30 dicembre 2015
Giancarlo Zaccaria, 30 anni. Di Foggia, in galera da quattro anni perché era stato beccato con 160 grammi di droga, aveva ottenuto un permesso per trascorrere il Natale in famiglia
Giancarlo Zaccaria, 30 anni. Di Foggia, in galera da quattro anni perché era stato beccato con 160 grammi di droga, aveva ottenuto un permesso per trascorrere il Natale in famiglia. All’ora di pranzo del 25 dicembre bussò alla porta del cognato Patrizio Laveneziana, 45 anni, bracciante agricolo, con cui aveva vecchie ruggini. Gli aprì la sorella, cercò di non farlo entrare dicendogli che il marito non c’era, lui non le diede retta e si presentò nel salotto dove l’uomo era a tavola coi quattro figli. I due uomini presero a litigare, volarono parole grosse, e quando il Zaccaria schiffeggiò il cognato quello prese la sua pistola semi automatica e gli sparò un colpo nella gamba, recidendogli l’arteria femorale. All’ora di pranzo di venerdì 25 dicembre in un appartamento nella periferia in via Foggia.