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 2015  ottobre 29 Giovedì calendario

QUELLE CHE VIAGGIANO IN BUSINESS CLASS

Le macchine volanti non sono un miraggio del futuro. In un certo senso, esistono già. Ma sono poche, e molto speciali: prototipi, concept per i saloni, esemplari unici, imbarcati su grandi cargo dalle case automobilistiche quando la nave (il mezzo più utilizzato) non basta. A volte, le vetture con le ali sono supercar acquistate da facoltosi appassionati, oppure il “bagaglio” al seguito di sceicchi ed emiri. Le business class per le quattro ruote sono molto costose, anche perché le auto sono classificate come merci pericolose: non a caso, vengono imbarcate con pochissimo carburante, batterie scollegate e gomme sgonfie. Tra i costruttori che non badano a spese, c’è la Daimler: in passato, Stoccarda si è affidata alla Lufthansa per portare 20 Mercedes-Benz dalla Germania a Bemidji, nel Minnesota, per eseguire dei test a -20 °C. Per l’occasione, la pancia di un MD-11 ha ospitato 16 vetture sul ponte principale e quattro su quello inferiore. Per questi carichi, la rapidità è decisiva: nel 2012, per rispondere a un’emergenza, la Stella ha fatto volare a Tokyo 350 motori da 1.500 chili l’uno. Anche la Toyota utilizza gli aerei per auto di pre-produzione in arrivo dal Giappone, destinate ai motor show o ad altri eventi, ma si tratta di casi eccezionali: a meno che non sia necessario, la Casa nipponica va per mare, «per ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale». Nel Sol Levante, i voli sono utilizzati anche da Mazda (per i prototipi) e Nissan. Costruttori a parte, il trasporto via aria è un affare per ricchi, o quasi: «Ad agosto abbiamo portato tre Ferrari in Giappone», spiega uno spedizioniere. Una delle Rosse era una Scuderia Spider 16M, ma in passato sono capitate anche due Fiat 500 d’epoca, finite a Tokyo. Altre auto “volanti”, come Lamborghini e Bugatti, incrociano i cieli di Dubai, Abu Dhabi e Londra, dove abita la clientela tipo: per farsi un’idea, basta pensare che un volo da Malpensa a Tokyo può costare da 15 a 18 mila euro. Tasse e adeguamento carburante inclusi.
Davide Comunello