Matteo Macor, la Repubblica - Genova 22/10/2015, 22 ottobre 2015
MESBAH E BARRETO RECUPERANO. CON IL VERONA GUAI A SBAGLIARE
Tanto lavoro in campo e testa al Verona. In giorni di mille voci e altrettante – forse troppe – puntuali smentite sul futuro societario blucerchiato, in casa Samp la parola d’ordine è solo una, vietato distrarsi, e poco male se le ultime uscite di Corte Lambruschini (vedi l’inusuale tweet un po’ stizzito del presidente Ferrero, martedì notte: «Leggo esterrefatto notizie false ed inverosimili che permettono in modo improbabile di mettersi in mostra usando per unico mezzo la menzogna ») distraggono quasi più del balletto di voci più o meno di corridoio su Volpi e Briatore. Quello che conta nell’immediato è riscattare il brutto passo falso di Frosinone e ricompattare una squadra che in trasferta stenta da morire.
Rispetto al ko di domenica perlomeno in vista della partita del Ferraris con l’Hellas il tecnico doriano avrà molti meno problemi di formazione. La doppia seduta di allenamento e le partitelle “a pressione” di ieri a Bogliasco, in questo senso, hanno dato indicazioni positive. Barreto e Mesbah, in particolare – assenze pesanti al Matusa – per l’anticipo di pranzo con il Verona non dovrebbero avere problemi. Ieri hanno svolto lavoro individuale insieme a Silvestre (e i lungodegenti Coda, Lazaros e Krsticic, che proseguono i programmi di recupero), ma entrambi rientreranno in gruppo forse già oggi pomeriggio.
A Genova è in arrivo un Verona in difficoltà. Urge una reazione immediata, se l’aspettano tifosi, società e Zenga, rimasto assai deluso dall’ultima prestazione. Domenica ci sarà bisogno della formazione migliore per continuare il ruolino di marcia casalingo, ma nei prossimi 8 giorni si giocherà 3 volte, e non è detto che Zenga non decida di optare per un mini turnover. Magari gestendo Muriel o lo stesso Eder, che ieri al Mugnaini ha lavorato a parte, in una seduta di scarico comunque già programmata.