Angelo Mancuso, Il Messaggero 22/10/2015, 22 ottobre 2015
LA MISSIONE COMPIUTA DI FLAVIA
ROMA Ora Flavia Pennetta può riporre nel cassetto la calcolatrice: qualunque cosa accada a Mosca a lei è bastata la netta vittoria contro la russa Daria Gavrilova (6-2 6-4) per staccare il biglietto destinazione Singapore: è la settima tennista a qualificarsi alle Wta Finals, il torneo riservato alle migliori otto giocatrici del 2015. Missione compiuta e ritiro a scopo precauzionale: i quarti in Russia oggi non li giocherà per una vescica al piede destro già fasciato e dolorante. Meglio ritirarsi, riposare e volare subito in Asia: la 33enne brindisina ha raggiunto nell’ordine Halep, Muguruza, Sharapova, Kvitova, Radwanska e Kerber.
COME UNA TELENOVELA
Prima la rinuncia della n.1 Serena Williams, poi il pasticcio Kerber, data per qualificata un paio di giorni fa con retromarcia della Wta che aveva sbagliato calcoli e comunicato (la tedesca è tra le magnifiche 8, ma solo da ieri). Intanto la Pennetta era già rientrata a Barcellona quando in extremis, dopo il ritiro della Wozniacki, le hanno concesso una wild card per Mosca, al quale non era iscritta. «Mi ha telefonato il direttore del torneo alle 5.30 di mattina», racconta l’azzurra. In Russia è volata per raggranellare quel centinaio di punti che aveva lasciato per strada a Tianjin, in Cina, dove la passata settimana aveva inaspettatamente perso contro l’ucraina Kichenok, n.414 del ranking. A Mosca le ha dato una mano la sconfitta al secondo turno di Lucie Safarova: Flavia l’ha scavalcata (3.252 punti contro 3.221) e ora la ceca deve sperare che la spagnola Carla Suarez Navarro non vada in finale.
DA DOMENICA A SINGAPORE
Per il tennis italiano quella della Pennetta alle Wta Finals è la quarta partecipazione al Masters femminile negli ultimi sei anni. In passato anche Raffaella Reggi e Silvia Farina si erano qualificate, ma la formula era meno selettiva: i posti erano infatti 16. Poi sono arrivate Francesca Schiavone nel 2010 a Doha e Sara Errani nel 2012 e nel 2013 a Istanbul: hanno colto un successo a testa per edizione (tre in totale, uno la milanese e due la romagnola), pur senza raggiungere le semifinali. Questa volta toccherà alla Pennetta, reduce dallo storico trionfo agli US Open e che conferma il ritiro a fine anno. «La qualificazione è un sogno che diventa realtà e il modo migliore per concludere una stagione fantastica. E sarà un bel modo per dire addio al tennis in un palcoscenico meraviglioso». Appuntamento dunque a Singapore nella speranza di rimandare il più possibile i titoli di coda di una straordinaria carriera, che Flavia chiuderà da top ten.