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 2016  gennaio 09 Sabato calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IL DIBATTITO SUL REATO DI CLANDESTINITA E LE MANIFESTAZIONI DI COLONIA


REPUBBLICA.IT
BERLINO - Tensione a Colonia, blindata per una giornata ad alta tensione, con due manifestazioni nel centro della città, a seguito delle aggressioni avvenute la notte di Capodanno contro le donne. In piazza sono scesi da un lato i militanti del movimento anti-islamico Pegida e del partito di estrema destra ’Pro Koehln’; dall’altro, con una contro-manifestazione, organizzazioni anti-razziste. La polizia, presente in forze e con molti automezzi blindati, anche con cannoni ad acqua, ha dovuto utilizzare gli idranti e i lacrimogeni per disperdere alcuni manifestanti, dopo che erano stati accesi alcuni fumogeni e c’era stato un lancio di oggetti.

Ferito un giornalista. Una portavoce della polizia di Colonia ha riferito che un giornalista è rimasto ferito negli scontri. Testimoni oculari citati dall’agenzia di stampa Dpa raccontano di altri feriti, alcuni con tagli sul volto, ma la polizia non ha confermato.

Manifestazione sospesa. Dopo gli scontri, la manifestazione è stata sospesa. Prima del corteo, Lutz Bachmann, cofondatore di Pegida ("Europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente") ha messo online un foto con la maglietta "no ai rifugiati violentatori". Di fronte, divisi da transenne e poliziotti, i dimostranti della sinistra e dei gruppi anti-razzisti. Sempre secondo una stima della polizia, sarebbero 1.700, di cui la metà hooligans.
Colonia: in piazza contro la violenza sessista e il razzismo
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Flash mob al Duomo. In mattinata, un flash mob è stato organizzato da gruppi di femministe sulla scalinata del duomo di Colonia: "Rispetto, solidarietà e nessuna tolleranza" è lo slogan più scandito. Un concetto ribadito anche nei tanti cartelli issati. Le femministe hanno utilizzato fischietti e agitano tamburelli riempiendo di suoni la piazza antistante il Duomo.

Pegida all’attacco. Già ieri sera si è svolta nella città tedesca una manifestazione della destra xenofoba e islamofoba capeggiata dal movimento Pegida. Questo movimento, nato nell’autunno del 2014 a Dresda, nell’est della Germania, ha immediatamente approfittato dell’occasione per farsi portavoce della paura e dello sconcerto suscitato dagli eventi di Capodanno nella città renana.

Regole più dure. E, sempre ieri, il capo della polizia di Colonia si è dimesso, dopo le polemiche esplose per la carenza di sicurezza e il numero esiguo di agenti in servizio. La cancelliera Angela Merkel ha assicurato "che la piena verità sarà messa sul tavolo" senza "sconti ed edulcorazioni".

Merkel: "A Capodanno azioni disgustose". "Abbiamo assistito ad azioni criminali disgustose con donne attaccate e molestate". Così il cancelliere Angela Merkel è tornata oggi sulle centinaia di donne molestate il primo gennaio a Colonia e ha annunciato che "vanno cambiate le leggi, che siano più dure, e che poi vanno effettivamente applicate". La cancelliera ha poi riconosciuto che la Germania "si trova ad affrontare nuove sfide e che si è avuta l’impressione che se si volesse nascondere qualcosa ma non è vero. Tutto deve essere chiarito e essere messo sul tavolo". Nell’ambito del previsto giro di vite, Merkel ha annunciato che saranno espulsi dal Paese tutti i profughi condannati per le molestie alle donne nella notte di San Silvestro, anche quelli la cui condanna sia stata sospesa con la condizionale.

Cdu: "Stretta sui criminali stranieri". La cancelliera aveva annunciato una stretta sulle espulsioni e puntualmente, il vertice della Cdu, riunito a Magonza, ha dato il suo imprimatur a una normativa più severa nei confronti di quegli stranieri, compresi rifugiati o richiedenti asilo, che si macchino di reati. Il documento, diffuso questa mattina sotto il nome di "Mainzer erklärung" (dichiarazione di Magonza) prevede fra l’altro procedure più severe nei confronti di criminali stranieri e l’introduzione di controlli personali più invasivi in caso di sospetti. Nel documento si auspica che ai rifugiati, richiedenti asilo e profughi venga negato il permesso di soggiorno "se colpevoli di reati o responsabili recidivi di infrazioni".

Per rassicurare la popolazione, la Cdu, senza indicare un tetto, assicura di lavorare per una limitazione degli arrivi di profughi, "poiché una prosecuzione dell’attuale trend andrebbe oltre le capacità di sopportazione dello stato e della società". Una formulazione simile a quella che era stata utilizzata nel documento finale del recente congresso Cdu di Karlsruhe.

Consenso in calo. Durante il vertice di ieri sera - riporta la Faz - si è discusso a fondo dei fatti di Colonia e, secondo uno dei partecipanti, il circolo più ristretto di Merkel è molto reoccupato, poiché "il consenso della base è ai minimi termini".

Più di 30 identificati. Intanto la polizia ha identificato 32 persone, per la maggioranza immigrati. Tutti gli uomini identificati, 29 dei quali avevano un permesso di soggiorno in Germania, sono stati accusati di aggressione e furto. Intanto sale a 379 il numero delle denunce per le aggressioni alle donne nella notte di Capodanno. Nel 40% dei casi gli investigatori indagano per aggressioni di natura sessuale.

DAGOSPIA
1.COLONIA: CITTÀ BLINDATA PER DUE MANIFESTAZIONI


(ANSA) - Colonia, blindata, si prepara a un pomeriggio ad alta tensione, con due manifestazioni previste nel centro della città, a seguito delle aggressioni avvenute la notte di Capodanno contro le donne. In piazza scendono da un lato i militanti del movimento anti-islamico Pegida e del partito di estrema destra ’Pro Koehln’; dall’altro, con una contro-manifestazione, organizzazioni anti-razziste. La polizia è presente in forze e molti automezzi blindati, anche con cannoni ad acqua, sono parcheggiati vicino alla stazione centrale.



colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno 8
colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno 8

Sono 1.700 gli agenti della polizia di Colonia impegnati per le manifestazioni di oggi, supportati da qualche centinaio di colleghi della polizia federale. Lo riferisce la tv pubblica regionale Wdr. Nella notte delle violenze di Capodanno, attivi sulla piazza della stazione vi erano solo 70 agenti. "La situazione è per ora tranquilla", ha detto un portavoce della polizia. Le forze dell’ordine già presidiano i punti nevralgici della città, con una presenza rafforzata nella piazza della stazione centrale.



colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno 7
colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno 7

Dopo l’improvviso flashmob delle femministe sulla scalinata del duomo, iniziano a radunarsi i manifestanti dei due cortei di diverso segno del pomeriggio: quello di Pegida e quello dell’unione delle ’lege contro le destre’. La sezione del Nordreno-Vestfalia del movimento anti-islamico Pegida. Gli organizzatori contano di portare in strada almeno 1000 manifestanti. Nelle precedenti uscite di Pegida a Colonia, non si era mai andati oltre i 300 partecipanti: il movimento, a differenza di quanto avvenuto a Dresda e in altre città della Sassonia, non è mai riuscito a prendere piede nei Laender occidentali.
2.COLONIA: MERKEL, VIA DIRITTO ASILO SE COMMESSI REATI
(ANSA) - Nell’ambito delle proposte per leggi e pene più dure nei confronti degli immigrati che Angela Merkel ha presentato oggi c’è l’ipotesi, avanzata nel documento finale del seminario della Cdu, che i profughi possano perdere il diritto d’asilo in caso di reati, anche per quelli in cui è prevista la condizionale. Meccanismo che permetterebbe di accelerare le espulsioni dei colpevoli.

IL REATO DI CLANDESTINITA’
ROMA - Il reato di immigrazione clandestina non si tocca, almeno per il momento. È Matteo Renzi a stabilire la linea, dopo alcune tensioni con Angelino Alfano, e a mandare temporaneamente in soffitta l’ipotesi di un decreto legislativo. Ed è proprio il ministro dell’Interno, contrario a mettere mano alla legge, a farsi portavoce della brusca frenata. "Evitiamo di trasmettere all’opinione pubblica dei messaggi negativi per la percezione di sicurezza - è l’invito del responsabile del Viminale - in un momento particolarissimo per l’Italia e l’Europa". Parole che non soddisfano comunque la Lega, pronta a promuovere eventualmente anche un referendum per difendere il reato voluto dal governo Berlusconi.

Secondo il premier, il nodo è soprattutto di comunicazione. Perché se è vero che "la logica vorrebbe la scelta della depenalizzazione", e altrettanto vero che "nella componente sicurezza l’elemento psicologico è molto importante". Da qui la scelta di congelare ogni decisione e rimandare alla prossima settimana, "sulla base di una valutazione di opportunità politica e senza toni barricaderi".

Proprio i toni scelti dal Carroccio, a dire il vero, esacerbati dalle notizie che arrivano da Colonia. E infatti gli slogan padani richiamano le aggressioni di fine anno: "Ma si accorgono di cosa sta succedendo nel mondo? - si sgola Matteo Salvini - Questi sono matti! La Lega farà le barricate, in Parlamento e poi nelle piazze con un referendum, contro questa vergogna". Il leghista evoca "espulsioni a valanga" e mette in dubbio quanto promesso dal ministro: "Scommetto un caffè che il prode Alfano calerà le braghe entro una settimana". Eppure, il titolare dell’Interno ripete che il rinvio appare l’unica soluzione possibile: "Questa vicenda non è materia di un singolo partito. Si sono levate voci molto autorevoli che affermano ragioni tecnicamente valide a sostegno di una abrogazione - ammette - ma motivi di opportunità fin troppo evidenti mi inducono a ribadire che è meglio non attuare la delega". Agli antipodi della Lega si schiera invece Sinistra Italiana. "Il reato di immigrazione clandestina - sostiene il capogruppo alla Camera Arturo Scotto - è sbagliato e inefficace. Va abolito".