varie, 4 novembre 2015
AMORI USCITI SUL FOGLIO DEI FOGLI DEL 2 NOVEMBRE 2015
PARTY Roberto Bolle, fotografato a Milano mentre abbraccia e bacia appassionatamente il chirurgo plastico Antonio Spagnolo, visto spesso in tv e protagonista del programma Bella più di prima. Pare che i due si siano conosciuti non molto tempo fa a un party di un’amica comune e che da allora siano inseparabili (Gabriele Parpiglia, Chi 28/10).
CULIMONI Secondo Vittorio Sgarbi i matrimoni omosessuali «dovrebbero essere chiamati “culimoni” perché non c’è maternità possibile. Ma meglio due padri che nessuno» (Lui. Fra., Il Tempo 30/10).
MAMME In Danimarca un bambino su dieci è concepito da una donna single con lo sperma di un donatore. La Cryos (banca del seme danese) fa sapere che il 50% delle donne che si rivolge a loro non ha un compagno e si prevede che entro il 2020 saliranno al 70% (D - la Repubblica 24/10).
SCAPPATELLE Nel libro scritto con Annalisa Chirico (Confessioni di un anticonformista. Storia della mia vita, Marsilio), Umberto Veronesi ha ricordato anche il giorno in cui confidò alla moglie Sultana Razon, detta Susy, un’avventura extraconiugale da cui è nato un figlio. Era una domenica mattina del 1989: «Era primavera e io guidavo con le mani contratte sul volante. Avevo rimandato tante volte quella confessione. Il mio settimo figlio, Francesco, è nato quando avevo sessant’anni ed è stato il frutto di una passione profonda: Emanuela, con la quale ho lavorato per la costituzione dell’Associazione italiana di ricerca sul cancro. Aveva una ventina d’anni meno di me, era molto bella e single. Mi amava molto e voleva a tutti i costi un figlio da me. Sapeva che non avrei lasciato la mia famiglia, ma non le importava». La prima reazione di lei fu terribile: «Mi guardò raggelata e mi chiese di ripetere quello che avevo detto. Mi disse che credeva di morire, e io sapevo di averla ferita. Sulle prime fu categorica: non avrebbe mai potuto perdonarmi; dovevo andarmene di casa. Quando le dissi con tono definitivo: “Allora vuoi che vada via?”, mi rispose che, nonostante tutto, non voleva che abbandonassi il tetto coniugale». Più tardi, in un’autobiografia, Sultana Razon disse di non averlo cacciato via per non privare i suoi figli del padre. Ma la vita coniugale per lei non fu facile, anche se continuarono a dormire nello stesso letto: «Ci rincantucciavamo ai due lati opposti, voltandoci le spalle». Tra le tante esperienze di sofferenza per lei, quel pomeriggio poco prima di Natale, quando lo vide per strada sorridente a braccetto alla sua amante, mentre in tanti anni di matrimonio non aveva mai voluto accompagnarla a fare acquisti perché «andare in giro sottobraccio è un atteggiamento piccolo borghese». Veronesi, però, dice di non essersi mai innamorato di un’altra donna: «Le mie scappatelle sono sempre state faccende superficiali che si risolvevano in una notte o poco più». Nonostante le difficoltà, Sultana Razon gli è ancora accanto: «È una donna speciale. Ebrea, a nove anni è stata deportata con l’intera famiglia in un campo di concentramento, prima a Ferramonti di Tarsia e poi a Bergen-Belsen. È stata un’esperienza terribile, cinque anni che l’hanno profondamente segnata. Nonostante questo, in una Milano in rovina, Susy si è rimboccata le maniche e ha fatto diversi mestieri per mantenersi agli studi di medicina. È diventata pediatra. Pur avendo partorito sei figli, non ha mai preso un giorno di maternità» (il Giornale 29/10).
LABIOPLASTICA La Società Americana di Chirurgia Estetica (Asaps) dice che da 2013 al 2014 sono aumentate del 49% le donne che si sono sottoposte a un intervento per rimodellare la vagina. Tra gli interventi più richiesti, la labioplastica sulle grandi e sulle piccole labbra per rimpicciolirle o correggerne le asimmetrie. Poi c’è la vaginoplastica, che mira a restringere gli organi genitali, per mascherare gli effetti dell’età o del parto. Un’operazione di labioplastica costa tra 6mila e 8mila dollari, mentre per una procedura non invasiva come la “Thermiva” (tre sedute per il restringimento della vagina tramite onde radio) si scende a 3mila dollari (Dagospia 29/10).
DILDO Clone-A-Willy, azienda di sex toy che vende kit per realizzare vibratori modellati su membri veri, ha offerto a Justin Bieber un milione di dollari per fare un dildo dal calco del suo pene. L’interesse per i genitali di Bieber è cresciuto dopo la diffusione delle sue foto nude mentre era in vacanza a Bora Bora. Sebbene Bieber abbia dichiarato di essersi sentito violato dagli scatti rubati nella sua intimità, in seguito ha scherzato dicendo che il suo membro nelle immagini è addirittura rimpicciolito. Il sostegno più grande glielo ha dato suo padre Jeremy, che, fierissimo, in un tweet ha chiamato quei genitali “Bieberconda” chiedendo: «Come sazi la bestia?». Poi però li ha cancellati dal profilo (Catherine Scott, Daily Dot - Dagospia 27/10).
BACI Daniel Craig, «miglior baciatore del cinema» secondo Angelina Jolie (Gloria Satta, Grazia 29/10).