Marco Valsania, Il Sole 24 Ore 8/1/2016, 8 gennaio 2016
APPLE, UN ITALIANO IL MANAGER PIU’ PAGATO
Un manager italiano entra nella stratosfera dei top executive più pagati di Apple. E della Corporate America. Il gigante tecnologico regina della capitalizzazione di Borsa - nonostante il suo titolo sia di recente in acque burrascose e gli analisti temano ulteriori scosse - ha aperto il portafoglio per remunerare il direttore finanziario Luca Maestri, arrivato al giro di boa del primo intero anno nell’incarico: il suo pacchetto per il 2015, anno fiscale che Apple ha chiuso in settembre, è stato di 25,3 milioni di dollari, con un aumento dell’81% rispetto al periodo precedente.
La cifra complessiva è più del doppio dei compensi - se così possono essere ancora definiti - dello stesso chief executive ed erede di Steve Jobs alla guida del gruppo, Tim Cook, che si è invece accontentato di 10,3 milioni. E, nella speciale classifica compilata in estate da S&P Capital IQ per conto del Wall Street Journal dei chief financial officer meglio pagati delle maggiori 500 aziende quotate negli Stati Uniti, i 25,3 milioni gli sarebbero valsi la quarta posizione assoluta in graduatoria.
Maestri, però, non rappresenta affatto un’eccezione. I Cfo statunitensi, nell’ultimo anno, hanno visto i loro compensi salire in media a passo più rapido rispetto ai loro rispettivi amministratori delegati. Dentro Apple, inoltre, il 52enne top manager italiano è in buona compagnia: i documenti sulle retribuzioni depositati dall’azienda degli iPhone alla Sec mostrano che la società, in una mossa di egualitarismo al vertice, ha di fatto elargito pacchetti simili a tutti e cinque gli executive che riportano direttamente a Cook e costituiscono così il circolo più ristretto dei suoi collaboratori.
La struttura della super-remunerazione? Maestri - ex Cfo di Xerox, arrivato ad Apple nel 2013 e nell’attuale posizione dal maggio 2014 - ha ricevuto un salario da un milione di dollari, rimpolpato da 20 milioni in premi azionari e da 4 milioni di bonus. Cook, da parte sua, ha intascato 2 milioni di dollari di salario e 8 milioni di bonus, ma nessun premio in azioni.