varie, 27 ottobre 2015
GUERRA
«Speriamo non cominci una guerra. Alla fine sono ragazzi, uno più giovane l’altro meno, ma hanno esagerato. Uno pensa che l’altro lo abbia ostacolato, ma nessuno può essere sicuro di questo. E prima di mettere uno in galera servono le prove» (Giacomo Agostini a proposito delle polemiche Rossi-Marquez).
TOCCO «Ha quello che in francese chiamano “touché de neige”, il tocco di neve. Ha un piede molto delicato, piedi buonissimi, una morbidezza di sciata che le fa riempire ogni spazio della curva. E’ una sciatrice fine, non di potenza, l’obiettivo è solo di farla andare veloce» (Gianluca Rulfi, tecnico di Federica Brignone).
MICHELANGELO «Odio i luoghi comuni. Ma forse è proprio vero che senza Totti Pjanic può esprimersi come mai gli era successo. Normale: vicino a un Michelangelo neppure un Guido Reni fa effetto. Senza la luce del capitano, la squadra riconosce nel bosniaco il leader. Pjanic è la protagonista di “Per dieci minuti”: via il marito, via Totti, si scopre che c’è una realtà che nessuno mai avrebbe mai immaginato» (la scrittrice Chiara Gamberale, romanista).
AVVELENATO «Ho ricevuto critiche eccessive? Ma quelle fanno parte del nostro lavoro. Non vado in campo per rivalermi di certi giudizi, fra l’altro basati sul nulla. Dentro di me ho mille motivazioni che mi tengono avvelenato giorno dopo giorno e mi fanno allenare come un matto. Mi ritengo troppo intelligente per farmi coinvolgere da certe situazioni» (Andrea Bargnani).
PASSATO «Io sono stato un buon corridore, mi dico. Sì, sono stato, al passato. Ora c’è il presente da dirigente. E un bravo dirigente deve partire da zero e imparare a fare tutto. Mi ha colpito molto la storia di Giovannino Agnelli, che andò a lavorare in fabbrica senza che nessuno lo conoscesse, per imparare. Adesso comincio il mio master nel ciclismo» (Ivan Basso, che ha iniziato l’avventura da dirigente della Tinkoff).
FUTURO «So che Flavia vuole sposarsi, quindi ha un’idea forte di ciò che dovrà fare in futuro, la moglie e magari la madre. Altre rimangono nel mondo del tennis, altre ancora, come me, si dedicano a un’attività completamente nuova, anche se poi da commentatrice tv non ho del tutto reciso le radici. Bisogna investire ancora su se stesse, e Flavia ha il cuore e l’intelligenza per farlo» (Marion Bartoli e l’addio al tennis della pennetta).