Sebastiano Vernazza, SportWeek 24/10/2015, 24 ottobre 2015
C’È LOTITO ACCAMPATO ALLA CAMERA
Il mondo dell’informazione al tempo dei social è vasto e frammentato, un oceano in cui si pesca di tutto. Su Twitter, per esempio, Luciano Moggi – ex d.g. della Juve, radiato dallo sport e prescritto in sede penale per Calciopoli – ha ritwittato il resoconto di un suo intervento a Tifosi napoletani, programma in onda su TeleVomero e su altre tv della Campania. Si tratta di un personale ricordo di Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale: «Quando ero alla Roma, lui era fidanzato con la figlia di Mezzaroma, comproprietario del club giallorosso. A cui chiesi di levarmelo di torno perché rompeva e non capiva nulla di calcio. Quando divenne presidente della Lazio, Lotito mi telefonò e mi disse: “Hai visto? Tu dicevi che io non capivo niente di calcio e invece sono presidente della Lazio”. Io gli risposi che adesso gli avrebbero fatto il c... (censura, ndr), lui invece ha saputo amministrare. Sapete qual è la qualità di Lotito? Conoscere l’ambiente politico. Se voi andate alla Camera dei Deputati, lo trovate quasi sempre di mattina nel salone. Questo gli ha permesso di rateizzare il debito della Lazio in 23 anni e di eleggere
il presidente della Federcalcio». A chiudere, un’aggiunta sulla Salernitana: «Il proprietario è Marco Mezzaroma, non lui. A Lotito
la Salernitana serve per far crescere i giovani della Lazio». Pillole moggiane, che se rispondessero a verità spiegherebbero abbastanza. Il Lotito “accampato” in Parlamento è un flash, un‘immagine che la dice lunga su uno dei nuovi padroni del calcio italiano.