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 2015  ottobre 22 Giovedì calendario

I LOTTIZZATI


Non c’è renzismo senza provincia. Dalla Toscana nell’ultimo anno e mezzo di governo sono arrivati a Palazzo Chigi e dintorni collaboratori, assistenti, dirigenti: tutto un sottobosco governativo geopoliticamente orientato e distribuito fra il Valdarno e Laterina. Ma il giglio magico non è circoscritto solo a Firenze o a Rignano sull’Arno. Adesso al potere sta arrivando anche Montelupo Fiorentino (o meglio una sua frazione: Samminiatello), il paesello di Luca Lotti, braccio «ambidestro» del premier, vera scatola nera del renzismo.
Di Matteo Renzi, Lotti è lo scrupoloso organizzatore e «problem solver», un po’ come il personaggio di Harvey Keitel in Pulp fiction, quello che diceva: «Sono mister Wolf, risolvo problemi». Da quando è entrato in carica l’attuale governo, nel quale Lotti siede come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, i montelupini hanno cominciato a calare su Roma. Uno di questi è Marco Pucci, avvocato, una tesi in sistemi giuridici comparati, studioso di diritto del lavoro, un tempo compagno di scuola di Lotti al liceo scientifico Pontormo di Empoli, vicino di banco in consiglio comunale ed ex segretario del Pd locale. Il 5 dicembre 2013, quando era ancora a Montelupo, fu proprio Pucci a spiegare al Foglio l’origine del soprannome di Lotti, il «Lampadina»: per i capelli biondi e scarmigliati. «Luca» aveva raccontato Pucci «vive con Matteo un rapporto simbiotico e un po’ come Renzi, nel suo piccolo, qui da noi è sempre stato visto dai suoi avversari nel partito, quelli che avevano un colore politico diverso dal suo, come se fosse una specie di bambino che mangiava i comunisti...».
Un anno dopo, il 4 dicembre 2014, Pucci è stato scelto dal governo Renzi «in qualità di esperto, fino alla scadenza del mandato governativo» per lavorare «nella struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale», le cui deleghe sono state affidate per l’appunto a Lotti. La sua, si legge nel decreto di conferimento dell’incarico, è una «consulenza giuridica per le questioni relative alla realizzazione delle iniziative celebrative degli anniversari di interesse nazionale». La retribuzione è da 30 mila euro l’anno. Il decreto poi è stato trasmesso alla Corte dei conti e il 15 gennaio 2015 il coordinatore della struttura di missione, Andrea Mancinelli, ha attestato «l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse».
Un altro montelupino traslocato a Roma è Giacomo Tizzanini, insegnante, ex vicesindaco con delega alle politiche sociali e sanitarie, nonché ex candidato di Lotti alle primarie, sconfitto nel marzo 2014 dall’avversario Simone Terreni per 34 voti. Tizzanini ha presentato un ricorso ai garanti del Pd, ma è stato bocciato. Frequentatore della Leopolda, all’ultima edizione ha partecipato a un tavolo sulla scuola coordinato dalla senatrice Francesca Puglisi. Oggi è nella segreteria di Davide Faraone, sottosegretario con delega all’Istruzione; viene mandato in giro per l’Italia a parlare in sua rappresentanza o siede al suo fianco negli incontri istituzionali, come quelli in Campania e in Piemonte del settembre scorso. «Sta per suonare... Primo giorno di scuola strano, per me» ha scritto su Facebook il 15 settembre, a corredo della foto di una campanella: «Da quando insegno, è la prima volta che non sono in classe con i miei ragazzi e che vivo la scuola da una prospettiva diversa».
Da Montelupo è arrivata anche Carolina Bitossi, fotografa e assistente parlamentare di Lotti (e anche sua bis-cugina). Prima è stata nel comitato centrale della campagna per le primarie del 2012 e in quello per le primarie del 2013, dove lavorava alla gestione del database.
Quando Lotti fu nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nel paese famoso per le sue ceramiche stapparono qualche bottiglia di spumante e a congratularsi furono un po’ tutti i futuri montelupini sbarcati poi a Roma. «È una grande soddisfazione personale e politica la nomina di Luca Lotti» disse Tizzanini. «Un riconoscimento per l’impegno e la competenza mostrata in questi anni. Penso sia motivo di orgoglio per tutti i cittadini di Montelupo e di Samminiatello in particolare; una premessa a un lavoro di collaborazione fruttuosa fra stato centrale ed enti locali. L’amicizia e la lunga militanza politica che ci accomunano rendono ancora più profondi e sinceri i miei auguri a Luca per il suo servizio al Paese».
Aggiunse Pucci, con viva e vibrante soddisfazione: «Non possiamo e non vogliamo farci facili illusioni poiché siamo consapevoli della complessità della sfida che questo governo dovrà affrontare, ma certamente la consapevolezza di essersi affidati ad una persona che ben conosciamo ci conforta e ci induce a guardare avanti con fiducia. Non resta che attendere le prossime settimane e nel frattempo porgere a Luca l’augurio più sincero di buon lavoro a nome di tutto il Pd di Montelupo». Festa grande a Samminiatello, nuovo centro politico d’Italia e terra di Lotti ...zzazione.