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 2015  novembre 12 Giovedì calendario

NOMI «Mi chiamo Okaka e non Balotelli. Io sono uno per bene» (Stefano Okaka). PIAZZETTA «A gennaio Iturbe potrebbe andare via

NOMI «Mi chiamo Okaka e non Balotelli. Io sono uno per bene» (Stefano Okaka). PIAZZETTA «A gennaio Iturbe potrebbe andare via. Garcia non sarà d’accordo, ma a volte anche io non lo sono con lui. Ma a Manuel ho consigliato di giocare come in piazzetta, quando da bimbo giocava per strada. Ha bisogno di un calcio antico, adolescenziale, di togliersi da dosso il frigorifero dei soldi spesi per il suo acquisto» (il ds della Roma Walter Sabatini). MERITI «Merito di essere ancora al Verona per quello che sono riuscito a fare da quando sono all’Hellas: non mi sono rincoglionito in un mese e mezzo. Serve un’impresa e ho fiducia» (Andrea Mandorlini). MESTIERI «L’allenatore è un mestiere difficile, spesso ingrato, che ogni tanto ti dà qualche soddisfazione. Ma solo ogni tanto» (Gianni De Biasi). MAESTRI «Zeman è il mio maestro. Ci “messaggiamo”. L’altro giorno mi ha scritto: “Bravo”. Nient’altro, e però un “bravo” di Zeman ha un valore enorme. In un certo senso gli devo la carriera. Quando venni esonerato dal Lecce, ero giù e lo invitai a cena nella mia casa di campagna a Sambuceto, in Abruzzo, vicino a Pescara, dove lui allenava. Zdenek quella sera mi disse: “Quando tu saprai quello che vuoi, diventerai allenatore”. Così, senza aggiungere nulla» (Eusebio Di Francesco). FRATELLI «Il paddock non è un luogo di amici, di abbracci o di sorrisi. Io, come del resto Vale, ho sempre evitato le feste del dopo gara. Può succedere che se ti vedono con una bibita in mano, dicono poi che ci hai messo del rum e il giorno dopo sei l’alcolizzato della pista. Questa è la fratellanza della MotoGp» (Andrea Iannone). CARATTERE «Ho un carattere difficile: sono irascibile, lunatica, permalosissima, dura, orgogliosa e testarda. E non di quelle che devono riuscire a tutti i costi, ma di quelle che poi si esasperano. Adesso questi aspetti sto cercando di smussarli» (Roberta Vinci). SCOPERTE «Durante la riabilitazione, ho scoperto un sacco di cose su di me: le conoscevo già, ma non ho mai voluto affrontarle» (Michael Phelps). CACCIAVITE «Non so neanche usare un cacciavite ma so cosa voglio dalla mia moto. Io faccio la mia strada, vado veloce, sorpasso e non mi preoccupo del vento addosso. Può essere che il fisico mi aiuti e che con queste braccia e la schiena allenata riesca a tenere botta meglio di altri» (il rugbista Martín Castrogiovanni).