varie, 12 gennaio 2016
SOSPETTI
«Io sono preoccupata, sta arrivando la 2a puntata del rapporto Wada sul doping, leggo indiscrezioni pesanti. Se continua così l’atletica sarà solo imbroglio o sospetto» (Fiona May, campionessa del mondo di salto in lungo nel ’95 e nel 2001, ora membro di Giunta Coni).
PERCHE’ «Affronteremo la prima gara dell’anno a Melbourne con l’imperativo di piazzarci davanti a tutti. Lo dico perché so quello che si sta facendo a Maranello e anche perché i ragazzi vanno motivati. Ci credo» (Sergio Marchionne, presidente della Ferrari).
RISCHI «Avessi avuto 60 anni, sarei rimasto fino a sentirmi dire che ne avevano abbastanza di me. Ma ne ho 44, sono giovane abbastanza, ho bisogno di altre situazioni, di rischi» (Pep Guardiola, allenatore del Bayern Monaco che la prossima stagione allenerà il Manchester City).
EMOZIONI «Anche la gente ha imparato a saper gestire le emozioni. Nel periodo natalizio sono stato a Napoli, ho trovato tifosi focosi, ma razionali nel valutare la qualità della squadra. In genere da noi si vuole vincere e basta» (Ciro Ferrara, ex giocatore del Napoli, ora allenatore e commentatore tv).
SERENO «Cosa farà Totò? Questo lo sa solo lui, lo vedo sereno, secondo me aspetterà fine stagione per decidere. Potrebbe benissimo continuare» (Francesco Lodi, centrocampista dell’Udinese, parlando del compagno Antonio Di Natale).
TATUAGGI «Sì, è vero. Non ho tatuaggi. Ma mica giudico chi li ha. È che ognuno alla fine mette in mostra il suo carattere. Io sono uno tranquillo. Tutto qui» (Nikola Kalinic, attaccante della Fiorentina).
PROTAGONISTI «I viola hanno la presunzione di giocare da protagonisti e per questo vanno applauditi. Non hanno il livello individuale di Inter, Juve e Napoli, però non si mettono in difesa ad aspettare. Nella Fiorentina io vedo spettacolo puro» (Arrigo Sacchi).
MIGLIORE «Ancelotti è il migliore allenatore al mondo. Ha vinto tutto, in Italia e all’estero, da allenatore. Il curriculum lo aiuta nel rapporto con la squadra. Sa vivere accanto ai campioni» (Marcello Lippi, allenatore in cerca di squadra).
CAMERINI «Maradona è stato il più grande calciatore della storia del calcio, superiore a tutti. Messi e Pelé compresi. Come opinionista un po’ meno. A volte partiva la sigla e lui non era ancora arrivato perché era chiuso nel suo camerino con qualche donna» (Aldo Biscardi, presentatore tv).