VARIE, 4 novembre 2015
SCHEDONE SULLA PRIMA DI HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE, NEL 2001
Dietro le mura della Warner Bros a Burbanks si nascondono i segreti dell’ attesissimo film «Harry Potter e la pietra filosofale». A Hollywood si dice che il regista Chris Columbus abbia problemi nel montaggio: avrebbe girato materiale per quasi quattro ore (troppe per una storia destinata ai ragazzini). Gli sarebbero stati imposti tagli drastici. Columbus ammette di aver girato molta pellicola, ma spiega: «Stiamo lavorando sulla versione finale per la quale stabiliremo la lunghezza, che certo non sarà eccessiva». Poco più di due ore. Sorride, aggiungendo che comunque sarà lui, e non altri, a decidere quali scene eliminare per esigenze commerciali. «E se qualcosa del materiale resterà fuori, verrà immesso nel DVD, in un secondo sfruttamento, come ormai accade sempre e con ottimi risultati». La Warner Bros punta molto sulla storia del ragazzino stregone dopo gli incassi inferiori alle aspettative di «A.I.» di Spielberg. Le mura degli studios da pochi giorni sono coperte soltanto dai giganteschi cartelloni di «Harry Potter» anche se la pellicola uscirà in Usa il 16 novembre, preceduta da alcune anteprime e dal gala già fissato a Londra per il 4 novembre (in Italia dal 7 dicembre). Dice ancora il regista: «Questo è il film della mia vita: forse ero predestinato a dirigerlo. D’ altro canto, non sono certo nuovo alla direzione di ragazzini avendo firmato "Mamma ho perso l’ aereo" e avendo una certa dimestichezza con i "Gremlins"! Certamente ho una prima preoccupazione: non deludere i fans del libro di Joanne K. Rowling. Sono rimasto molto fedele nelle ambientazioni anglosassoni. E a chi ironizza sul fatto che Harry Potter per questo film sia volato a Hollywood rispondo che tutte le riprese sono avvenute in Gran Bretagna e solo la parte tecnica è stata compiuta a Hollywood, con straordinari trucchi anche di fantasmi». Racconta di essersi ispirato, per lo stile scenografico, ai film di David Lean. «Certo ho ricordato "Le avventure di Oliver Twist". Al mio protagonista, ho consigliato anche di rileggere "Le avventure di Davide Copperfield"». L’ America scossa dal terrorismo si ritrova con tutte le librerie e i negozi invasi da gadgets di «Harry Potter» e le maggiori riviste, da «Vanity Fair» a «Entertainment Weekly», in copertina hanno l’ occhialuto ragazzino prescelto per Harry: l’ undicenne Daniel Radcliffe (fra l’ altro, si scopre che il colore degli occhi di Daniel è stato ritoccato dal computer: non li ha verdi come l’ «Harry Potter» dei libri). Ed è già possibile acquistare, oltre ai poster degli attori del film, da Maggie Smith a Ian Hart, manuali per creare pozioni magiche. Prima del lancio del film, uscirà aggiornata anche l’ unica biografia autorizzata dell’ autrice della saga, «Conversation with J.K. Rowling». Dice la scrittrice nel libro-intervista: «Cosa mi aspetto dal cinema? Posso dire che sono assolutamente soddisfatta della decisione presa da Chris Columbus: essere fedele al mio primo libro. Ogni altra aggiunta è stata da noi concordata... Non vedo l’ ora che arrivi il 4 novembre perché non ho ancora visto il film». Giovanna Grassi UNO DEI PROTAGONISTI Richard Harris è il maestro stregone «Sul set la mia passione per l’ occulto» «Harry Potter è il Peter Pan delle nuove generazioni». Al recente Festival di Toronto, Richard Harris ha parlato del’ atteso film sul ragazzino stregone e del suo ruolo, quello del professor Albus Dumbledore. Ridendo, sempre più canuto e rugoso, ma altrettanto bravo, l’ attore ha subito premesso: «Ci faremo concorrenza io e il mio amico Ian McKellen, protagonista di "Il signore degli anelli" con una barba lunga come la mia nel film su Harry Potter! A una delle tante tappe delle nostre lunghe carriere, ci siamo detti l’ altra sera qui al Festival, con un bicchere di whisky in mano: è stato decisamente divertente trasformarsi in principi dei misteri e del sovrannaturale». L’ attore è certo che il film tratto dal romanzo della scrittrice Joanne K. Rowling conquisterà il pubblico. «Senza ombra di dubbio - ha detto Richard Harris -, avendo ormai molti anni sulle nostre spalle ed essendo dei perfetti sconosciuti per i giovanissimi, conquisteremo legioni di nipotini!».«Non sono mai stato scettico - ha aggiunto - sul successo dei libri di Joanne K. Rowling: contengono, con occhio moderno, il senso misterioso di ciò che ci sfugge e vorremmo possedere e non alludo solo alla magia, ma ai sogni, ai dragoni, alle palle di cristallo, alle streghe, all’ astrologia, che è anche una mia passione». Ma come si spiega che un attore scespiriano e dall’ eclettica e sempre impegnata carriera come la sua, si sia innamorato di Harry Potter? «La fantasia dovrebbe sempre incantarci - ha risposto Richard Harris al Festival di Toronto forse anche divertendosi a prendere in giro tutti i presenti - e, d’ altro canto, per me Harry Potter rappresenta il Peter Pan delle nuove generazioni. Senza contare che nelle sue avventure sono riconoscibili caratteristiche tipicamente scespiriane, da "Sogno di una notte di mezza estate", tra elfi, folletti e unicorni». G.Gs. IN UN LIBRO Lettere dai bambini: la pellicola non sveli i misteri del nostro eroe Un piccolo libro di prossima uscita in Usa, We Love Harry Potter!, con 9 ragazzini ritratti sulla copertina (edito da St.Martin’ s Griffin), andrà a ruba. Raccoglie lettere di giovanissimi e riflette anche il timore che il film di Chris Columbus li deluda. Scrive Jade Williams, 11 anni: «Dear Harry Potter, grazie per le tue avventure... ho molta paura di vedere il tuo film. E se mi deludesse? Nell’ attesa, prenditi cura di te e non metterti nei pasticci». E Carl Kramer, dodicenne studente della Carmen Lopez School: «Caro Harry, mi porto sempre una copia di un tuo libro in tasca quando vado a scuola e ogni tanto, di nascosto, lo sfoglio. Mi aiuta a concentrarmi. Cosa succederà quando volerai dalle pagine del libro a quelle dello schermo? Non deludermi, tuo Carl». Scrive Sophie Lazar, 8 anni: «Adorato Harry, sai cosa mi piace in tutti i tuoi libri? Il mistero. Nessuno dovrà mai svelarcelo». LA SCRITTRICE Joanne K. Rowling è nata a Chipping Sodbury (Scozia) nel 1965. Dopo aver lavorato per Amnesty International ha pubblicato nel 1997 «Harry Potter e la pietra filosofale». L’ idea nacque durante un viaggio in treno tra Manchester e Londra. «Non sapevo ancora che sarebbe stato un libro per ragazzi, sapevo soltanto che ci sarebbe stato il ragazzino, Harry». IL SUCCESSO Harry Potter è un undicenne orfano di due maghi che un giorno scopre di avere poteri soprannaturali. Quattro i libri della saga: «Harry Potter e la pietra filosofale», «Harry Potter e la camera dei segreti», «Harry Potter prigioniero di Azkban» e «Il calice di fuoco». Complessivamente sono state vendute oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo. E i fan hanno costituito oltre 700 club SULLO SCHERMO Il film (nelle sale Usa dal 16 novembre, in Italia a dicembre) è ispirato al primo romanzo. E’ stato girato in Inghilterra (soprattutto a Londra, in una vecchia fabbrica di Rolls Royce). Costo: 300 miliardi di lire. E’ diretto da Chris Columbus (già regista di «Mrs Doubtfire») e prodotto dalla Warner Bros. Il protagonista è l’ esordiente inglese Daniel Radcliffe. Nel cast Richard Harris e Maggie Smith, Enzo Biagi, 81 anni (Giovanna Grassi, Corriere della Sera 24/9/2001).
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«Harry Potter e la pietra filosofale» è troppo lungo e rischia di annoiare il pubblico. Il film per bambini sull’ apprendista mago, che arriverà in Italia a dicembre, dura 2 ore e 32 minuti. Ma, spiegava ieri il quotidiano The Independent, la concentrazione dei bimbi dura un’ ora, poi i più piccoli danno segni di impazienza. «Due ore e mezza sono tante - scrive il quotidiano - Sono quasi il doppio di "Toy Story" (80 minuti) e un’ ora in più di "Il Re Leone" (89 minuti): come vedere otto episodi dei "Simpsons" di fila». (28/10/2001)
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Fonte: la Repubblica dell’01/11/01 a pagina 39.
Testo Frammento
Dal set del film di Harry Potter sono stati rubati cappelli, scope volanti e bacchette magiche. Gli oggetti sono stati successivamente messi all’asta dal sito californiano eBay.com, raggiungendo prezzi altissimi. Un portavoce del sito si è giustificato: «Non sapevamo che alcune di queste cose fossero state rubate, altrimenti non le avremmo messe in vendita».
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E’ il momento del maghetto Harry Potter A Londra l’ anteprima mondiale del film più atteso della stagione. E già si lavora al secondo episodio Cresce l’ attesa per il primo «Harry Potter» mentre è già tutto pronto per il secondo episodio. In partenza per Londra da San Francisco, il regista Chris Columbus conferma di aver iniziato la pre-produzione del secondo film della saga. «Lo gireremo - dice - ancora in Inghilterra, con lo stesso cast e l’ aggiunta di nuovi attori». Non conferma la presenza, annunciata, di Kenneth Branagh e non ha ancora letto The Indipendent, che critica il film «di due ore e 34 minuti, noioso e troppo lungo per i bambini». «Il film - dice - nella sua versione e nel suo montaggio definitivi, completi di musiche e ultimi effetti speciali, non presenti nelle copie inviate per il doppiaggio in diversi Paesi, non è ancora stato visto da alcuno, anche se tutti si sentono autorizzati a scriverne». «Harry Potter e la pietra filosofale» potrà essere visto per la prima volta domenica a Londra (in Italia dal 6 dicembre). COPERTINE - Da Premiere Usa all’ inserto di 45 pagine del Sunday Times è già battaglia di copertine e articoli per quello che nelle speranze della Warner Bros sarà un successo planetario. Una follia collettiva che precede un’ altra campagna mondiale - quella per «Il signore degli anelli», che uscirà a dicembre in tutto il mondo. A Londra aspettano il regista americano i protagonisti al completo del film costato 300 miliardi di lire (circa 150 milioni di euro), dal giovane Daniel Radcliffe-Harry Potter a Maggie Smith, Richard Harris, Ian Hart, Robbie Coltrane e tanti altri, compreso il professor Snape-Alan Rickman. L’ attore, con spirito, ha dichiarato: «Ho visto tanti adulti leggere di nascosto il libro, si vergognavano a farsi vedere con "Harry Potter" tra le mani. Sono felicissimo di aver preso parte al film e, finalmente, in un ruolo di inimitabile perfido». GALA - Tutti parteciperanno all’ attesissimo gala della «prima», fissata per domenica alle 18 a Leicester Square e che si svolgerà con eccezionali misure di sicurezza, alla presenza del Principe Carlo e di una invidiata platea di invitati. E mentre si stanno preparando per quel giorno feste e addobbi sul «maghetto che ci aiuta a crescere» - come ha scritto anche il re dei thriller Stephen King - i fans si scambiano messaggi sui siti e hanno fatto la loro apparizione, via Internet, anche i ladri di oggetti rubati sul set e rivenduti sul web a prezzi altissimi, bacchette «magiche» comprese. Richard Harris, che nel film è il preside mago dalla sterminata barba, come autore di due libri e di una raccolta di poesie, dichiara: «Sono un vecchio signore, un attore con molte esperienze, ma affermo con assoluta convinzione che questo film, come già aveva fatto il libro, mi ha aiutato a mediare l’ oppressione violenta della realtà. Inoltre, io ribelle con i capelli bianchi, lo giudico intelligentemente trasgressivo nel suo regno di fantasia e molto coinvolgente nella sua storia di una crescita e di una educazione». MONTAGGIO - Sebbene sia vero che il film nella versione completa non è ancora stato fatto visionare a nessuno, Columbus per mesi ha lavorato al suo montaggio a Hollywood e molti hanno potuto vedere lunghi spezzoni. Il film inizia con l’ abbandono di fronte a una casa del piccolissimo Harry Potter e, subito dopo, lo vediamo undicenne. Alle proiezioni test di alcuni spezzoni, la platea scioglieva la tensione dell’ attesa in molte risate perché sono davvero divertenti le scene in cui l’ orfano Harry, relegato in un orrido sottoscala, deve vedersela con il malefico e grassissimo cuginetto-fratellastro, il figlio dei parenti adottivi. Il ragazzino gli fa dispetti di ogni sorta e scende a grandi falcate le scale, con tutta la sua mole, per far cadere pezzi di calcinaccio sulla testa del diseredato Harry, il «diverso» ancora ignaro di essere un maghetto. Ma la sequenza che incanterà i fans e forse anche gli spettatori più cinici, dopo quella dei simpatici gufi che recapitano lettere al ragazzino per la sua iscrizione alla Hogwarts School, è quella in cui Harry, finalmente diretto da studente al castello, si trova in una vecchia e splendida Victoria Station. Cerca il binario 9 e 3/4 che non c’ è. Sconsolato, si sente un’ altra volta abbandonato, ma ecco che qualcuno gli dice: «Vai verso il muro». La parete grigia si apre e introduce Harry Potter in un’ altra stazione magica, con un magnifico e antico treno blu: applausi dal pubblico di tutte le età. SAPIENTI - Da quel momento la platea andrà con Harry verso Hogwarts per un corso di magia capace di far dimenticare tutti i dolori e di rendere «sapienti». «Accetto scommesse su questo entusiasmo» ha detto a Hollywood Chris Columbus, che è anche produttore esecutivo del film, per il quale si sentiva «predestinato». (Giovanna Grassi, Corriere della Sera 1/11/2001)
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«Un film che non deluderà i bambini, ma che non cattura la magia del libro». Non sembra molto convinto il primo critico cinematografico che recensisce «Harry Potter». «Un apprendista stregone troppo pacato rispetto all’ originale - ha scritto il giornalista di Time -. Un’ atmosfera che sebbene coinvolgente non fa venire voglia di buttare due magliette in valigia e saltare sull’ Hogwarts Express dal binario 9 e 3/4 della Victoria Station». Ma neppure le riserve di Time potranno arrestare l’ ascesa di Harry Potter. A due giorni dalla prima londinese, le sorti de «La pietra filosofale» (questo il titolo del primo film dedicato al maghetto) sembrano già decise. In termini d’ incassi batterà ogni record, persino quello di «Titanic». Queste almeno le previsioni degli esperti, che parlano di successo senza precendenti. Negli Usa la prevendita (telefono e Internet) ha superato non solo i record di ogni altra pellicola, ma anche le aspettative dei singoli botteghini: un’ inondazione di prenotazioni. In Gran Bretagna, orgogliosa patria del personaggio nato dalla penna di J.K. Rowling, il film debutterà contemporaneamente in mille sale: un’ iniziativa che non trova riscontri negli annali del cinema. E che dire dei costi di produzione, recuperati tutti - e la magia non c’ entra - prima ancora dell’ uscita del film? La realizzazione della pellicola è costata circa 300 miliardi di lire (150 milioni di euro). La Coca-Cola ne ha sborsati 309 per il solo diritto di usare il marchio «Harry Potter». Non sorprende, di conseguenza, che Daniel Radcliffe, il ragazzino che ha battuto 60.000 coetanei ai provini e si è aggiudicato la parte di Harry, stia per diventare il miliardario più giovane del Regno Unito. L’ autrice ha chiesto che sia lui a interpretare anche il secondo film, «La camera dei segreti», e sul set di Potter la parola di J.K. Rowling è legge. Daniel ha firmato un contratto per un milione di sterline, circa tre miliardi di lire, in vista delle riprese del nuovo episodio. Questo nonostante qualche difficoltà: il giovane attore sta crescendo più velocemente del previsto. A 12 anni è più alto della media e le guanciotte paffute da bambino stanno lasciando il posto a zigomi più maturi. Ma il problema principale è la voce, che si sta facendo da adolescente. Un grattacapo per i produttori, che già sul set de «La pietra filosofale» avevano chiamato per sicurezza anche un suo compagno di scuola, Joe Sowerbutts (scartato ai provini), che nonostante i 13 anni ha ancora una voce infantile. Preso dall’ euforia, Joe ha raccontato di aver doppiato due scene e di essere «al settimo cielo, l’ invidia di tutti gli amici». Ieri pomeriggio però è stato smentito dal regista Chris Columbus nonché da mamma Julia e papà Kevin. «Joe ha lavorato per la Warner Bros ma la voce di Harry Potter è solo ed esclusivamente quella di Daniel Radcliffe». Paola De Carolis LE CIFRE RECORD Negli Usa il film debutterà il 16 novembre, ma la prevendita dei biglietti attraverso internet o per telefono ha superato tutti i record di altri grandi film LE SALE Solo in Gran Bretagna, la pellicola verrà proiettata contemporaneamente in mille sale, un piano d’ «attacco» che non ha precedenti I COSTI Il film è costato circa trecento miliardi di lire, ma prima ancora dell’ uscita già sono stati recuperati. Basti pensare che la Coca-Cola ne ha sborsati 309 per il diritto di usare il marchio «Harry Potter» INGAGGI Daniel Radcliffe, il ragazzino che interpreta Harry, ha già firmato il contratto in vista del sequel: ingaggio per un milione di sterline, circa tre miliardi di lire (Paola De Carolis, Corriere della Sera 2/11/2001).
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Fonte: su Avvenire del 04/11/01 a pagina 23.
Testo Frammento
Il "Sunday Times" rivela che il film "Harry Potter e la pietra filosofale", che verrà proiettato stasera in anteprima mondiale a Londra, è disponibile da giorni in Dvd in versione contraffatta. La Warner si aspetta comunque di guadagnare almeno 500 milioni , circa 1000 miliardi di lire, e ha già pronto il sequel del film, che uscirà l’anno prossimo.
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Harry Potter «minacciato» dai pirati
A Londra il debutto mondiale del film. Il protagonista confessa: ho recitato senza aver mai letto il libro Harry Potter «minacciato» dai pirati Oggi l’ anteprima, ma già circola la copia clandestina. E i giocattoli «magici» invadono i negozi LONDRA - I «pirati» sono già all’ assalto di Harry Potter. Alla vigilia dell’ attesissima anteprima che dovrebbe vedere in sala anche Madonna, Mick Jagger e Hugh Grant, il film di Chris Columbus è disponibile su Dvd, versione contraffatta. Come riferisce il Sunday Times, un hacker ha mostrato alcune scene su un computer dell’ University College di Los Angeles, ricavate dalla versione Usa della pellicola, e ha raccontato che suoi amici avrebbero venduto le loro copie alla malavita organizzata. Rischia insomma di diventare il film più «piratato» della storia. Ma non è la sola «grana». A New York la scrittrice per ragazzi Nancy Stouffer ha citato di nuovo davanti al tribunale J.K. Rowling, autrice della saga, accusandola di avere copiato dal suo libro del 1984 Larry Potter e la sua migliore amica Lilly. Parlando del libro, il dodicenne Daniel Radcliffe, interprete del piccolo mago, ha confessato candidamente: «Ho provato a leggerlo quando uscì, ma non mi ha entusiasmato». Con tutti i fans nel mondo, la parte di Harry doveva andare proprio a lui? «Strano, eh? I miei compagni ci sono rimasti molto male». Ma a film terminato Daniel è convertito: «Il tipo mi sta simpatico, è un po’ pasticcione, a volte un po’ triste, ma ha tanti amici, il che è importante. Appena hanno saputo che mi avevano dato quel ruolo un sacco di ragazzi che a scuola mi ignoravano hanno cominciato a parlarmi, come se ci conoscessimo da una vita». Il primo effetto negativo della fama? «Non ero preparato. All’ inizio c’ erano sempre giornalisti davanti a casa. Incredibile. Ora siamo molto più tranquilli. La mia vita non è cambiata». E i soldi? Daniel è stato scritturato per «La camera dei segreti», secondo film della serie, per tre miliardi di lire grazie anche alle pressioni che Equity, il sindacato degli attori britannici, ha esercitato affinché ricevesse uno stipendio consono. «Quelli li metterò da parte, adesso non mi servono». Nonostante l’ esplosione della «Potter-mania», Daniel Radcliffe è rimasto così estraneo al divismo che contagia anche gli attori-bambini. Il regista Columbus, che ha lavorato anche con Macauley Culkin per «Mamma ho perso l’ aereo», sostiene che il merito è dei genitori, che conoscono bene il mondo dello spettacolo (sono due agenti). Intanto il film, non ancora in sala, continua a stabilire record. In Gran Bretagna la prevendita dei biglietti ha raggiunto quota 6 miliardi di lire. (Paola De Carolis, Corriere 4/11/2001)
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Hugh Grant: anch’ io sedotto dal maghetto Hugh Grant ha molto amato la saga di Harry Potter e, volendo diventare uno scrittore e dilettandosi da anni come autore di racconti e sceneggiature, dopo studi e trascorsi da giornalista, ride nel dire: «Kenneth Branagh, non il sottoscritto, sarà nelle prossime puntate, ma io sarò uno spettatore attento di questa "gloria" anglosassone che è Harry Potter, capace di far girare la testa, molto più dei miei personaggi, a fanciulline, donne mature e nonne». Lei ama le fiabe e il genere fantasy? «Gli inglesi, gli irlandesi e gli scozzesi amano questo genere di letteratura, sia che si parli di elfi scespiriani sia di maghetti. Da ragazzino, con una famiglia di uomini d’ arme, la fantasia era la mia amica e mi divertivo a immaginare il seguito di popolari fiabe. Dopo "Harry Potter", aspetto "Il signore degli anelli", scritto da un altro inglese di Birmingham, J.R.R. Tolkien. A casa mia si leggevano molto le fiabe irlandesi di James Stephens e le sue "terre dai molti colori" o "pentole d’ oro" sembravano meravigliose e piene di incognite, così come il mondo di Harry Potter appare ai ragazzini di oggi. Non dimentichiamoci, poi, che di fate e di magia hanno scritto anche due dei miei autori preferiti, Charles Dickens e William Thackeray». La saga di Harry Potter e il libro su Bridget Jones sono scritti da donne. Le scrittrici e donne del Ventesimo secolo hanno più inventiva degli uomini? «Oggi le donne ne sanno più di noi! Entrambi i libri, in modo diverso, sono molto visivi, suggeriscono destini e sogni. Potrebbero iniziare tutti e due con il caro "C’ era una volta"... Ironicamente, entrambi sono stati rifiutati dagli editori e, poi, hanno incontrato i lettori di tutto il mondo». Lei dice sempre che fare lo scrittore è la sua vera vocazione. Perché le fiabe vengono rilanciate dal duro mondo di oggi? «Sono convinto che le fiabe siano maestre di vita e aiutino a crescere. Sono ben altri gli orchi e le streghe dei quali oggi dobbiamo avere timore». (Giovanna Grassi, Corriere della Sera 5/11/2001)
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Fonte: Paola De Carolis sul Corriere della Sera del 17/11/01 a pagina 36.
Testo Frammento
La Warner Bros. ha acquistato una pagina di pubblicità su ogni quotidiano inglese, dal "Daily Mail" al "Times", per promuovere la prima cinematografica del film "Harry Potter e la pietra filosofale".
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Fonte: Paola De Carolis sul Corriere della Sera del 17/11/01 a pagina 36.
Testo Frammento
Per festeggiare la prima londinese del film "Harry Potter e la pietra filosofale" la stazione di King’s Cross ha accolto un treno speciale: l’espresso per Hogwarts, il collegio per apprendisti stregoni descritto nei libri di J. K. Rowling.
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Fonte: Natalia Aspesi su la Repubblica del 05/11/01 a pagina 1.
Testo Frammento
Natalia Aspesi alla presentazione del film "Harry Potter e la pietra filosofale": «Con la mia cartella Harry Potter, la sciarpa Harry Potter a righe gialle e amaranto, in tasca un sacchettino Harry Potter di ranocchietti di cioccolata completo di una figurina da collezione Harry Potter, e naturalmente fornita di un lasciapassare numerato con la mia foto certamente scattata dal vendicativo mago del male Valdemort, ho avuto la massima fortuna di partecipare, in una delle decine di anteprime esclusive che vanno avanti da settimane, all’ennesima anteprima riservata e carbonara del film più strombazzato e quindi più ansiosamente atteso del decennio».
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Fonte: Natalia Aspesi su la Repubblica del 05/11/01 a pagina 30.
Testo Frammento
«Assomiglia a tutti i piccoli divi di oggi. Piccolini per la loro età, con faccino angelico e femmineo, lineamenti perfetti, frangetta, occhioni enormi (qui con occhialini rotondi), hanno la grazia perfetta imposta dal gusto mercantile della pubblicità, che li rende un po’ merendina» (Natalia Aspesi a proposito di Daniel Radcliffe, protagonista del film su Harry Potter).
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Gli scettici hanno detto che la magia non c’ entra niente, che il successo di «Harry Potter e la pietra filosofale» - da ieri nelle sale statunitensi e britanniche - è stato in parte costruito da una sofisticata macchina promozionale che non ha badato a spese. Ed è vero che nel Regno Unito la Warner Brothers ieri ha acquistato una pagina di pubblicità su ogni quotidiano, dal Daily Mail al Times, così come è vero che per festeggiare l’ arrivo del film la stazione di King’ s Cross a Londra ha accolto un treno del tutto speciale, l’ espresso per Hogwarts, il collegio per apprendisti stregoni dei libri di J.K. Rowling. Ma Harry Potter era già un mito prima dell’ uscita del film. Ed è solo così che si spiega l’ orda schiamazzante di bambini, chi con il cappello a punta, chi con la bacchetta magica, che ieri ha invaso Leicester Square, nel cuore della capitale britannica, anche senza la minima speranza di riuscire a entrare al cinema. I biglietti per le prime proiezioni sono esauriti varie settimane fa, ma questo non ha impedito a diverse centinaia di fans - per la maggior parte ragazzini, ma c’ erano anche molti adulti - di intraprendere una specie di pellegrinaggio verso il luogo dove due domeniche fa Harry in persona, ovvero il dodicenne Daniel Radcliffe, ha presentato il primo episodio delle sue avventure. Perché tanta folla? «Non si sa mai», ha spiegato Kate Wilson, 7 anni e tre quarti, profonda conoscitrice del mondo potteriano (ha letto il primo libro due volte, il secondo quattro, il terzo cinque e il quarto addirittura sei). «Ho pensato che era meglio venire. Se qualcuno non riesce ad arrivare in tempo forse al botteghino rivendono il biglietto. E poi voglio sentire i primi pareri, voglio sapere come sono le scene, se i banchetti fanno venire l’ acquolina in bocca come nel libro, voglio sapere come sono venute le partite di Quidditch sulle scope volanti». In Gran Bretagna per ora il film non ha deluso nessuno. Gli esperti lo hanno promosso quasi all’ unanimità. Jonathan Ross, estroverso critico della Bbc, ha confessato che quando è uscito ha pensato subito a quale scusa usare per vederlo di nuovo. Le sole voci dissonanti sono stati il critico adulto del Times (il bambino che il quotidiano aveva mandato alla prima era rimasto estasiato) - «Carino, ma non è un capolavoro» - e il compositore Andrew Lloyd Webber, il re dei musical, che ha lasciato la prima senza essersi divertito neanche un po’ . Negli Usa la situazione è diversa. Il New York Times ha rinfacciato al regista Chris Columbus di avere dato troppo spazio a bambini bianchi e il settimanale Newsweek lo ha accusato di non essere riuscito a catturare la magia del libro. Nonostante questo anche i cinema americani hanno registrato il tutto esaurito. Le proiezioni erano fissate simbolicamente a mezzanotte, l’ ora delle streghe, e molti ragazzini hanno saltato la scuola il giorno dopo con la benedizione di genitori e insegnanti. Ma una scuola pubblica di Fargo, nel Nord Dakota, è stata costretta a cancellare un’ uscita di gruppo per vedere il film. Motivo? Alcuni genitori hanno obiettato che la pellicola esalta la stregoneria. Il film è nel 25% delle sale Usa (8200 cinema, un record per la storia del cinema secondo i distributori) e nel 50% di quelle britanniche. Solo nel Regno Unito la prevendita dei biglietti ha superato la soglia dei sei miliardi di lire. E su Harry Potter ha puntato anche l’ ente del turismo del Regno Unito che, a chiusura di un anno gravemente danneggiato prima dall’ epidemia di afta epizootica e poi dagli attacchi dell’ 11 settembre, ha prodotto una cartina che potrebbe risollevare le sorti del settore: i luoghi magici di Harry Potter. (Paola De Carolis, Corriere della Sera 17/11/2001).
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Fonte: Paola De Carolis sul Corriere della Sera del 17/11/01 a pagina 36.
Testo Frammento
Jonathan Ross, critico cinematografico della Bbc, invitato alla prima londinese di "Harry Potter e la pietra filosofale", ha confessato che quando è uscito dal cinema ha pensato subito a quale scusa inventare per vederlo di nuovo.
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Fonte: Su Il Mattino del 19/11/01 a pagina 17.
Testo Frammento
Dopo i primi tre giorni di programmazione (in oltre 8.200 sale di Canada e Stati uniti), il film "Harry Potter e la pietra folosofale" ha incassato oltre 93 milioni di dollari (circa 200 miliardi di lire).
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Fonte: su La Repubblica del 09/11/01 a pagina 26.
Testo Frammento
La Coca Cola ha pagato alla Warner Bros. 150 milioni di dollari per poter stampare il volto del giovane protagonista del film "Harry Potter" sulle lattine della bibita. Un gruppo di 56 professionisti, tra scienziati, medici, volontari e attivisti sociali, in appoggio alla campagna del "Center for Science in the Pubblic Interest", ha invitato J.K.Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter, a cancellare l’accordo con la Coca Cola, contribuendo in questo modo a «proteggere la salute dei bambini»: Harry è così amato dai bambini che un collegamento, all’apparenza innocuo, rischierebbe di provocare un vertiginoso aumento del consumo di un prodotto ricco di calorie e zuccheri.
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NEW YORK - Nuovo record per «Harry Potter e la pietra filosofale»: dopo i primi tre giorni di programmazione in oltre 8.200 sale degli Usa e del Canada, il film ha incassato circa 200 miliardi di lire (oltre 100 milioni di euro), battendo il primato di 154 miliardi stabilito nel 1997 dai dinosauri di «Il Mondo perduto di Jurassic Park». Il primo record l’ aveva raggiunto incassando nel giorno del debutto 65 miliardi di lire contro i 60 di «Minaccia Fantasma» di George Lucas nella serie «Star Wars» del 1999. Per rendere l’ esperienza di «Harry Potter» ancora più globale, in un numero limitato di sale americane il film è stato reso accessibile anche ai sordi (come già avvenne per «Titanic») con sottotitoli visibili da un minischermo montato sulle poltrone grazie al sistema Rear Window Captioning, mentre i non vedenti hanno potuto ascoltare descrizioni delle scene mediante una cuffia all’ infrarosso. Intanto la Warner Bros ha già avviato le riprese del secondo film della serie. (19/11/2001)
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«Harry Potter»: è già risultato storico e ora l’ obiettivo è battere «Titanic» «Un risultato storico»: è lo stesso presidente della Warner Bros, Alan Horn, a definire la portata del successo di «Harry Potter». Nel suo primo fine settimana in America, il film ha incassato 93,5 milioni di dollari (circa 190 miliardi di lire). Il precedente primato era di «Jurassic Park: il mondo perduto». Ora l’ obiettivo è di battere «Titanic»: con 1,8 miliardi di dollari, è il film che ha incassato di più nella storia. (20/11/2001)
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Fonte: Susanna Legrenzi su Io Donna del 24/11/01 a pagina 61.
Testo Frammento
Vanessa Incontrada fa sapere di aver chiamato il suo gatto («un europeo dagli occhi gialli spiritati») Harry Potter e di voler saltare al collo di J. K. Rowling per ringraziarla di averla fatta sognare.
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La stampa inglese: è il film dell’ anno «Il signore degli anelli» meglio di «Harry Potter». Questo il giudizio dei critici inglesi dopo l’ anteprima del film tratto dalla saga di Tolkien. «Harry Potter, preparati ad attaccare la scopa al chiodo», scrive il Daily Express. Per il Times «è il miglior film dell’ anno. Molto meglio di Harry Potter». Per il Daily Mail «i critici che hanno dato 5 stelle a Harry Potter dovranno darne 10». ((12 dicembre 2001)
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I cinefili britannici hanno scoperto errori (il sito movie-mistakes.com li riporta) nel film «Harry Potter». Tra questi, una scena in cui Harry si procura graffi al volto, spariti poco dopo e quindi tornati, e una nella quale l’ amico Ron mostra il golf bagnato, che si asciuga «magicamente» in alcuni secondi. (21 novembre 2001)
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NEGLI STATI UNITI «Harry Potter» è già record: debutto in oltre tremila sale Prima ancora di uscire, «Harry Potter» ha già battuto un record: il film di Chris Columbus avrà a disposizione negli Stati Uniti 3.672 sale, un primato. Il precedente record apparteneva a «Mission impossible 2», con 3.653 cinema nel 2000. «Harry Potter» esce oggi in America e in Inghilterra con l’ intento dichiarato di stabilire, negli Stati Uniti, il nuovo record di incasso in apertura. (16 novembre 2001)
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IN GRAN BRETAGNA «Harry Potter» il più piratato già 10 mila le cassette false In Gran Bretagna «Harry Potter» è diventato il film più «piratato» della storia. Fonti governative hanno rivelato che della videocassetta di «Harry Potter e la pietra filosofale» sono in circolazione sul mercato nero circa diecimila copie. In maggior parte, copie di pessima qualità, registrate nei cinema con delle videocamere, ma che comunque si vendono come il pane. (26 novembre 2001).
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A BERLINO «Harry Potter», poster di 1200 metri quadrati Già da oggi la centrale Alexanderplatz di Berlino ospiterà il più grande poster del mondo mai realizzato per un film: 1200 metri quadrati. Si tratta del manifesto del film «Harry Potter e la pietra filosofale», formato da 300 «fogli». Il poster coprirà circa 20 piani della torre del Forum Hotel. (13 novembre 2001).
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In Italia Il film delle feste Boldi e De Sica battono Harry Potter Dal 21 al 25 dicembre «Merry Christmas» di Massimo Boldi e Cristian De Sica ha battuto persino «Harry Potter»: il film di Parenti ha incassato quasi 7 miliardi contro i 2 e mezzo del rivale. (27/12/2001)