Me.G., E.S., J.H. e J.M., Il Giornale dell’Arte 11/2015, 9 novembre 2015
MINIMO 3.500 STERLINE, MASSIMO 27 MILIONI DI DOLLARI
LONDRA. Per le fiere d’arte di fascia alta la sfida è riuscire ogni anno a reinventarsi. Se la fiera d’arte contemporanea Frieze London (14-17 ottobre) poteva puntare su performance dal vivo o installazioni immersive per vivacizzare un format dalla fama consolidata. Frieze Masters (14-18 ottobre) doveva rinnovarsi trattando arte antica, moderna e contemporanea (il termine cronologico ultimo di realizzazione per le opere presentate in fiera è l’anno 2000).
Quest’anno la sezione «Collections», curata da Norman Rosenthal e che comprendeva otto gallerie europee, ospitava una selezione di oggetti da ogni parte del globo, da piccoli ami per la pesca delle isole del Pacifico a sculture lignee del Borneo. Le opere coprivano un arco cronologico di oltre 4.500 anni di storia. «È una grande opportunità per mercanti che normalmente non parteciperebbero a questo genere di eventi e che perlopiù operano su una scala molto minore, ma che hanno opere importanti da esporre», dichiarava Simon Theobald, il cui stand a Frieze Masters era focalizzato sui volti dell’arte espressionista tedesca.
In fiera abbondavano opere antiche originariamente concepite per la devozione (fossero esse cattoliche, buddiste, indù, giainiste, ebraiche o pagane): ad esempio, da Moretti (che divideva lo stand con Hauser & Wirth), un Cristo cruciforme in avorio intagliato, datato al XVII secolo, «fu realizzato per essere posto su una croce», dice Flavio Gianassi, direttore della galleria, «ma noi vogliamo che paia più “contemporaneo”». Attribuita ad Alessandro Algardi, la scultura, che aveva un cartellino di 400mila euro, era stata montata su una struttura in plexiglas e ad altezza d’occhi, così da poter essere ammirata tutto intorno. Un altro crocifisso, in bronzo dorato, datato alla seconda metà del Seicento e attribuito ad Algardi era esposto nello stand di Bacarelli & Botticelli (prezzo: 450mila euro). Tra gli italiani, Robilant+Voena presentava alcune opere di Lucio Fontana con prezzi dal milione di euro in su, mentre si notava, da Cesare Lampronti, un olio su tela di Carlo Cignani (1628-1719) raffigurante «Giuseppe e la moglie di Putifarre». Tra i «contemporaneisti», lo stand di Tornabuoni Art ospitava una personale di Enrico Castellani, mentre Cardi aveva una «Mappa» di Boetti del 1984 in ottimo stato di conservazione (prezzo tra 1,5 e 2 milioni di euro) e P420 un’opera di Ana Lupas del 1962-64 a 60mila euro.
Tra le opere migliori viste in fiera si notava una maschera Yup’ik del tardo XIX secolo, proveniente dall’Alaska (l’area del fiume Kuskokwim), ex collezioni Adam Hollis Twitchell e Enrico Donati, che aveva una richiesta di 450mila dollari allo stand della Donald Ellis Gallery. Dalla contemporaneista Almine Rech una delle prime vendite concluse, al preview vip, a un collezionista privato è stata quella di «Circle blue», un’opera del 1972-2015 dello scultore minimalista americano DeWain Valentine (la domanda era di 400mila dollari), mentre Sam Fogg ospitava un disegno (inchiostro su pergamena) realizzato nel 1516 e raffigurante il progetto per una nuova torre per la cattedrale di Rouen, presentato per l’approvazione al capitolo del duomo. Si poteva spendere anche poco, in certi casi: ad esempio, da Sydney L. Moss, un netsuke in avorio di una scimmia accucciata (1720 ca) di una manifattura di Kyoto, costava 8.500 sterline, mentre da Rupert Wace per un vasetto egizio del Medio Regno (2040-1801 a.C.) in alabastro ne bastavano 3.500; ma Richard Feigen per un dipinto di Picasso del 1938, «Maya au bateau», chiedeva 27 milioni di dollari. L’andamento della fiera, nei primi giorni di apertura, non era brillantissimo; nonostante questo, però, i biglietti staccati sono stati 105mila, in lieve aumento rispetto ai 100mila dell’anno scorso.
Gli organizzatori di Frieze hanno deciso, per il 2016, di spostare le date una decina di giorni prima nel mese di ottobre, per evitare una controproducente coincidenza con la festività ebraica dello Yom Kippur (che cade l’11 ottobre). Il prossimo anno le inaugurazioni vip si terranno quindi il 4 ottobre, e le due rassegne proseguiranno fino al fine settimana dell’8 e 9 ottobre.
Me.G., E.S., J.H. e J.M.