8 gennaio 2016
Pierluigi Di Punzio, 34 anni. Imprenditore edile, viveva a Torre Santa Susanna, nel Brindisino. Qualche tempo Federica Guzzo, 25 anni, sua fidanzata da dieci, l’aveva lasciato e tutti in paese sapevano che lui, che diceva d’amarla alla follia, non si dava pace
Pierluigi Di Punzio, 34 anni. Imprenditore edile, viveva a Torre Santa Susanna, nel Brindisino. Qualche tempo Federica Guzzo, 25 anni, sua fidanzata da dieci, l’aveva lasciato e tutti in paese sapevano che lui, che diceva d’amarla alla follia, non si dava pace. Poi lei la scorsa estate s’era messa con Daniele Scredi, 28 anni, e allora il Di Punzio era impazzito dalla rabbia: perseguitava l’ex con telefonate continue, minacce, pedinamenti. La sera dell’1 gennaio, verso le 23, sorprese la coppia nella zona industriale di Torre Santa Susanna e, in pugno un grosso coltello da cucina, si lanciò sulla ragazza infilandole la lama da diciotto centimetri più volte nella gola e nel torace, lacerandole il fegato. Lo Screzi si mise in mezzo per difenderla e si beccò diverse coltellate nella gola pure lui. Quindi scappò via, andò in un terreno di proprietà di famiglia in contrada Lu Bellu, si chiuse in un furgone, e si diede fuoco. Il corpo, semicarbonizzato tra le fiamme che ardevano ancora, ritrovato alle due del mattino. I due fidanzati, in ospedale in progonosi riservata (lei, gravissima, lotta tra la vita e la morte). Intorno alle 23 di venerdì 1 gennaio a Torre Santa Susanna, una delle più piccole cittadine del Brindisino.