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 2015  ottobre 18 Domenica calendario

ALLARME SELFIE ESTREMI

Kirill Oreshkin è balzato agli onori della cronaca, soprattutto quella social dei "like", per i selfie che scatta in cima a grattacieli, senza imbracatura, sospeso nel vuoto, spesso, tenendosi con una sola mano. I suoi scatti però sono solo all’ultimo posto nella classifica dei 25 più pericolosi illustrata in un video su Youtube visto da quasi ventidue milioni di utenti. A "batterlo" tra gli altri sono Dean Carriere, dalla vetta dell’Everest, Ferdinand Puentes, che ha scattato il selfie, in acqua, salvagente al collo, dopo un ammaraggio, fino ad arrivare al primo posto di un ragazzo, senza nome, che si è fatto un autoscatto indossando una felpa in fiamme. Una panoramica di eccessi che dall’essere eccezione sta, purtroppo, diventando regola. Il selfie estremo si è fatto prima moda, e ora vero e proprio allarme.
I PERICOLI
"Selficidio" è il termine che la sociologia ha coniato per indicare i suicidi del selfie, pronti, pur di realizzare uno scatto unico, a sfiorare la morte. E spesso ad andarle incontro. Sono sempre più numerosi e in tutto il mondo, infatti, i selfie che progettati per essere "perfetti" si rivelano, in realtà, fatali. Sono stati dodici dall’inizio dell’anno le persone che hanno perso la vita per una foto, secondo i dati di Mashable. Alcuni per conquistare luoghi apparentemente irraggiungibili, altri, più banalmente ma non meno pericolosamente, per aver scattato foto alla guida. E se in Italia non si scattano arrampicati su grattacieli o montagne, non significa che siano meno pericolosi. Secondo gli ultimi dati Aci e Istat, il 20,1% degli incidenti in Italia - circa uno su cinque - è legato all’uso di smartphone al volante, tra selfie, chat e sms. Ed è proprio il selfie la distrazione più pericolosa perché distoglie lo sguardo dalla strada per almeno 14 secondi, contro i dieci di un sms e i 7 per digitare un numero di telefono. Il 12,4% dei giovani, secondo Polstrada, è stato sorpreso con il telefono al volante. Un ragazzo su quattro ammette di scattarsi selfie alla guida. E la medesima media si registra in Europa.
«Gli incidenti mortali quest’estate sono aumentati - commenta Giordano Biserni, presidente Asaps - sicuramente per l’uso dello smartphone. Quella dei selfie è una vera sbornia. Se la multa di 161 euro e i 5 punti tolti non bastano a spaventare i giovani, che gli sia sequestrato il cellulare per un mese quando vengono sorpresi a usarlo, guidando. Non solo. Adesso la patente viene sospesa alla seconda violazione con il cellulare in due anni, anticipiamo alla prima. È fondamentale intervenire. Una distrazione di pochi secondi fa la differenza tra la vita e la morte di chi scatta il selfie e pure di chi si trova nella sua traiettoria».
E la moda è diffusa in tutto il mondo. In Russia, dove il fenomeno è più evidente - dall’inizio dell’anno, dieci morti e centinaia di feriti - è stata pubblicata una brochure sui selfie sicuri, dove si ricorda, tra l’altro, di non fotografarsi sui binari del treno mentre sta passando o appesi all’antenna e in un’altra serie di situazioni evidentemente rischiose e, proprio per questo, più selfie-interessanti.
LA METAMORFOSI
«Il selfie ormai è diffusissimo tra persone di tutte le età - dice il sociologo Nicola Ferrigni, direttore Link Lab - Tutti lo fanno, non basta più dunque essere nella comunità con uno scatto, bisogna andare oltre, renderlo diverso, conquistare più like. Non è sufficiente apparire, la metamorfosi del selfie lo vede proprio al centro di una competizione. Per questo, molti giovani li fanno rasentando la morte e quello che vediamo ora è solo l’inizio. Dal selfie già molti sono passati ai video alla guida di auto o motorino, e si cercheranno forme via via più estreme».
La morte non "spaventa" abbastanza. Anzi. L’ultimo trend è proprio il selfie con cadavere. Lo scorso agosto, la comunità russa di 70mila utenti "Selfie with the deceased" ha bandito un concorso, con premi in denaro, per scatti con persone decedute. A vincere il primo premio - 5000 rubli - il selfie con una tredicenne rimasta uccisa in un incidente stradale a Syktyvkar. Selfie di morte.