Dagospia 8/11/2015, 8 novembre 2015
STORIA DI BENOTTI
Mario Benotti che fa il “corvo” (ammesso che sia un termine corretto per indicare le fonti dei giornalisti) e che partecipa a complotti contro il Vaticano? Chi lo conosce bene, e Dagospia ha interpellato tre diverse fonti, in Rai e a Palazzo Chigi, rimane senza fiato. Perché “il Professore”, come ama farsi chiamare, “non si tiene un cecio in bocca”. Anche se a Roma conosce tutti.
Benotti a Viale Mazzini entra giovanissimo, grazie alla Chiesa, naturalmente. Il padre era un pezzo grosso dell’”Osservatore Romano” e lui si propone quasi per inerzia come vaticanista. Lavora parecchio con la radio, poi nel 2010, grazie ai buoni rapporti con Gianni Letta e con monsignor Vincenzo Paglia, dominus della Comunità di Sant’Egidio, il dg Mauro Masi lo nomina direttore generale di Rai International.
MARIO BENOTTI
MARIO BENOTTI
Quando Lorenza Lei prende il posto di Masi, Benotti diventa un grande sostenitore del nuovo corso, sempre all’insegna dell’amore per Santa Romana Chiesa. Raccontano addirittura che con la Lei fosse riuscito a farsi dare una stanzetta al settimo piano, dove amava ricevere gli ospiti di maggior riguardo (il suo ufficio vero era in via Novaro).
Sempre le stesse fonti raccontano che la Lei ora non lo possa vedere. Il motivo? Dopo che l’hanno silurata, Benotti a stento le rispondeva al telefono. Ma se con Letta la conoscenza è comunque superficiale (la forza del mitico Gianni è che conosce tutti superficialmente), i veri amici di Benotti sono due: Vincenzo Viti e Vincenzo Paglia.
MARIO BENOTTI - ROMANO PRODI - SANDRO GOZI
MARIO BENOTTI - ROMANO PRODI - SANDRO GOZI
Viti è un ex deputato della Dc lucana, oggi diventato fervente renziano e azzoppato dalla Rimborsopoli lucana. E’ accusato di aver speso decine di migliaia di euro in pranzi e cene e per questo è sotto processo. Ma dalle sue parti ancora conta. Viti è partito da Emilio Colombo ed è arrivato a Renzi. Una parabola che illustra anche quella di Benotti, grande amante della buona tavola e sempre circondato di belle ragazze.
Il rapporto con Paglia è egualmente di lunga data e oggi rischia di mettere nei guai il potente prelato liberal, già in difficoltà in Vaticano per i toni della finta telefonata della Zanzara con Matteo Renzi.
Mario Benotti Romano Prodi e Roney Simon
Mario Benotti Romano Prodi e Roney Simon
Quando era vescovo di Spoleto, Paglia chiede a Benotti di entrare nel cda della locale Banca Popolare per puntellare lo strapotere calante del cavalier Giovannino Antonini, che con Sant’Egidio è sempre stato assai gentile. È il 2011, e Benotti si improvvisa banchiere. Ma gli va male. La banca è un macello e nel 2013, dopo l’ennesima ispezione, Bankitalia manda tutti a casa e commissaria l’istituto. Il povero Benotti, che è lì per fare un favore a Paglia, si becca una multa di 48 mila euro da Via Nazionale e un avviso di garanzia. L’inchiesta è stata chiusa a fine 2013 e si aspetta il processo.
FRANCESCA CHAOUQUI
FRANCESCA CHAOUQUI
Quando lo stesso Paglia finisce sotto inchiesta per le malversazioni nella sua diocesi (è stato appena prosciolto) Benotti e Francesca Maria Chaouqui diventano amici. Possibile che lei abbia offerto le sue conoscenze Oltretevere per dare una mano a dimostrare che monsignore era innocente.
Ma torniamo al 2013. Voto per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Gli amici ricordano un Benotti scatenato, in grande spolvero. Dice a tutti che verrà eletto “il mio amico Prodi”, il quale, dal Colle più alto, piloterà la rinascita della Dc. Gli amici lo guardano con scetticismo, ma lui insiste e disegna grandi scenari e sfavillanti organigrammi. Prodi al Quirinale è un sogno anche di Paglia, ma in Vaticano è un’ipotesi che fa accapponare la pelle. E casualmente non andrà così.
BERGOGLIO E MONSIGNOR PAGLIA
BERGOGLIO E MONSIGNOR PAGLIA
In quella breve stagione, però, Benotti si lega sempre più a Sandro Gozi, ex assistente del Professore bolognese a Bruxelles e suo ambasciatore a San Marino. E quando Gozi viene nominato sottosegretario da Renzi, Benotti va a fargli da capo della segreteria. A Palazzo Chigi lo prendono un po’ in giro perché si fa chiamare “Professore” anche lui, anche se insegna a contratto. Ma per il resto incide poco, come Gozi. Amano solo apparire.
Nei mesi scorsi, insieme alla Chaouqui, Benotti si avvicina a Francesca Comparini Campana, moglie di Marco Carrai, e partecipano entrambi come moderatori al Festival delle Religioni di Firenze, a maggio. Il sindaco Dario Nardella ne è così folgorato che lo nomina subito suo consigliere per il dialogo inter-religioso. Se ha centrato “un corvo” c’è parecchia gente con cui deve prendersela.