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 2015  ottobre 27 Martedì calendario

Chi ha bisogno di una password "forte" ma facile da ricordare ora ha la soluzione a portata di mano e al prezzo di 2 dollari grazie a Mira Modi, una ragazzina di 11 anni di New York, che ha messo su un business a quanto pare redditizio

Chi ha bisogno di una password "forte" ma facile da ricordare ora ha la soluzione a portata di mano e al prezzo di 2 dollari grazie a Mira Modi, una ragazzina di 11 anni di New York, che ha messo su un business a quanto pare redditizio. Sfruttando un particolare metodo di creazione di password, genera "frasi chiave" con un lancio manuale di dadi e le vende spedendole per posta. Il metodo si chiama "Diceware" e crea password basate sul lancio manuale di dadi: ha come obiettivo la generazione di una parola chiave che sia complessa ma anche facile da ricordare perché basata sull’accostamento casuale di 5 o 6 parole altrettanto casuali (ottenute associando numeri ottenuti dai dadi a delle tabelle predefinite). Mira ha cominciato quasi per gioco a creare password lanciando dadi. Se svolgesse questa occupazione a tempo pieno, ha confidato la ragazzina al sito ’Ars Technica’, guadagnerebbe 12 dollari l’ora (più del salario medio di New York). C’è da fidarsi? Mira sottolinea che c’è solo una copia di ogni password e che le scrive a mano su un foglio che poi spedisce con il servizio postale Usa: tali missive non possono essere aperte dal governo senza un mandato. In tema di password c’è chi invece preferisce affidarsi alla poesia. Secondo alcuni ricercatori dell’Università della Southern California, la "password perfetta" e facile da ricordare sarebbe generata da un sistema che mette insieme parole in rima. ••• repubblica.it SICUREZZA e semplicità, queste le caratteristiche delle password create da Mira Modi, undicenne di New York che vende le sue invenzioni al prezzo di due dollari. I sistemi di autenticazione oggi sono sempre più delicati ed è ormai necessario avere chiavi adatte. La complessità consigliata per tutelare i propri dati rende più difficile la memorizzazione. La ragazzina americana ha trovato una soluzione efficace: utilizza un metodo chiamato Diceware che genera "frasi chiave" con un lancio manuale di dadi. I numeri casuali ottenuti vengono accostati ad una tabella predefinita ottenendo un’associazione di 5 o 6 parole altrettanto casuali. Le password generate risultano difficili da decifrare con i metodi più diffusi pur mantenendo una facilità di memorizzazione. Una volta create Mira le invia agli utenti tramite posta: la ragazzina assicura che esiste una sola copia delle password e che le scrive su un foglio di carta che poi spedisce con il servizio postale Usa. L’affidabilità del sistema starebbe nel fatto che tali missive non possono essere aperte dal governo senza un mandato. Mira è figlia di Julia Angwin, giornalista di Propublica (giornale no profit specializzato in giornalismo investicativo) dove si occupa di privacy e autrice di Dragnet Nation. La donna ha impiegato la bambina per le ricerche compiute per il libro facendole generare password con il particolare metodo. E’ stata però dell’undicenne l’idea di fare di questo esperimento un business. Ci sta provando. Ora ha lanciato un sito dicewarepasswords.com grazie al quale ha vendoto le prime 30 password. Se svolgesse questa occupazione a tempo pieno, ha confidato la ragazzina al sito Ars Technica, guadagnerebbe 12 dollari l’ora (più del salario medio di New York). “Non credo che i miei amici capiscano, ma è fico”, ha detto. Un gioco? Un’intuizione? Sicuramente un potenziale mercato in un’era nella quale la questione della privacy diventa sempre più delicata.