20 ottobre 2015
i è tolto la vita per una delusione d’amore. Mario (il nome è di fantasia)aveva 20 anni e si è impiccato alla maniglia della finestra della sua stanza
i è tolto la vita per una delusione d’amore. Mario (il nome è di fantasia)aveva 20 anni e si è impiccato alla maniglia della finestra della sua stanza. Sulla scrivania ha lasciato un biglietto per i genitori, poche parole: «Vi voglio bene». Gli amici hanno raccontato alla polizia che il ragazzo negli ultimi tempi era diventato triste e silenzioso perché la sua ragazza lo aveva lasciato «ma - hanno detto - nessuno di noi poteva immaginare che soffrisse così tanto». Eppure Mario aveva così tanto dolore dentro di sé da non riuscire più a sopportarlo. Ieri, secondo le testimonianze raccolte dagli agenti del commissariato Flaminio Nuovo, il giovane è rimasto per ore chiuso nella sua camera. Nessuno si è insospettito, perché era successo altre volte che si chiudesse in camera sua per studiare. Mario aveva una vita apparentemente perfetta, bravo negli studi, gentile con tutti, in famiglia non c’erano mai stati problemi, e gli amici gli volevano un gran bene. Chi lo conosceva lo ha descritto ai poliziotti come un ragazzo molto sensibile. Si era anche fidanzato, ed era innamoratissimo della ragazza con cui probabilmente sognava di passare l’intera vita insieme. Poi il sogno è finito, e Mario non si è rassegnato. Avrà probabilmente cercato di riprendere il sogno d’amore interrotto, e quando ha capito che ormai non c’era più niente da fare ha pensato alla morte come a una liberazione. «Nessuno può sapere cosa passa davvero nella mente di una persona che decide di suicidarsi», dice un investigatore. «Abbiamo sentito le urla disperate del padre - dicono i vicini - questa è una vera tragedia». A trovarlo è stato ieri pomeriggio il padre, l’uomo era entrato in camera del figlio e lo ha visto disteso sul pavimento, si era impiccato legando una corda alla maniglia della finestra.