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 2015  novembre 05 Giovedì calendario

CASTA «All’inizio la popolarità mi ha destabilizzato. Ero giovane e tanti si perdono proprio per questo

CASTA «All’inizio la popolarità mi ha destabilizzato. Ero giovane e tanti si perdono proprio per questo. Certo, siamo dei privilegiati, una casta. Anche a me è capitato di saltare un fila al ristorante, ma cerco di non essere mai maleducato. Noi viviamo in un mondo ovattato, ma poi purtroppo tutto finisce e chi non ti vuole bene davvero si dimentica di te» (Lorenzo De Silvestri). LAVORO «Non posso essere soddisfatto di aver segnato finora solo due gol. Qui nessuno mi ha messo pressione, nessuno mi ha fatto pesare i pochi gol. Ma è chiaro che quando fai il centravanti tutti da te si aspettano quelli. Questo è il mio lavoro, spero di farlo sempre meglio» (Edin Dzeko). PARTITELLE «Mi ricordo una partitella a porte chiuse tra i ragazzi del Brescia e i nostri alla Pinetina. Non è che servisse quella gara per convincerci, però fu l’occasione per conoscerlo pure fuori dal campo. Volle vedere anche l’interno del centro sportivo, si fece spiegare chi erano i giocatori nelle foto» (Sandro Mazzola e la scoperta di Andrea Pirlo). TERRORE «Se sono preoccupato per il derby? Preoccupato no, terrorizzato sì. La Roma è amata, ma questo amore è silenzioso. Non solo la curva, sembra che tutto lo stadio abbia meno voglia» (il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini). PIRLA «Ho fatto il commentatore tv, un anno e mezzo di lancio del progetto giovani all’Armani, poi l’allenatore, adesso l’assistente. Se un amico ti chiede una mano non gliela dai? Mi sento un pirla ma almeno ne ho viste tante, e cambia la prospettiva» (Gianmarco Pozzecco, ora vice-allenatore del club croato Cedevita). PULMINI «Ho affittato un pulmino e partiamo in sette. Cosa mi aspetto? Io, come Valentino e tutti quelli che gli stanno intorno, ci chiediamo cosa farà Marquez. Può essere che continui su quella linea e allora sarà un gran casino. Io spero che la direzione gara provi a risolvere tutto prima» (Graziano, il papà di Valentino Rossi). BANALITA’ «Rossi e Lorenzo sono due campionissimi, non hanno bisogno dei miei consigli. La mia storia, però, insegna che le corse sono incredibili: nessuno può essere certo di conquistare il titolo fino alla bandiera a scacchi. Può sembrare una banalità, ma è una delle grandi bellezze del motociclismo» (Nicky Hayden).