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 2015  ottobre 26 Lunedì calendario

EITOWERS: IL BISCIONE VERSO IL NO ALLA REVISIONE DEI COSTI DI AFFITTO

Chi ha investito in titoli Mediaset e Ei Towers, la società del gruppo che presidia il business delle torri, è alla finestra: a novembre scade la possibilità per Mediaset di rivedere il prezzo di affitto degli impianti di trasmissione usati per diffondere il segnale terrestre delle tv del Biscione. E le decisioni in arrivo avranno un impatto sui titoli. Il costo dell’energia è in discesa, come certificato dalla stessa Autorità. E in discesa sono pure i costi legati alla componente immobiliare delle torri, ossia affitti e oneri relativi ai terreni occupati. Una revisione dei contratti d’affitto portata avanti nei mesi scorsi dagli altri operatori del settore, da Vodafone, che gestisce le sue torri in proprio, a Cellnex e Inwit starebbe dando luogo a ribassi attorno al 30%. Mediaset oggi paga a EiTowers un canone annuo attorno ai 200 milioni e, secondo alcuni analisti, vista la tipologia dei siti interessati e il peso relativo dei vari componenti di costo (va considerato che le torri per la tv sono molto meno numerose ma molto più grandi di quelle per la telefonia mobile) si potrebbe ipotizzare uno sconto tra il 25 e il 50%. Per Mediaset, dunque un potenziale tagli di costi tra i 50 e i 100 milioni. A cui però sembra intenzionata a rinunciare. Certo, non va dimenticato che Mediaset ha in portafoglio ancora il 40% circa di Ei Towers. E che per la società il contratto Mediaset vale un fetta ben superiore alla metà del totale dei ricavi. Un taglio drastico del contratto avrebbe quindi un riflesso negativo immediato sul titolo Ei-Towers prima ancora che sui conti. E questo danneggerebbe a cascata il titolo Mediaset. Circola però la domanda, ovviamente accademica, se Mediaset avrebbe rinunciato allo sconto anche nel caso in cui fosse andata in porto l’offerta di fusione con RaiWay lanciata nei mesi passati. Che avrebbe diluito di molto il peso del contratto Mediaset sul totale degli asset del nuovo gruppo.
s.car., Affari&Finanza – la Repubblica 26/10/2015