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 2015  novembre 09 Lunedì calendario

I PROFUMI ICR VIAGGIANO IN 120 PAESI DEL MONDO

Da Lodi un’azienda italiana spedisce ogni anno 90 milioni di profumi in 120 paesi del mondo. Industrie Cosmetiche Riunite (ICR) è la prima realtà italiana di profumeria in conto terzi, la seconda europea e tra le prime cinque al mondo. Fondata 40 anni fa da Roberto Martone, oggi affiancato dalle figlie Giorgia e Ambra che si occupano di pianificazione e di rapporti con i clienti, l’azienda produce e distribuisce profumi per marchi come Bulgari, Ferragamo, Ungaro, Trussardi, Dsquared2, Blumarine, Pomellato… Senza contare le linee ancillari: bagnoschiuma, shampoo, creme corpo, deodoranti, dopobarba.
Cinquecentocinquanta dipendenti stabili a Lodi, 80 milioni di fatturato, un progetto di ampiamento degli attuali 42 mila metri quadrati con un nuovo stabilimento di 9 mila, ne fanno un’azienda neppure sfiorata dalla crisi: «Mai avvertita - rivela Martone -, perché lavoriamo per il settore del lusso e in un’ottica di esportazione. Per questo ci prepariamo ad un’ulteriore espansione produttiva».
Ma come funziona il mondo dei profumi in conto terzi? «I nostri clienti – spiega Martone – hanno al loro interno le divisioni di marketing e a noi propongono l’industrializzazione del prodotto, sulla base di fragranze da loro scelte e che poi noi sviluppiamo».
C’è davvero il rischio che talvolta i prodotti risultino irritanti? «La legislazione è sempre più rigorosa e ormai gli ingredienti sono innocui. Peraltro non ci sono più prodotti di origine animale, solo vegetale o di sintesi. La vera sfida è commercializzare profumi adatti a 120 paesi sia come gusto che per il rispetto delle regole. Dietro ogni boccetta c’è un lavoro da scienziati».
Francesco Rigatelli, La Stampa 9/11/2015