13 novembre 2015
Rosanna Bezzi, 82 anni. Milanese, vedova, lo scorso febbraio, per stare più vicina alla figlia Patrizia che tutti i giorni l’accudiva e le faceva la spesa, s’era trasferita a Limbiate col figlio Alessandro, 46 anni
Rosanna Bezzi, 82 anni. Milanese, vedova, lo scorso febbraio, per stare più vicina alla figlia Patrizia che tutti i giorni l’accudiva e le faceva la spesa, s’era trasferita a Limbiate col figlio Alessandro, 46 anni. Costui, malato di mente, da allora s’era fatto ancora più strano: spaesato in un ambiente sconosciuto, senza amici, viveva tappato in casa. Nelle ultime settimane madre e figlio litigavano di continuo e i vicini più volte li avevano sentiti urlare. mercoledì sera, durante l’ennesima discussione, l’uomo prese un coltello da cucina e le infilò la lama dieci volte in tutto il corpo. Subito dopo per far sparire il cadavere lo cosparse d’alcol e gli diede fuoco: le fiamme si spensero quasi subito ma fecero in tempo ad annerire i vestiti della donna e a saturare i locali del piccolo appartamento con un denso fumo nero. Sera di mercoledì 11 novembre in un appartamento in via Piave, nel centro storico di Limbiate, Milano.