene eletto segretario di Scelta civica (quello che resta del partito di Mario Monti) in questo modo. I votanti erano 217. E Zanetti ha preso 3.854 voti. Com’è possibile? È l’effetto dello Statuto che dà il voto ponderato ai 23 parlamentari (ognuno vale 14 voti). Alessandro Trocino. Corsera.
Non ci sto a cadere nella trappola se bisogna, per legge, scegliere tra l’adozione o l’affido del figlio del compagno biologico in una coppia gay. Farei invece decidere dal magistrato, caso per caso. Infatti non tutte le coppie omosessuali sono uguali. Così come non lo sono le coppie dei genitori separati. E allora mi chiedo: perché nel caso di una separazione, spetta al giudice decidere se optare per l’affido congiunto o per l’affido a un solo genitore? Farei lo stesso per le coppie omosessuali. Sono sempre per tutelare la parte più debole, in questo caso il bambino. Paolo Prodi, storico, fratello dell’ex premier Romano (Alessandra Arachi). Corsera.
Anche se non lo vogliamo ammettere, noi non siamo più nel dopoguerra ma già in un nuovo avan-guerra. Jean-Claude Guillebaud, Le tourment de la guerre, il tormento della guerra. L’Iconoclaste.
Gli anni del bar Giamaica, in Brera, a Milano, sono stati un po’ sopravvalutati. Una boheme prevedibile. Esistenzialismo in ciabatte. Il pittore Piero Manzoni la frequentava raramente. Pierluigi Cerri, designer (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Ma ci rendiamo conto o no che su 13 mila dipendenti in Rai non abbiamo una direzione che si occupi della distribuzione del prodotto digitale? Campo Dall’Orto, a.d. della Rai. Il Foglio.
Nel 2008 il 55% del fatturato di Kering’s veniva dalla Francia, nel 2014 era meno del 5%. Il mio gruppo inoltre ha fatto un grande sforzo nell’assumere le donne. Nel 2014 il 60% dei dipendenti del gruppo sono donne: l’80% della clientela è femminile. Francois-Henry Pinault, boss del gruppo Kering, 21 miliardi di dollari di fatturato (Alexandra Wolfe). Wsj.
Uomini, donne o gay sono tutti uguali. Conta la persona. Renzo Arbore (Alessandra Benvenuto). il Fatto.
Io, alla fine, sono sempre legato all’idea del deejay, quello che mi interessa è che la pista non si svuoti. Jovanotti. la Repubblica.
Io sono misogino e la mia misoginia deriva dal fatto che non amavo mia madre. Anzi, confesso, la odiavo, ma lei odiava me, però. Manlio Cancongi, Tutto mi è piaciuto. Elliot.
Un grande filosofo come Kant diceva che l’amicizia è come il caffè, una volta freddo, anche se riscaldato, non ritorna più al sapore originale. Diego Abatantuono, attore (Gian Luigi Paracchini). Corsera.
Con giovani colleghi andavamo a far colazione a Milano nel bar di via Rovello nella speranza di veder passare il regista Giorgio Strehler. E lui infatti passava. E finiva lì. Maurizio Micheli, attore (Antonio Dipollina). la Repubblica.
Il denaro è la sola cosa sporca che puoi distribuire senza guanti. Roberto Gervaso. Il Messaggero.
Paolo Siepi, ItaliaOggi 12/1/2016