SportWeek 17/10/2015, 17 ottobre 2015
A MAGGIO IN RUSSIA PER MERITARSI I GIOCHI
Alex Schwazer fu trovato positivo in un controllo antidoping effettuato a Calice di Racines, Bolzano, casa sua, dagli ispettori della Wada. La mattina di quel 30 luglio 2012 era riuscito invece a eludere l’incontro, grazie anche alla famosa “bugia per amore” di Carolina Kostner, la sua fidanzata di allora. Poche ore dopo l’ufficializzazione del risultato, Schwazer convoca una conferenza stampa e ammette: «Ho preso l’epo, ma ho fatto tutto da solo e solo a luglio». Si aprono l’inchiesta penale e quella sportiva. La prima si concluderà con il suo patteggiamento a 8 mesi, la seconda porterà a una squalifica di 3 anni e 6 mesi (più tre per il controllo eluso), che scadrà il 29 aprile 2016. Intanto, dal primo aprile, Schwazer – che ha nel frattempo ammesso anche un altro periodo doping, quello dei successi di Lugano e Dudince 2012 – comincia a lavorare con Sandro Donati e Mario de Benedictis, in passato allenatore del fratello Giovanni (nello staff, a occuparsi di biomeccanica, c’è anche l’ex marciatore Alessandro Pezzatini). Il campione olimpico di Pechino può sognare ancora le Olimpiadi, partecipando ai Trials della marcia italiana nella Coppa del mondo di Cheboksary, in Russia, il 7 e l’8 maggio.