VARIE 16/11/2015, 16 novembre 2015
APPUNTI PER GAZZETTA - IL MONDO E LA STRAGE DI PARIGI
REPUBBLICA.IT
PARIGI - "L’artificiere delle stragi di Parigi è nelle mani della polizia belga". A dirlo è Dominique Rizet, un esperto francese informato sulle questioni dell’intelligence, dagli studi di BFM-TV. Per lui si tratterebbe di Mohamed Amri, 27 anni, una delle persone fermate a Molenbeek, nonché proprietario della Golf sequestrata a rue Dubois Thorn, attualmente in stato d’arresto. "A casa sua, a Molenbeek, è stata scoperta una grande quantità di nitrato, è lui che sa fabbricare delle bombe". L’esperto ha anche precisato che il ragazzo - attualmente in stato d’arresto in Belgio con l’accusa di attentato terroristico - è il proprietario nonché uno degli uomini a bordo della Golf partita nella notte dal Belgio per andare a recuperare Salah Abdeslam a Montreuil, la banlieue di Parigi dove quest’ultimo avrebbe lasciato la Seat nera carica di kalashnikov dopo le stragi. Ma al momento non ci sono conferme ufficiali.
A tre giorni dagli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi, il governo francese ha ammesso di sapere che "si stavano preparando attentati non solo in Francia ma in tutta Europa". Il presidente François Hollande ha dichiarato al Parlamento riunito: "La Francia è in guerra, l’Ue intervenga con noi". Nella notte sono stati fatti oltre 150 blitz in diverse città francesi, con 23 arresti e ritrovamento di depositi di armi. In Belgio maxi-operazione a Bruxelles, nel quartiere Molenbeek, noto per aver ospitato vari jihadisti europee, nel tentativo di stanare Salah Abdeslam, che però è ancora in fuga.
La mancata cattura di Salah. Ventisei anni, nazionalità francese anche se residente in Belgio, Salah Abdeslam è colui che ha affittato la macchina in Belgio, una Volkswagen Polo, utilizzata dai terroristi che hanno attaccato la sala concerti Bataclan. Sempre a Molenbeek la polizia ha portato via su un blindato un altro uomo incappucciato: un arresto collegato alla strage, ma non si tratterebbe di un membro del commando parigino. Cinque delle sette persone arrestate in Belgio sono state rilasciate, tra cui Mohamed Abdeslam, fratello di Salah.
Il giallo della Seat e il rafforzamento dei controlli. La Seat segnalata a tutte le questure italiane come "verosimilmente coinvolta negli attentati" di Parigi è quella trovata ieri a Montreuil, nei dintorni di Parigi. Lo si apprende da fonti di polizia. La prima segnalazione della vettura da parte del servizio di Cooperazione internazionale di polizia risale a sabato. Poco fa l’Antiterrorismo ha confermato che non c’è traccia che la Seat sia entrata in Italia. Sulla questione è intervenuto anche il questore vicario di Torino, Sergio Molino: "L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano". Molino ha reso noto che un contingente del Reparto Mobile di Milano è stato distaccato a Bardonecchia per rafforzare i controlli alla frontiera italo-francese del Frejus. "Il rafforzamento - ha spiegato - prevede non solo la presenza di polizia, ma anche di carabinieri e di guardia di finanza".
Falso allarme per la "Seat" dei terroristi, ecco la segnalazione della polizia
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Valls alla radio. Questa mattina il premier Manuel Valls ha parlato a radio Rtl. La strage di Parigi, ha sottolineato "è stata pensata e organizzata dalla Siria". Il Paese potrebbe essere ancora colpito nuovamente "nei prossimi giorni, nelle prossime settimane", ha detto il primo ministro. "Dobbiamo prepararci a vivere a lungo con questa minaccia", ha aggiunto Valls, preannunciando "nuove reazioni francesi".
Valls: "In guerra con il terrorismo, prepariamoci ad altri attacchi"
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Nella notte, infatti, la Francia ha bombardato Raqqa, una delle roccaforti dell’Is nel Nord della Siria. Secondo il primo ministro francese, infine, nuovi attacchi verranno pianificati "non soltanto contro la Francia ma anche contro altri paesi europei". Un dato, quest’ultimo, confermato anche dalla Cia: "Ci sono ulteriori attentati dell’Is in cantiere", ha detto il direttore dell’agenzia di spionaggio Usa John Brennan. Un minuto di silenzio è stato osservato oggi, alle 12, in tutta la Francia e in Europa in ricordo delle vittime degli attentati (IL VIDEO).
MAPPA: I LUOGHI DEGLI ATTACCHI A PARIGI
Blitz in Francia e Belgio. Come detto all’inizio, in tutta la Francia sono state fatte numerose operazioni anti-terrorismo con arresti a Grenoble, a Tolosa e a Lione, dove è stato trovato un arsenale con fucili Kalashnikov e lanciarazzi. Il governo francese ha decretato lo "stato di urgenza", che consente alla polizia di velocizzare le ricerche dei sospetti. I servizi di sicurezza belgi sospettano che la mente degli attentati di Parigi sia Abdelhamid Abaaoud, 28 anni di origine marocchina (FOTO), residente sempre nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles e latitante da quando, a gennaio, la polizia belga ha neutralizzato la cellula jihadista di cui era a capo a Verviers. Almeno due dei terroristi di Parigi erano amici di Abaaoud, spiega la stampa locale, ed avevano commesso insieme piccoli crimini nella capitale belga tra il 2010-2011. Abaaoud è poi partito per la Siria dopo lo smantellamento della cellula jihadista di cui era a capo.
I kamikaze identificati. L’ipotesi è che agli attacchi di Parigi abbiano partecipato una dozzina di persone. Al momento sono stati identificati cinque dei sette kamikaze. Quattro sono francesi, uno probabilmente siriano. Si tratta di Omar Ismail Mostefai, 29 anni, attentatore al Bataclan, nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres. Aveva alle spalle otto condanne per piccoli reati ed era schedato per la sua vicinanza ad ambienti dell’Islam radicale.
SCHEDA: GLI IDENTIKIT
Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 e originario di Drancy. Dal 2013 era oggetto di un mandato di cattura internazionale perché aveva violato la sua libertà vigilata, dopo essere stato messo sotto inchiesta, nell’ottobre 2012, per associazione a delinquere con fini di terrorismo.
Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Ibrahim Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire (ed è fratello di Salah, come già detto ricercato dalla polizia, e di Mohamed, arrestato e poi rilasciato), risiedevano in Belgio. Abdeslam, dopo essere stato in Siria è tornato in Europa probabilmente a settembre, quando è stata aperta la frontiera austriaca. Lo riferisce l’emittente televisiva francese "BFM TV" citando fonti investigative. Salah aveva noleggiato in Belgio la Volkswagen Polo utilizzata dal commando dell’attacco al teatro Bataclan.
Il quinto potrebbe essere Ahmad Al-Mohammad, transitato a ottobre dalla Grecia, dove le sue impronte erano state registrate. Era in possesso di un passaporto siriano, ritrovato vicino al suo cadavere, la cui autenticità non è però stata ancora confermata.
Turismo, ondata di cancellazioni. A tre giorni dagli attentati, gli alberghi e i ristoranti della capitale francese stanno facendo i conti con un’autentica "ondata" di cancellazioni negli alberghi e nei ristoranti, un fenomeno che lascia "prevedere dei mesi difficili" secondo gli esperti del settore. Secondo Didier Le Calvez, presidente del sindacato degli albergatori, tra alberghi e ristoranti le cancellazioni di questi ultimi giorni sono al livello del 50%.
Sei stati Usa chiudono a siriani. Sono sei gli Stati federati Usa ad aver annunciato che, alla luce degli attacchi terroristici di tre sera fa a Parigi, non accetteranno più profughi siriani sul proprio territorio, e dunque di contribuire all’obiettivo di accoglierne un totale di diecimila nei prossimi anni, fissato dall’amministrazione di Washington. Si tratta di Alabama, Michigan, Texas, Arkansas, Indiana e Louisiana. Tutti i loro governatori appartengono al Partito Repubblicano, e tutti hanno motivato il rifiuto con il "pericolo" che ospitare individui provenienti dal Paese mediorientale rappresenterebbe.