5 novembre 2015
NUOVO Roberta Pierini, 49 anni. Impiegata statale, viveva ad Ancona col marito Fabio Giacconi, 49 anni pure lui, maresciallo dell’Aeronautica che aveva preso parte a missioni in Iraq e Afghanistan, e con la loro unica figlia sedicenne Martina, graziosa, grandi occhi verdi, lunghi capelli castano scuro, studentessa all’istituto tecnico, fidanzata da quattro mesi col diciottenne Antonio Tagliata, origini pugliesi, senza lavoro
NUOVO Roberta Pierini, 49 anni. Impiegata statale, viveva ad Ancona col marito Fabio Giacconi, 49 anni pure lui, maresciallo dell’Aeronautica che aveva preso parte a missioni in Iraq e Afghanistan, e con la loro unica figlia sedicenne Martina, graziosa, grandi occhi verdi, lunghi capelli castano scuro, studentessa all’istituto tecnico, fidanzata da quattro mesi col diciottenne Antonio Tagliata, origini pugliesi, senza lavoro. I due vivevano in simbiosi e lei per una ventina di giorni s’era pure trasferita a casa di lui, anche se quel bulletto che bighellonava tutto il giorno ai genitori proprio non piaceva. Poi i coniugi Giacconi avevano scoperto che il padre di Tagliata, da minorenne, aveva ucciso a colpi di pistola uno che insidiava la fidanzatina dell’epoca. Allora avevano detto alla figlia: o lo lasci, o non esci più di casa. Da quel momento tra genitori e figlia erano liti continue, ma i due ragazzi continuavano a vedersi: Tagliata, che per qell’amore tormentato aveva persino tentato il suicidio, l’andava a prendere a scuola tutti i giorni e tutti i pomeriggi l’aspettava per ore sotto casa, seduto sul suo scooter, in attesa che lei riuscisse a sfuggire al controllo dei genitori. Il 7 maggio scorso, sul suo profilo Facebook pieno di foto della fidanzata e di dichiarazioni d’amore, aveva scritto: «Litigi su litigi... ma se il sentimento è vero... nulla ci separerà». L’altro giorno il ragazzo, in compagnia della fidanzata, entrò in casa dei Giacconi con una pistola calibro 9x21, tre caricatori e 86 proiettili che s’era procurato da uno zingaro. Sparò prima un colpo al braccio e al fianco della Pierini, e quando la vide in terra in una pozza di sangue premette di nuovo il grilletto centrandola alla testa. Altri due colpi li sparò poi addosso al Giacconi che scappava urlando «aiuto, polizia»: uno alla nuca, l’altro al torace (l’uomo, in coma irreversibile in ospedale). Subito dopo i fidanzatini scapparono in motorino. I carabinieri li trovarono «tutti confusi e spaventati» alla stazione di Falconara Marittima. Arrestati entrambi, la ragazza dice che non sapeva che il fidanzato volesse uccidere i genitori e che poi è scappata con lui perché aveva paura che le facesse del male, il ragazzo sostiene che è stata lei a dirgli «spara, spara». Sabato mattina, prima di uscire da casa, Tagliata aveva lasciato nella sua camera un foglio con su scritto: «Confesso l’omicidio di Fabio Giacconi e Roberta Pierini». All’ora di pranzo di sabato 7 novembre in un attico in via Crivelli, nel centro di Ancona.