di PAOLA JADELUCA, Affari&Finanza – la Repubblica 26/10/2015, 26 ottobre 2015
MARY JO WHITE, IL MASTINO DELLA SEC: "CEO E IMPIEGATI, STIPENDI A CONFRONTO"
I fondi pensione le danno ragione, la potente Us Chamber of Commerce è in rivolta. Hillary Clinton la supporta, i Repubblicani le danno contro. Mary Jo White, presidente della Sec, Securities and Exchange commission, il corrispettivo americano della Consob, ha scatenato un putiferio facendo approvare la norma che obbliga le aziende americane quotate a comunicare al mercato la differenza tra il salario del loro ammini-stratore delegato e quello del dipendente medio. C’è riuscita per un pelo, con 3 voti a favore e due contrari. E’ successo il primo mercoledì di agosto, ma il dibattito sta montando. Tanto più che il tema delle diseguaglianze è al centro della campagna elettorale americana. E la battaglia che infuoca su di lei e vede contrapposti i diversi schieramenti è diventata lo specchio della campagna elettorale.
"Il compenso medio di un Ceo è 300 volte quello di un lavoratore medio", ha recentemente denunciato in pubblico Hillary Clinton, in corsa con i Democratici per diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti. "E’ una norma incostituzionale, una vergogna", ha tuonato il Repubblicano Danile Gallagher, commissario Sec che ha votato contro il regolamento sulla trasparenza degli stipendi. Rendere noto il "il pay ratio" tra Ceo e dipendenti è una delle norme contenute nel Dodd-Frank Act, la riforma di Wall Street voluta dal presidente Barack Obama per promuovere una più stretta e completa regolazione della finanza e per incentivare al tempo stesso la tutela dei consumatori e del sistema economico a stelle e strisce. Ottomila pagine tra regole e norme che riguardano nello specifico il controllo dei derivati, il consolidamento di agenzie di tutela dei clienti di banche e finanziarie, la creazione di un ufficio deputato a vigilare sulle agenzie di rating, un istituto che ha lo scopo specifico di individuare eventuali rischi sistemici, e infine la Volcker Rule, pensata per vigilare sulle banche affinché non utilizzino i soldi dei clienti per operazioni di trading rischiose. Norme e regolamenti che si sono scontrati con la resistenza di lobby e di molti protagonisti del mercato finanziario. Tanto che numerose indicazioni originarie nel tempo sono state ridimensionate. Inoltre, il mercato finanziario è ormai talmente complesso che dopo cinque anni dalla sua approvazione, una buona parte delle regole della Dodd Franck è rimasta sulla carta. Una di queste, appunto, è proprio l’obbligo di comunicare il gap tra lo stipendio dei Ceo e quello dei dipendenti.
Sessantotto anni da compiere a dicembre, avvocato, Mary Jo White è tra le cento donne più influenti del mondo secondo Forbes. E’ stata prescelta dallo stesso Barak Obama per occupare il ruolo di "mastino" della legge, nel 2013. Una giurista cresciuta a pane e codici, considerato che avvocati erano suo padre e suo nonno, e lo è anche suo fratello. Nata a Kansas City, nel Missouri, ma cresciuta a McLean, in Virgina, si è laureata in legge alla prestigiosa Columbia Law School. Per dieci anni, prima della sua nomina alla Sec, ha fatto la spola tra il famoso studio legale di New York Debevoise & Plimpton e la procura distrettuale di New York. Ha seguito casi famosi, come la condanna del mafioso John Gotti, il processo a i terroristi che nel 1993 lanciarono un furgone bomba contro il Worl Trade Cen-ter, tra tutti Ramzi Yousef. E, molti anni prima dell’attacco alle Torri Gemelle del 2001, aveva depositato atti di accusa contro Osama bin Laden.
Con la stessa grinta ha perseguito i casi di competenza della Sec. Nel 2014, come riporta Fortune, ha aperto 755 indagini e ottenuto multe per 4,1 miliardi di dollari: entrambe cifre record, sottolinea Fortune. Jp Morgan, Credit Suisse, Bny Mellon: le salate ammende comminate negli ultimi tempi alle principali banche d’affari portano la sua firma. Soldi per le casse federali, che non le hanno però risparmiato le critiche dei detrattori, che invece dicono che la White non è stata all’altezza del suo compito. Come Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts. Due mesi prima che la nuova norma sugli stipendi venisse approvata, Elizabet Warren ha inviato alla White una infuocata lettera di 13 pagine in cui afferma:"Sotto la tua guida la Sec ha fallito nel portare a compimento importanti regole della Dodd-Frank, che prevede la rivelazione del pay ratio. Hai promesso più volte ai membri del Senato che l’avresti approvata velocemente. Non capisco come e perché questa norma sia stata rinviata così a lungo". Due mesi dopo, ecco la norma approvata.
Piccolina, capelli corti, Mary Jo White somiglia molto all’attrice Linda Hunt, che ha vinto il premio Oscar per Un giorno vissuto pericolosamente, e che ora recita la parte di agente segreto nella serie televisiva Ncis Los Angeles. Come gli agenti segreti, anche Mary Jo White si avvale di una rete di informatori attendibili quanto misteriosamente tenuti nell’ombra. Un altro dei temi al centro del dibattito interno alla Sec: se gli informatori, pagati, non contribuiscano a gonfiare i casi, che poi spesso alla verifica si rivelano infondati. E’ una delle accuse che vengono rivolte alla White da chi non la ama. C’è addirittura chi sospetta che dietro il suo rigore si nascondano in realtà molte debolezze, il magazine Rolling Stones ha addirittura scritto che come avvocato ha usato la sua influenza per proteggere alcuni Ceo di Wall Street da indagini che sono state insabbiate.
Tutti si chiedono se la nuova normativa spingerà le aziende americane a rivedere gli elevati compensi dei Ceo: "Sicuramente farà da supporto al dibattito, molto sentito in questo periodo negli Usa, sul problema delle diseguaglianze, ma da un punto di vista materiale non avrà ricadute sui livelli dei compensi, già oggi oltretutto noti", commenta Fabrizio Ferri, docente alla Columbia Business School, esperto di governance aziendale. Spiega Ferri: "Esistono modelli per valutare se una paga è eccessiva oppure no. Le retribuzioni sono legate alle performance e vengono collegate a tante voci dettagliate, dalla dimensione dell’impresa alle responsabilità. E tutte queste informazioni sono accessibili agli investitori interessati".
CALCOLATORE. Il tuo stipendio è giusto?
Neanche dopo l’introduzione della norma che prevede il voto degli azionisti sui compensi dei Ceo si sono notati tagli ai livelli dei compensi. Forse si pongono maggiori paletti, si rimuovono alcuni aspetti del contratto. Ma la differenza resta elevata. Una cosa è però cambiata sulla spinta delle istanze e rimostranze scatenate dalla crisi mondiale a partire dal 2008, l’anno dello scandalo della Lehman Brothers: in caso di performance negative i Ceo non vengono più premiati, come succedeva in passato. Finanzieri e piccoli risparmiatori. Ricchi e poveri. La diseguaglianza ha raggiunto livelli record negli Usa. Si calcola che l’1% dei cosiddetti Hnwi, high net worth individual, ovvero i Paperoni con i portafogli più ricchi, hanno intercettato una quota rilevante delle risorse disponibili. E durante la crisi la loro ricchezza è aumentata, mentre le risorse dei meno abbienti si sono ridotte in modo drastico. "Indubbiamente la nuova normativa può dare un maggiore spinta alla lotta contro le diseguaglianze: avere dei dati e pubblicarli può diventare una leva per dare corpo alla battaglia politica", spiega Ferri. "Mary Jo White è una abituata a vincere, sempre, e non mette da parte la sua competitività neanche nella vita sociale", scriveva Nicholas Lemann sul The New Yorker quando la White è diventata presidente della Sec. Che si tratti di un processo o del Boggle, una sorta di Paroliere, o di una partita a carte. Questo è l’ultimo anno del suo mandato. E la nuova norma sul pay ratio diventerà operativa nel 2017, subito dopo le elezioni presidenziali.
di PAOLA JADELUCA, Affari&Finanza – la Repubblica 26/10/2015