Vincenzo Iurillo, il Fatto Quotidiano 18/10/2015, 18 ottobre 2015
“GUAI A CHI CI TOCCA LA PARTITA GRATIS” CONSIGLIERI IN RIVOLTA
Non è il Partito della Nazione, è il Partito della Partita (gratis). Destra, centro e sinistra a Napoli si sono per qualche ora sciolti in un partito trasversale fondato sulla tutela di una prerogativa della Casta: i due biglietti omaggio a testa ai 48 consiglieri comunali per l’ingresso in tribuna allo Stadio San Paolo quando gioca il Napoli. Guai a chi li tocca. E infatti non si toccano.
La proposta di abrogazione del privilegio, lanciata dai consiglieri Carlo Iannello e Simona Molisso (entrambi eletti nelle liste arancioni di Luigi de Magistris e poi passati all’opposizione), è stata respinta con una maggioranza granitica: 22 no (compreso il sindaco), 5 sì, 6 astenuti. Con argomentazioni di non eccelso spessore, come documenta un video diventato virale nel quale si ammirano consiglieri in seria difficoltà con l’italiano mentre difendono con le unghie il piacere di vedere in azione Gonzalo Higuain senza pagare un euro. “Oltre i consiglieri che credo che se lo merita dopo una settimana di lavoro, avendo a che fare coi cittadini, ci possiamo premiare di andare a vedere la partita…”, ha farfugliato tra gli applausi (di chi?) Luigi Zimbaldi, eletto nel centrodestra di Gianni Lettieri, poi passato ai Verdi e ora nel gruppo misto.
La questione dei biglietti omaggio ha fatto capolino durante una delle sedute consiliari dedicate alla convenzione-ponte per la gestione dell’impianto sportivo di Fuorigrotta. L’antefatto è noto: il Comune, proprietario, e il Napoli di Aurelio De Laurentiis stanno litigando furiosamente su tempi, modi e condizioni di assegnazione di quel “cesso del San Paolo” (espressione di De Laurentiis, tifosi furibondi, non si bestemmia nel tempio di Maradona). Nelle more di una trattativa per un nuovo accordo pluriennale, bisogna votarne in fretta uno transitorio per arrivare a fine campionato. Iannello ha presentato un emendamento alla convenzione, che regola anche la distribuzione dei biglietti omaggio a consiglieri, assessori e al cerimoniale, lanciando in pasto al dibattito una domanda difficile: “Se i cittadini per andare allo stadio devono acquistare il biglietto, non si capisce per quale motivo i consiglieri comunali possono andare allo stadio senza pagare il biglietto. Noi ci meravigliamo che quando la Merkel viene a Napoli acquista il biglietto per andare al San Carlo paga il biglietto…”.
“Nessuno si è meravigliato – ha replicato il presidente dell’assemblea Raimondo Pasquino –, abbiamo valutato che giustamente il tedesco fa così”. Il napoletano invece in Germania che fa? Si intrufola dalle uscite di sicurezza? La controreplica di Iannello è da incorniciare: “Proprio perché noi non siamo antropologicamente diversi a nessuno e abbiamo una grande tradizione di rigore morale in questa città, chiedo all’amministrazione di rivedere questo affrettato parere negativo, anche l’assessore che dà parere negativo beneficia dei biglietti e quindi non dà una prova di estremo rigore morale…”.
Antonio Crocetta, eletto in Rifondazione, capogruppo di Iniziativa Riformista (opposizione), ha offerto una lettura diversa: “Chi parla di etica ha avuto riguardo della questione dei biglietti in un’ottica solo ludico-ricreatica, forse la lezione di morale dovrebbe farla a se stesso. I biglietti vengono dati al consigliere non soltanto per godere dello spettacolo, ma per l’alta funzione di sovrintendere al corretto funzionamento delle strutture comunali come lo Stadio”. E allora, come rileva Molisso, non sarebbe sufficiente esibire il tesserino di consigliere invece di pretendere un biglietto che spesso viene regalato ad altri? Crocetta si è risentito: “Si pensa in malafede che il biglietto va a terzi solo per scopi clientelari: il consigliere svolge le sue funzioni anche tramite distaccati o altri soggetti…”.
Pietro Rinaldi (Sinistra in Movimento) mentre interveniva non riusciva a trattenere le risate: “Immagino che i consiglieri che hanno mandato qualcuno allo stadio lo hanno fatto con straordinario spirito di servizio… immagino che esistano allora voluminose relazioni sullo stato della buvette, dei servizi igienici, grazie a questa macchina da guerra del consiglio comunale che la domenica si accinge a controllare come sta messo il San Paolo…”.
Chapeau. Oggi è giorno di partita, molti di loro saranno lì.
Vincenzo Iurillo, il Fatto Quotidiano 18/10/2015