VARIE 11/1/2016, 11 gennaio 2016
APPUNTI PER GAZZETTA - LA MORTE DI DAVID BOWIE
REPUBBLICA.IT
LONDRA - Tre giorni fa aveva compiuto 69 anni, nello stesso giorno era uscito Blackstar, il suo ultimo album, resterà il suo testamento. Due settimane fa aveva annunciato il ritiro "definitivo e irrevocabile" dai palcoscenici che non frequentava dal 2006. E’ morto David Bowie, l’annuncio sul suo profilo ufficiale Twitter e Facebook: "Dopo 18 mesi di lotta contro il cancro se ne è andato serenamente, circondato dalla sua famiglia". La conferma dal figlio, con un messaggio accompagnato da una sua foto da bambino insieme al padre. "Davvero addolorato e triste nel dire che è vero. Sarò fuori dalle reti sociali per un po’. Grande affetto a tutti". Una notizia inaspettata, che ha colto di sorpresa e gettato nello sconforto il mondo intero. Se ne va una delle figure artistiche più celebrate e di maggiore successo della storia della musica. Dal Vaticano a Madonna, i messaggi di cordoglio da tutto il mondo.
"David Bowie è morto oggi pacificamente sostenuto dalla sua famiglia dopo 18 mesi di battaglia contro il cancro". Così la famiglia ha annunciato la scomparsa della rockstar britannica sull’account Twitter ufficiale dell’artista
David Bowie festeggia i suoi 69 anni con l’uscita del suo 28esimo album "Blackstar". Sette canzoni, tra cui il singolo omonimo, già uscito il 20 novembre scorso e sigla della serie TV "The Black Panthers", e il brano "Lazarus", lanciato da un video tra l’enigmatico e l’inquietante. "Lazarus" è anche il brano portante del musical scritto da Bowie, in scena in questi giorni a New York
David Robert Jones - questo il vero nome - nasce a Brixton, Londra, l’8 gennaio del 1947. Il suo primo singolo, Can’t help thinking about me, viene pubblicato il 14 gennaio del ’66 a nome di David Bowie e The Lower Third. Nel 1967 l’incontro cruciale per la sua carriera, quello con Lindsay Kemp. Dall’artista apprende i segreti della teatralità, della mimica, dell’uso del corpo, elementi fondamentali della sua personalità artistica che si affermerà attraverso le sue tante "personalità". Il primo tour ufficiale è lo "Ziggy Stardust Tour", iniziato il 10 febbraio 1972 al Toby Jug di Tolworth, 103 date in 60 città, l’occasione per promuovere l’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, disco venerato che racconta la storia del primo dei suoi alter ego scenici, Ziggy Stardust, un extraterrestre bisessuale e androgino trasformato in rockstar, fra teatro kabuki e fantascienza, che fa di Bowie un portavoce della libertà sessuale. Ma è solo uno dei tanti alter ego di Bowie, da Aladdin Sane al Duca Bianco, una continua reinvenzione di se stesso che gli ha permesso di mostrare varie sfaccettature della sua arte nel corso della sua prolifica carriera. Nel 1973, con uno straordinario concerto all’Hammersmith Odeon di Londra, insieme agli Spiders from Mars, Bowie annuncia la fine di Ziggy Stardust. All’inizio degli anni Ottante è un mito. Uno dei pochi artisti in grado di conciliare rock e teatro, pop e avanguardia, ambiguità sessuale e arti visive, trasgressione e letteratura. Conta su solidi legami che vanno dal rock’n’roll stardom a Warhol e William Burroughs.
Video
David Bowie è morto a 69 anni. Il ricordo di Gino Castaldo: "E’ appena uscito il suo ultimo disco. E’ pieno di presagi oscuri, sapeva che era l’ultima cosa che faceva. E’ dilaniante. Tutto quello che ha fatto è un prezioso regalo alla cultura rock e a tutto il mondo. Attento, profondo, sconvolgente, Bowie sembrava un cavaliere jedi pronto a tenere in vita la forza della musica"
"David Bowie è morto in pace oggi Circondato dai suoi familiari dopo una coraggiosa lotta di 18 mesi contro il cancro. Se molti di voi condivideranno il lutto, vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia" si legge sul post datato ieri. Bowie, al secolo David Robert Jones, aveva compiuto 69 anni l’8 gennaio: nella stessa data è uscito il suo ultimo album, "Blackstar", un ritorno accolto con favore dalla critica, in cui il musicista si reinventava, ancora una volta, tra jazz sperimentale e new wave. Innumerevoli i successi della star. Il videoclip di "Heroes" del 1977
Dopo Station to station (’76) e The Thin White Duke (’76), Bowie lascia Los Angeles e si trasferisce a Berlino. Con la collaborazione di Brian Eno registra tre degli album più importanti della sua carriera, Low, Heroes e Lodger. Nella capitale tedesca riesce a liberarsi dalla cocaina e inaugura gli anni Ottanta con una nuova, clamorosa svolta stilistica che gli frutterà il più grande successo commerciale della sua discografia, Let’s Dance, un raffinato viaggio attraverso il rock’n’roll, il funky, la dance più elegante. E’ il periodo più commerciale di Bowie che spiazza ancora una volta i fan formando i Thin Machine, un quartetto chitarra, basso, batteria che suona un rock durissimo, disastroso dal punto di vista del mercato.
Non si fa mancare le incursioni nel cinema. Dopo piccole apparizioni, il grande successo nel 1976 come protagonista di L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Ma tra le sue interpretazioni si ricordano anche quella in Furyo di Nagisa Oshima del 1983, Absolute Beginners e Labyrinth del 1986 fino a Basquiat di Julian Schnabel del 1996, nel quale ha interpretato il ruolo di Andy Warhol.
Riservato, poco disponibile a interviste, nel 1992 si era sposato con Iman, modella di successo, che da allora gli è sempre stata accanto. Per celebrare il matrimonio era stata scelta l’Italia, la chiesa americana di St. James a Firenze (ma si erano già sposati con rito civile a Losanna, dopo un fidanzamento che durava dall’anno precedente). Bowie aveva avuto due figli: Duncan Zowie Haywood (nato nel 1971 dal precedente matrimonio con Mary Angela Barnett) e Alexandria Zahra (nata nel 2000), ma considerata sua terza figlia anche Zulekha, nata dal precedente matrimonio di Iman.
Dal 1997 viene anche quotato in Borsa, grazie all’emissione dei Bowie Bonds effettuata offrendo a garanzia le royalties ricevute per i dischi venduti fino al 1993 (circa un milione di copie l’anno). Nel 2007 ha ricevuto il Grammy alla carriera, nel 2008 era stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone.
REAZIONI
ROMA - Sorpresa, tristezza e commozione: la notizia della morte di David Bowie ha lasciato sconcertato non solo i fan, ma anche il mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. I social network sono stati invasi di messaggi di cordoglio, foto e ricordi legati alla star. Tra i primi, il premier britannico David Cameron ha voluto esprimere con un cinguettio la sua tristezza: "Sono cresciuto ascoltando e guardando il genio pop di David Bowie. È stato un maestro della re-invenzione. Una perdita enorme".
Tony Blair si è detto, in una dichiarazione, un "grandissimo fan" di Bowie: "Dal momento in cui ho visto il suo concerto Ziggy Stardust da studente, ho pensato che fosse un artista geniale ed un essere umano interessante e brillante". L’ex premier laburista ha poi ricordato di aver avuto "il grande privilegio di incontrarlo nel corso della mia vita".
Ma anche il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, ha partecipato al dolore comune su Twitter. "Hunky Dory, Ziggy Stardust, Low, Heroes. L’ultimo album di David Bowie è stato scritto, ma le melodie rimarranno per sempre - si legge nel tweet del capo dell’Alleanza Atlantica - una vera leggenda".
Fra i tantissimi tributi che continuano ad arrivare, una delle prime personalità pubbliche a ricordare David Bowie, questa mattina, è stato l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. L’esponente della tradizione religiosa e culturale inglese ha così reso omaggio a "una persona straordinaria". "Ricordo di aver ascoltato ininterrottamente le sue canzoni, soprattutto negli anni Settanta, e sempre ho apprezzato quello che era, quello che faceva e l’impatto che aveva".
È ’devastata’ dalla scomparsa dell’artista la cantante Madonna, che ha postato alcuni tweet sul social network e ha ricordato come l’artista abbia cambiato la sua vita, pubblicando anche una foto di loro due insieme.
"Traumatizzati e profondamente rattristati nell’apprendere della morte" non solo di un collega e di un coetaneo, ma altresì di "un caro amico", si sono detti i Rolling Stones, che ricordano Bowie come "un artista straordinario" e "un uomo meraviglioso e gentile", ma anche "un eccentrico vero".
Tra i tanti artisti, non è mancato Paul McCartney, che ha reso omaggio a Bowie, ricordando il "suo ruolo decisivo sulla scena musicale britannica".
"Riposa in pace David. Ti ho amato per la tua musica. Ti ho amato. Uno dei più grandi artisti mai vissuti", è il cordoglio di Russell Crowe.
"Oggi il mondo è un po’ più grigio perché non c’è più David Bowie, siamo tutti molto tristi, la sua scomparsa mi addolora profondamente". L’attore inglese Jeremy Irons, a Roma per presentare il film di Giuseppe Tornatore La conversazione, ha modo di ricordare il musicista: "L’ho conosciuto moltissimi anni fa durante una cena. Mentre con sua moglie Imam ho avuto modo di lavorare. Molti anni fa eravamo insieme a New York per uno shooting fotografico e l’ho invitata a cena per la sera seguente. Lei mi ha detto "Non posso vado a Los Angeles a cercare marito". Un anno dopo erano sposati. David non era un tipo che vedevi molto in giro, ma è riuscito a lasciare una grande impronta nella cultura degli anni Settanta e Ottanta. Allo stesso tempo però è stato in grado di mantenere al riparo le sue relazioni private e io l’ho sempre ammirato per questo. Non vedo l’ora di ascoltare il suo album e ricordarlo con la sua musica".
Un ricordo è arrivato anche dallo spazio: l’astronauta Tim Peake, che si trova sulla stazione spaziale internazionale, ha espresso la sua tristezza su Twitter: "La sua musica è stata un’ispirazione per tanti".
"Sono rattristato dalla notizia della morte di David Bowie. Era una persona incredibile" ha scritto Elon Musk, proprietario dell’azienda aerospaziale SpaceX e papà della macchina elettrica Tesla, innovatore nella scienza e nella tecnologia quanto Bowie lo è stato nella musica.
Commosso anche l’addio della scrittrice J.K. Rowling, autrice di Harry Potter: "Avrei voluto che rimanessi sulla Terra un po’ più a lungo RIP".
Al coro di amici e fan si è unito anche il Vaticano e, sempre a Twitter, ha affidato il suo ricordo il presidente del pontificio consiglio della Cultura, il cardinal Gianfranco Ravasi, riportando i celebri versi di Space Oddity: "Ground Control to Major Tom Commencing countdown, engines on Check ignition and may God’s love be with you (David Bowie)".
L’Osservatore romano, poi, definisce l’artista una "personalità musicale mai banale". "Cinque decenni di musica rock attraversati con un rigore artistico che può sembrare in contraddizione con l’immagine ambigua utilizzata, soprattutto a inizio carriera, per attirare l’attenzione dei media. Si potrebbe anzi affermare che, aldilà degli eccessi apparenti, l’eredità di David Bowie è racchiusa proprio in una sorta di personalissima sobrietà, espressa finanche nel fisico asciutto, quasi filiforme", commenta il giornale della Santa Sede.
Sul loro sito i frati della Basilica di San Francesco d’Assisi ricordano il Duca Bianco, sottolineando "la sua profonda dimensione spirituale confermata anche dal fatto che il cantante pregava ogni mattina". E ricordano che aveva detto: "Vorrei vivere ad Assisi perché è come stare in paradiso".
"Arrivederci David Bowie. Sei tra gli Eroi. Grazie per aver aiutato a far cadere il Muro", è il tweet del ministero degli Esteri tedesco, accompagnato da un link al video di Heroes che Bowie scrisse nel ’77 a Berlino.
"Bowie è il maestro. La capacità di creare personaggi e di esplorare generi musicali in controtendenza sono manifestazione di una ricerca costante e di uno studio profondo sull’uomo. Bowie è continua sperimentazione: cambiare e non assecondare mai la paura di deludere. Bowie è un artista vero perché ha fatto della sua vita opera d’arte", ha scritto Roberto Saviano sulle sue pagine social.
"Adieu Bowie! David with Amanda on American TV in 1973". E’ quanto si legge sulla pagina facebook di Amanda Lear che pubblica un video. Il Duca Bianco è stato uno dei grandi amori di Amanda Lear.
La musica italiana è unanime nell’esprimere gratitudine e commozione. "Possiamo essere eroi anche solo per un giorno" ha scritto Vasco Rossi postando il video di Heroes. Un post che in pochi minuti ha raggiunto 6.500 like ed oltre mille condivisioni.
Jovanotti ricorda: "Proprio ieri pomeriggio ascoltavo #blackstar il nuovo album incantato dalla forza di un disco di un artista che dopo 50 anni di musica ancora è riuscito a sorprendermi. Un disco bellissimo e tragico. Adesso si affollano i pensieri e i ricordi di tanti anni di stupore e di meraviglia di fronte ad uno dei più grandi. C’è solo da dire grazie per averci tenuto sempre sulla frontiera tra la strada e lo spazio infinito, spingendosi sempre oltre. Grazie mr #bowie."
Poi Ligabue: "Di fronte a un colosso. Giù il cappello Ziggy stardust, Duca Bianco, David Bowie ora è anche Black star. Ma è sempre stato David Robert Jones. Il suo lascito musicale è enorme. A lui il mio più sentito grazie dal profondo del cuore".
"Sono davvero addolorato della scomparsa di David Bowie, mi dispiace molto", ha detto Mogol, che con Bowie ha collaborato due volte: Bowie decise, verso la fine del ’69 di tentare l’ingresso nel mercato italiano dei 45 giri con la pubblicazione di Space Oddity con il testo tradotto. "Le parole del brano, intitolato ’Ragazzo solo, ragazza sola’ vennero scritte da me- spiega Mogol -. Fu in quell’occasione che ci fu la prima collaborazione con Bowie". Anni dopo il chitarrista del Duca bianco incise un raro 45 giri con "io vorrei, non vorrei...ma se vuoi" dal misterioso titolo Music is lethal firmata Battisti-Bowie. "Questa seconda collaborazione - ha aggiunto Mogol - ha permesso di rilanciare e promuovere questo brano, scritta da me e Lucio, in tutto il mondo".
"Cari ragazze e ragazzi il 10 gennaio ottiene il privilegio del ricordo di un altro grande poeta della musica che sempre vive in noi....Fabrizio De Andrè.....forse la morte del Duca ci ricorda quella di Faber...certamente questa giornata è piena di significati per chi rimane, come noi!", ha scritto Antonello Venditti su Facebook.
"Chiamare l’album Black Star era un oscuro presagio. Stava male da molto tempo, nell’ambiente si sapeva. Lui era un artista avanguardista, sperimentatore di talento unico.Mancherà a tutti noi la sua genialità sempre innovativa. È morto giovane nell’anima", ha scritto Carlo Verdone su Facebook.
"La leggenda David Bowie riposa in pace. Mancherà al mondo" è l’omaggio di Lapo Elkann, nipote dell’avvocato Agnelli, alla memoria della rockstar britannica.
"Addio al Duca Bianco, ribelle di classe", scrive su Twitter Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, che posta una foto e il link del video Rebel rebel.
"David Bowie è morto oggi pacificamente sostenuto dalla sua famiglia dopo 18 mesi di battaglia contro il cancro". Così la famiglia ha annunciato la scomparsa della rockstar britannica sull’account Twitter ufficiale dell’artista
Sulla pagina Fb della campagna elettorale di Beppe Sala, candidato sindaco di Milano, il cantante è definto "Identità locale e mondo globale tenuto tutto assieme da una grande intelligenza e da una capacità di lavoro che non ha pari. La Milano che vorremmo".
MADONNA
So lucky to have met you!!!! Hot Tramp I love you So!
Talented . Unique. Genius. Game Changer. The Man who Fell to Earth. Your Spirit Lives on Forever!
Im Devastated! This great Artist changed my life! First concert i ever saw in Detroit! R.I.P.